sabato 4 maggio 2024

“Parata di stelle” il 5 maggio ad Anguillara per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”

Tra gli interpreti anche il grande tenore Fabio Armiliato. Prosegue con successo la manifestazione organizzata con contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio “La lirica è un bene incredibilmente straordinario, credo che la forza del bello sarà una guida incredibile per riconquistare quella libertà della quale abbiamo veramente tanto bisogno”. Così il tenore Fabio Armiliato sottolinea il valore dello spettacolo lirico, un patrimonio da conservare e trasmettere alle nuove generazioni. Assieme a colleghi di chiara fama, Armiliato, sarà protagonista dell’evento “Parata di stelle”, terzo appuntamento ad ingresso libero della manifestazione “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024” in programma domenica 5 maggio alle 19 alla chiesa Santa Maria Assunta nel centro storico di Anguillara, sul lago di Bracciano. Ideata dalla Claudia Biadi Music Academy ed organizzata dal Comune di Anguillara, Pro Loco Anguillara col contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, la manifestazione, alla sua prima edizione, questa volta propone il Bel Canto. Impegnati nel concerto voci liriche d’eccezione: Amarilli Nizza soprano e direttore artistico della manifestazione, Eufemia Tufano, mezzosoprano, Lisadora Valenza soprano e Paola Giovani, soprano. Si propone un programma - per l’accompagnamento al pianoforte del maestro Massimiliano Tisano - che spazia da brani classici del repertorio operistico italiano come Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini a brani più moderni tra i quali “Tango volver” di Carlos Gardel. In programma musiche di Mozart, Offenbach, Bellini, Tosti, Boito, Verdi, Delibes, Gardel, Cilea, Bizet, Puccini, Lehar. Pensata per divenire un appuntamento annuale ed interdisciplinare per esaltare le varie discipline artistiche, Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024, prosegue tra il consenso del pubblico. “Amarilli Nizza, grandissima amica e collega - commenta Armiliato - sta facendo un lavoro straordinario e spero che possa andare avanti col sostegno delle realtà sul territorio. Credo che il nuovo nasca proprio da queste attività”. Dopo il lago di Bracciano, il tenore che è stato tra le altre cose interprete anche di un film di Woody Allen, sarà al Salone del Libro di Torino per presentare il 9 maggio la sua autobiografia “Una vita in canto” (L’Alchimia della Voce) per l'editore genovese De Ferrari. “L'ho scritto - anticipa - nel tempo raccontando - attraverso la mia esperienza, la mia carriera e tanti aneddoti - anche la storia del nostro Paese a cavallo dei due secoli. Ci sono riflessioni sulla vita, sul canto, sul mondo, sulle mode. È importante - aggiunge - aiutare i giovani soprattutto a innamorarsi dell’opera, a riappropriarsene come un bene incredibilmente straordinario sia di crescita individuale, ma anche potenzialmente di lavoro”. 1° maggio 2024, Ufficio Stampa: Graziarosa Villani 360/805841 I luoghi Della Chiesa di Santa Maria Assunta, posta in cima al promontorio che si affaccia sul lago di Bracciano, le informazioni precedenti agli interventi di rifacimento settecenteschi, che hanno conferito alla struttura l’aspetto attuale, sono scarse e frammentarie. Derivano, in massima parte, dalle relazioni delle visite pastorali del vescovo della Diocesi di Sutri e Nepi. La relazione del 28 gennaio 1574 descrive l’Altare del Crocifisso, il Fonte Battesimale, l’Altare del S. Rosario e il Cimitero. Risalgono al ’500 anche l’affresco che si trova nella parte superiore del vecchio catino della navata sinistra e quello rinvenuto sul muro perimetrale nell’andito di accesso all’organo. I restauri del Settecento portarono ad una quasi completa riedificazione della chiesa secondo il progetto dell’architetto Nicola Lorenzo Piccioni che prevedeva la quasi completa demolizione della chiesa a tre navate e l'addizione di due ali di cappelle laterali. Vennero demoliti la sagrestia, l’oratorio ed alcuni ambienti annessi. Il campanile, già pericolante perché colpito nel 1729 da un fulmine, fu demolito e ricostruito di dimensioni maggiori in una posizione diversa determinando un asse tra la Collegiata e la porta monumentale. Alla morte dell’architetto Piccioni successe nella direzione dei lavori l’architetto Giuseppe Scaturzi. La chiesa venne consacrata nel 1794. La facciata restò allo stato di muratura rustica. Solo nel 1888 la commissione per la costruzione della facciata, scelse il disegno dell’architetto Antonio Jacometti figlio dello scultore Ignazio, direttore dei Musei Pontifici. Il progetto Jacometti di stile neoclassico venne realizzato in stucco con finitura di marmo e gesso. Nel 1972 la chiesa venne chiusa per importanti lavori di consolidamento statico della Rupe. Rimase chiusa fino al 1988 quando le donne del paese con “un'azione di forza” entrarono nella chiesa-cantiere ripulendola dai calcinacci. Solo il 15 agosto del 1992 come riporta un articolo della studiosa Angela Zucconi “per la festività dell’Assunta”, la chiesa “è stata solennemente e definitivamente aperta al culto”. Ulteriori lavori di restauro vennero conferiti nel 1999 dal parroco all’ingegnere Alberto di Battista. In occasione del grande Giubileo del 2000 venne inoltre stanziato un miliardo di lire per i lavori di restauro della facciata. L’imponente pala d’altare è di Girolamo Muziano (1532-1592). Di grandi dimensioni raffigura l’Assunzione della Vergine. Venne eseguita dal pittore in circostanze ancora non chiare intorno alla metà degli anni Settanta del XVI secolo. Sull'opera del Muziano si segnala la recente ricerca documentaria di Marta Giannini. La chiesa di Santa Maria Assunta conserva inoltre il quadro della Madonna di Roccamaggiore, al quale gli anguillarini si votarono rientrando in paese, il 15 maggio 1497, dopo la cacciata ordinata dal principe per non aver opposto resistenza alle truppe papaline comandate da Juan Borgia, figlio di papa Alessandro VI- al secolo Rodrigo Borgia - e fratello di Lucrezia e Cesare. A questa opera è ispirato il Gonfalone del Comune di Anguillara. La realizzazione del quadro si fa risalire al secolo XV ad opera di un autore di scuola viterbese rimasto ignoto. Così la descrizione del quadro in un’antica descrizione: “pittura su tavola che rappresenta la Madonna col Bambino. Sul fondo oro è dipinta la Vergine col divino Figliolo. La Madonna veste pallio turchino. All’altezza del ginocchio la figura è tagliata dalla rappresentazione della porta della città con i suoi merli ghibellini”. Il quadro fu oggetto di varie vicissitudini. Nella notte tra l’11 e il 12 novembre 1964 venne rubato da ignoti assieme ad un altro dipinto raffigurante Sant’Anna. Il quadro venne rinvenuto il giorno seguente il furto, ridotto in mille pezzettini, sul ciglio di una strada. Dopo un restauro effettuato dal professor Gianluigi Colalucci il quadro della Madonna di Roccamaggiore venne ricollocato sull’altare in fondo alla navata di destra della chiesa. Da segnalare inoltre, all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, il prezioso organo, l’unico che si ricordi realizzato ex novo nel 1790 dal grande organaro Domenico Alari come evidenziato dalle ricerche effettuate dal maestro Armando Carideo. Lo strumento è stato restaurato ad opera dell’organaro fiorentino Riccardo Lorenzini alla fine del secolo scorso grazie anche ad una raccolta di fondi tra gli anguillarini, promossa e sostenuta anche dall’Associazione Culturale Sabate. L’organo venne smontato e portato in laboratorio nella primavera del 1993 e rimontato nel febbraio 1995. L’organo Alari, lodato anche da Luigi Celeghin, è stato al centro, negli anni, di varie rassegne e di concerti organistici. Amarilli Nizza - Soprano Giovanissima vince il concorso Mattia Battistini e debutta al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti quale protagonista nell'opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Nel 2001, dopo una serie di esperienze giovanili, inizia la sua carriera sulle scene internazionali. La vocalità duttile e autorevole, sorretta da una tecnica di canto solida e raffinata, il fraseggio sfumato e le notevoli capacità di interprete le consentono di affrontare un vasto repertorio di opere. Doti che accompagnate da una notevole presenza scenica le hanno permesso di affermarsi nei più prestigiosi Teatri e Festival operistici internazionali quale soprano tra i più applauditi della sua generazione. Dall’arena di Verona, al Covent Garden di Londra, dal Liceu di Barcellona allo Staatsoper di Vienna, dal Deutsche Oper di Berlino al Ncpa di Pechino, Amarilli è considerata interprete di riferimento nel repertorio di Puccini e Verdi . I suoi ruoli spaziano da Aida a Tosca, da Butterfly a Lady Macbeth, da Manon Lescaut a Nabucco. Ben 54 sono i titoli in repertorio , affrontati ai massimi livelli con i più’ grandi direttori d’orchestra e registi del mondo quali i maestri : Metha, Oren, Bartoletti, Gelmetti, Zeffirelli, Bob Wilson, Pizzi , Vick etc etc . Numerosissimi i premi conseguiti nella sua lunga carriera tra cui si segnalano il Premio Puccini, il Premio Verdi , il Premio Giulietta, il Premio Pavarotti e il premio Oscar Music Award 2023. Amarilli è ospite fissa, dal 2008, nella trasmissione Applausi su Raiuno, condotta da Gigi Marzullo e ha partecipato a 6 puntate della trasmissione “ L’opera italiana “ prodotta da Rai 5 e condotta da Elio. Eufemia Tufano - Mezzosoprano Nata a Napoli ha intrapreso gli studi musicali nella sua città, conseguendo il diploma in musica barocca al Conservatorio San Pietro a Maiella. La sua versatilità musicale è confermata dalla assidua collaborazione con il Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, dove ha interpretato Mosé in Egitto di Paisiello, Werther di Massenet, Siberia di Giordano, Pietro il grande di Donizetti, Semiramide di Meyerbeer, Achille in Sciro di Sarro, Hérodiade di Massenet, Re Lear di Antonio Cagnoni (1828-1896) in prima esecuzione assoluta. Dal debutto avvenuto nel 2000, anno in cui ha cantato nella Cenerentola a Siena e nel Jongleur de Notre Dame, e nella Carmen al Ravenna Festival; Nabucco (Fenena) per il Luglio Musicale Trapanese e La clemenza di Tito (Annio) nel Circuito Lirico Lombardo; nel Trittico pucciniano che ha inaugurato la stagione 2002 dell’Opera di Roma; la partecipazione successiva alla Cenerentola (San Carlo di Napoli), l’Italiana in Algeri (Opera di Roma) e Giulio Cesare di Handel (Comunale di Bologna) Negli ultimi anni vale la pena ricordare soprattutto la Rodelinda di Handel alla Konzerthaus di Vienna, Bellini - ultime luci di Marco Betta a Lecce, Nabucco (Fenena) a Cagliari, l'inaugurazione della stagione 2007 del San Carlo di Napoli come Meg nel Falstaff diretto da Jeffrey Tate. È ancora Fenena, nello stesso anno, all'Opera Royal de Wallonie di Liegi e, nell'estate 2008, nella ripresa di Nabucco all'Arena di Verona. Eufemia è molto impegnata anche sul versante liederistico e oratoriale, in un repertorio che spazia da Bach, Purcell e Scarlatti a Stravinsky, De Falla e Weill. Di particolare rilievo le sue Liederabend dedicate a Schumann, Wagner, Berg, Mahler e Strauss, la sua esecuzione di musiche di Berlioz, Spohr, Tchaikovsky e Respighi. Fabio Armiliato - Tenore Nato a Genova, ha studiato al Conservatorio “Niccolò Paganini” della sua città e qui ha debuttato giovanissimo nel 1984 come Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra, cominciando una rapida carriera che lo ha portato ad affrontare i ruoli più importanti del suo registro vocale nei più prestigiosi teatri del mondo. Nel 1988 ottiene il primo grande successo internazionale al Festival di Wexford ne La Cena delle Beffe di Giordano, proseguendo con la sua partecipazione al “Ciclo Puccini” del regista Robert Carsen alla De Vlaamse Opera di Anversa, interpretando nelle stagioni dal 1990 al 1996 i ruoli principali in Manon Lescaut, Tosca, Fanciulla del West e La Bohéme. Al 1993 risale il debutto al Metropolitan Opera House di New York con Il Trovatore, teatro in cui tornerà in seguito con Aida, Cavalleria Rusticana, Don Carlo, la nuova produzione con la regia di Giancarlo Del Monaco del Simon Boccanegra diretta da James Levine e poi ancora Tosca, Carmen e Madama Butterfly. Nel 1997 ha anche partecipato al tour in Giappone del MET con Cavalleria Rusticana e Tosca. Nel suo lungo percorso artistico ha debuttato nel 1995 al Teatro alla Scala di Milano con il Mefistofele di Boito diretto da Riccardo Muti, ritornando successivamente con Madama Butterfly, Adriana Lecouvreur e Tosca e ha cantato in tutti i teatri più importanti del mondo quali l’Opéra de Paris, la San Francisco Opera, l’Opera di Chicago, il Teatro Real di Madrid, il Liceu di Barcellona, la Royal Opera House di Londra, la Deutsche Oper di Berlino, la NHK e il Bunka Kaykan di Tokyo, la Staatsoper di Monaco, Francoforte e Stoccarda, il Teatro Colon di Buenos Aires e poi la Wiener Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, l’Opera di Roma, Genova, Firenze, Torino, Venezia, Napoli e Bologna: teatri nei quali torna regolarmente per partecipare in titoli come Turandot, Tosca, Carmen, Don Carlo, Pagliacci o Andrea Chénier. Proprio la sua interpretazione dell’opera di Giordano a Nizza, Barcellona, Torino, Venezia, Bologna, Palermo, Madrid e Siviglia, gli è valsa la proclamazione da parte della critica di “migliore Chénier dei nostri tempi”. Lisadora Valenza Si diploma al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e dal 2006 al 2013 frequenta l’Accademia lirica del Teatro Italia di Roma. Si perfeziona all’Internationale Sommerakademie Universität Mozarteum di Salisburgo e con alcuni dei nomi più celebri dell’opera lirica internazionale come: Amarilli Nizza, Maria Dragoni, Eva Mei, Barbara Frittoli e Luciana D’Intino. Il suo repertorio spazia dal sacro al lirico e al contemporaneo con l’esecuzione di prime mondiali assolute. Ha avuto l’onore di cantare più volte, in mondovisione Rai, alla presenza di Sua Santità Benedetto XVI e si è esibita in luoghi prestigiosi quali: la Camera dei Deputati, l'Auditorium Parco della Musica, l'Auditorium Rai di Torino, l'Auditorium Lingotto, l'Aula Paolo VI e la Basilica di San Pietro. Ha registrato numerosi Cd e Dvd e ha affiancato agli studi musicali la laurea con lode in Filosofia Estetica all’Università La Sapienza di Roma e il Dottorato di ricerca Logos e Rappresentazione all’Università degli Studi di Siena. Massimiliano Tisano, pianista Compositore, Direttore d’orchestra, ha studiato pianoforte con Massimiliano Damerini, composizione con Eduardo Ogando e Stefano Bracci e direzione d’orchestra con Donato Renzetti frequentando successivamente i corsi di Pierre Boulez a Lucerna. È stato direttore stabile dell’orchestra del Teatro Comunale di Roccella Jonica. Ha diretto la “Orchestra da Camera del Gonfalone” di Roma, l’Orchestra della Provincia di Catanzaro “La Grecìa”, la “Roma Tre Orchestra”, il “GERMI Ensemble” dedicato alla musica contemporanea, il “MACH Ensemble” e l’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. Nel 2020 ha diretto “La Traviata” di Giuseppe Verdi e nel 2021 la Bohème di Giacomo Puccini entrambe nell’ambito del Festival estivo “Borgo in Opera” di Guardavalle (CZ). Nel 2013 ha composto il Musical “Romoletto & Giulia” ispirato a “Romeo e Giulietta” di Shakespeare. La sua fiaba musicale “Willie”, della quale ha scritto anche il testo, ha avuto più di 40 rappresentazioni nelle scuole di Roma e del Lazio. Ha composto la musica per il balletto “Il Segno di Kazar”, rappresentato a Roma nel settembre 2002 e Luglio 2003. Nel 2011 ha composto le musiche per il documentario di Giorgia D’Arcangelo: “Formello, memorie per il futuro”. Nel 2014 il suo “Tango para mi juventud” per chitarra e quartetto d’archi è stato eseguito in prima assoluta da Adriano Walter Rullo – a cui il pezzo è dedicato - a Stoccolma presso la “Stockholm Concert Hall”, in occasione del concerto inaugurale del semestre di presidenza italiana in Europa e, nella versione per chitarra e orchestra d’archi, anche a Düsseldorf e Colonia sempre da Adriano Walter Rullo e dai Solisti Aquilani. Nel 2021 ha composto le musiche originali per lo spettacolo teatrale “Heroides vs Metamorphosys” di Manuela Kustermann e Cinzia Merlin andato in scena al Teatro Vascello di Roma. Hanno suonato con lui prestigiosi solisti quali: Mariolina De Robertis, Luciano Giuliani, Georg Moench e Angelo Persichilli. Nel 2019 ha diretto le “Folk Songs” di Luciano Berio al “Festival Musica sull’Acqua” di Colico (Lecco) interpretate da Alda Caiello. Hanno collaborato, in concerti da lui diretti, famosi attori quali Paolo Poli e Mattia Sbragia. Ha diretto i Musicals “Sister’s”, “Mamma Mia!”e “Artemisia” del quale ha curato l’orchestrazione e che è andato in scena in prima mondiale al Lyrick Theatre di Assisi il 22 Marzo 2015. “Artemisia” ha vinto il premio PRIMO 2015 (Premio Italiano per il miglior Musical Originale) e nel 2017 è stato rappresentato al Teatro Flaiano di Roma. Ha suonato in Argentina, Australia, Bulgaria e Giordania. Col mezzosoprano Chiara Guglielmi si è esibito a Pesaro per il “Rossini Opera Festival” e a Spoleto per “Musica da casa Menotti” nell’ambito del “Festival dei due Mondi”. Tra i cantanti con cui collabora in qualità di pianista: Amarilli Nizza, Angelo Veccia, Giuseppe Varano e Stefano Osbat. È docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina.

martedì 30 aprile 2024

Colucci e Nizza pianisti d’effetto per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”

Il virtuosismo al centro del recital pianistico “La tastiera delle meraviglie”. Prossimo concerto con “Parata di stelle” il 5 maggio Virtuosismi pianistici domenica scorsa ad Anguillara per l’evento “La tastiera delle meraviglie”, il secondo concerto dei quattro in programma per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024” ad Anguillara, sul lago di Bracciano. Un concerto nel quale due pianisti hanno impressionato il pubblico intervenuto nella trecentesca chiesa di San Francesco per le mirabili esecuzioni in brani di Chopin, Bach e Liszt. Tommaso Nizza, cresciuto in una famiglia dove da sempre si è respirata la passione per la musica, appena 19enne con la sua esecuzione ha potuto mostrare gli alti livelli raggiunti negli studi in corso al Conservatorio Licino Refice di Frosinone, confermandosi come una promessa del pianoforte in Italia e non solo. Più matura ed ugualmente virtuosistica l’esecuzione di Simone Colucci, 32 anni, che si è cimentato in pagine impegnative come la Ciaccona di Bach come riletta dal compositore Ferruccio Busoni. L’iniziativa è stata presentata dall’attrice Marilia Velenza. Ancora una volta per la direzione artistica di Amarilli Nizza si è potuto assistere ad un concerto di alto livello in linea con gli obiettivi della manifestazione mirata a dare spazio e visibilità alle giovani leve. Ideata dalla Claudia Biadi Music Academy, per l’organizzazione del Comune di Anguillara Sabazia, la Pro Loco Anguillara e il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio prosegue il 5 maggio con il terzo concerto. Appuntamento alle 19 alla Chiesa Santa Maria Assunta con “Parata di stelle” con grandi interpreti del panorama lirico italiano. Riflettori accesi sulle interpretazioni di Amarilli Nizza, soprano, Fabio Armiliato, tenore, Eufemia Tufano, mezzosoprano, Lisadora Valenza, soprano, Paola Giovani, soprano in musiche di Mozart, Offenbach, Bellini, Tosti, Boito, Verdi, Delibes, Gardel, Cilea, Bizet, Puccini, Lehar.

mercoledì 24 aprile 2024

Recital pianistico "La tastiera delle meraviglie" con Simone Colucci e Tommaso Nizza il 28 aprile per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”

Appuntamento alle 19 ad ingresso libero alla chiesa di San Francesco di Anguillara per il secondo appuntamento della rassegna sostenuta dalla Presidenza del Consiglio regionale del Lazio
Due pianisti per un recital con musiche di grandi autori. Questa la proposta per il secondo concerto in programma domenica 28 aprile 2024 alle 19 alla chiesa San Francesco di Anguillara per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”, rassegna che vede alla direzione artistica di Amarilli Nizza. L’appuntamento, ad ingresso libero, è mirato a promuovere la cultura musicale e a creare sul lago di Bracciano un evento di richiamo internazionale. Alla sua prima edizione la manifestazione, organizzata dalla Claudia Biadi Music Academy, dal Comune di Anguillara Sabazia, dalla Pro Loco Anguillara, si avvale del contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Il recital pianistico vede protagonista Simone Colucci che eseguirà musiche di ⁠Chopin con la Sonata n. 2 op. 35, Bach/Busoni con la Ciaccona BWV 1004 e ⁠Bellini/Liszt con le fantasie composte sul melodramma belliniano La Sonnambula. Il giovane pianista Tommaso Nizza eseguirà brani di Chopin: studi op 10 nn.1, 8, 10 e 12 e Op 25 nn 1, 2 e 11. “L’amore per la musica, e in particolare per il pianoforte - sottolinea Colucci - è un’eredità lasciatami da mia nonna, la quale suonava questo strumento. A causa della guerra non poté proseguire gli studi. Lei amava molto Chopin e mi regalò per questo un disco del grande pianista Daniel Baremboim in musiche di Chopin. Non ricordo esattamente tutti i brani del disco, eccetto uno, la Seconda Sonata op. 35, pezzo che mi colpì subito profondamente e che divenne il motivo che mi spinse a studiare seriamente il pianoforte. Mi ripromisi perciò che un giorno sarei riuscito a suonarla. Dunque, proporla nel programma che suonerò questa domenica, è per me motivo di grande gioia”. Una sorta di eredità musicale investe anche il secondo interprete del recital. “Avere respirato in famiglia la musica sin da piccolo, e averne ereditato l'attitudine - spiega Tommaso Nizza - è sicuramente un elemento importante nella mia scelta che comunque è legata essenzialmente al piacere e alla passione che ho per lo studio del pianoforte. Questa passione mi spinge a lavorare ogni giorno per migliorarmi e raggiungere sempre nuovi obiettivi”. Ma come avvicinare i giovanissimi alla musica? Per Simone Colucci “Il consiglio che mi sento di dare è quello di perseguire sempre il gusto del Bello, recuperando quel senso della meraviglia e dello stupore che, come ci ricordava già Aristotele, tra i più grandi pensatori dell’umanità, è alla base di ogni conoscenza. Porre dunque la meraviglia come mezzo gnoseologico per il raggiungimento del Bello, e il Bello come fine di ogni ricerca artistica: è questo, a mio giudizio, il compito di ogni artista. In questo, in fin dei conti, credo consista il senso ultimo dell’esperienza musicale: rendere concreto ciò che è astratto, “semantizzare” i suoni”. “Fin da piccola - sottolinea Marilia Valenza impegnata come voce recitante nel concerto del 28 aprile - mi sono avvicinata alla musica con lo studio del pianoforte, le sue sonorità mi hanno accompagnato nella mia crescita personale e artistica. Ho sempre pensato che la recitazione e la musica siano delle forme artistiche che si completano e possano dialogare tra loro. La musica è un linguaggio universale e senza tempo che è in grado di trasmettere emozioni meravigliose. Personalmente non riuscirei a pensare a un mondo senza musica quindi quando mi hanno proposto questo progetto sono stata molto felice di farne parte dando il mio contributo”. Chiesa di San Francesco. Il complesso conventuale di San Francesco è formato dalla chiesa e dalle rovine dell’attiguo convento costruito nel 1468, grazie alla licenza rilasciata dal pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara. La struttura venne addossata alla chiesa edificata, al contrario di quanto si è sempre creduto, intorno alla seconda metà del XIII secolo. Una lapide conservata all’interno della chiesa e datata al primo dicembre 1595 dichiara che sotto il pontificato di Innocenzo VIII, il vescovo di Salamanca, Diego Melendes de Valdes consacrò la chiesa e l’altare principale concedendo dispensa plenaria a tutti coloro i quali avrebbero visitato l’Altare Maggiore e gli altari laterali dedicati a San Francesco e ai beati Adriano, Cristoforo e Fulgerio. Nella parete di fondo del presbiterio è visibile un affresco tardo quattrocentesco realizzato da Domenico Velandi che rappresenta la Madonna con Bambino tra i SS. Apollonia, Lorenzo, Giovanni Battista, Francesco, Leonardo e Silvestro papa. Nel registro superiore era un tempo raffigurata la Crocifissione, oggi non più visibile a causa dell’abbattimento di una porzione del muro per la creazione di una finestra in seguito tamponata. Nelle pareti della navata sono visibili pitture riconducibili ai Santi Rocco e Sebastiano, talvolta incorniciati da pitture riproducenti elementi architettonici e candelabri, di chiaro gusto rinascimentale, strappate dalle pareti e ricollocate in supporti per prevenirne il deterioramento. Il complesso venne più volte restaurato nel corso dei secoli, ma soltanto nel 1999, in occasione del Giubileo, la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio, realizzò un radicale restauro della chiesa. Nel marzo del 2006 vennero effettuati alcuni lavori di ripulitura e di indagine degli ambienti del piano terra della struttura conventuale. Le indagini permisero di riportare alla luce tracce dell’antica pavimentazione in cotto dei due ambienti posti accanto a quello che un tempo era l’antico ingresso del convento, attualmente murato. Vennero inoltre alla luce notevoli tracce dell’antico selciato tardo quattrocentesco della pavimentazione del chiostro e dei porticati. Durante i lavori nei pressi degli ambienti identificati con la cucina e il refettorio, vennero anche riportate alla luce tracce della copertura degli antichi sotterranei, parzialmente danneggiati in seguito all’abbattimento del convento avvenuto nel 1954. (A cura di Paolo Lorizzo - autore del libro "Il complesso conventuale di San Francesco ad Anguillara Sabazia" - Porto Seguro Editore). Simone Colucci - pianista Diplomato con esame di ottavo grado presso “Associated Board of the Royal Schools of Music”, London), ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in pianoforte (biennio) al Conservatorio “Santa Cecilia”, Roma, conseguito con il massimo dei voti e la lode. Ha partecipato a numerose Masterclass: Maestro Riccardo Marini, Maestro Boris Berman al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Maestro Bruno Canino, Maestro Roberto Cappello al Conservatorio di Frosinone, Maestro Pierluigi Camicia al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, Pianoforte tenuta dal Maestro Massimiliano Damerini a Orvieto, Maestro Andrea Lucchesini, Maestro Pietro De Maria. Vincitore del Terzo Premio al “Concorso pianistico Internazionale Città di Spoleto”. Vincitore secondo premio al I Concorso Pianistico Internazionale “Orchestra Ferruccio Benvenuto Busoni”, il terzo premio al Concorso “Città di Massa” 2021, il secondo premio al concorso Iscart International Music Competition. Ha studiato con il Maestro Giorgia Tomassi presso il Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso e con i Maestri Alexander Romanovsky e Roberto Plano presso l’Accademia di Musica di Pinerolo. Attualmente è docente di pianoforte presso la scuola di musica Esopo in Via Volsinio e presso l’Accademia di musica Bernardo Pasquini. E’ vincitore di una Borsa di studio presso l’Accademia di Musica di Pinerolo conferitagli dal Maestro Alexander Romanovsky. Tommaso Nizza, pianista Giovane pianista appartenente a una generazione di importanti musicisti, nipote di Claudia Biadi, mostra sin da piccolissimo una naturale predisposizione per la musica, per cui con la nonna inizia prestissimo lo studio del pianoforte. Studia dall'età di otto anni con il maestro Massimiliano Tisano, con cui ha partecipato agli eventi organizzati dalla Sunday Orchestra, il gruppo musicale degli allievi dell'Associazione Scuola Orchestra diretta dai maestri Massimiliano Tisano e Fabrizio Paoletti. Attualmente studia presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone sotto la guida del maestro Giorgia Tomassi. Chopin e Rachmaninoff sono tra gli autori preferiti del suo repertorio. Marilia Valenza, attrice Amante della letteratura e del teatro fin dall’infanzia, studia recitazione presso la scuola “Teatro Azione” di Roma. Tra il 2015/2016, partecipa al progetto Erasmus+ studiando Dizione in Francese ed Estetica teatrale presso l’Université Paris 8 Saint-Denis Vincennes di Parigi. Si laurea in Drammaturgia presso l’Università La Sapienza con la tesi “Gerardo Guerrieri e il teatro americano: L’orologio americano di Arthur Miller”. Studia il metodo Strasberg e si diploma nella scuola di perfezionamento del Teatro Sala Umberto di Roma. La sua attività spazia tra il teatro classico e contemporaneo. Tra i ruoli più significativi che ha interpretato si riportano: Juliet -nella versione integrale del testo in lingua inglese- di “Romeo and Juliet” di William Shakespeare, Nora Helmer, da “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, Olimpia da“Il diavolo innamorato” di Jacques Cazotte, L’Ecologista da“Chi ha suonato la sirena” di Alida Castagna (vincitore del premio Rita Sala 2017).

martedì 23 aprile 2024

Esordio tra le grandi emozioni per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”

Per il sindaco di Anguillara Angelo Pizzigallo: “la cultura valorizza il già ricco territorio”. La manifestazione nasce da un’idea della Claudia Biadi Music Academy con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio Pubblico attento e appassionato ieri ad Anguillara alla chiesa di San Francesco per il primo dei quattro concerti di Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024, la rassegna nata per divulgare la cultura musicale. “L’obiettivo - ha detto il direttore artistico Amarilli Nizza, soprano di fama internazionale - è quello di consolidare sul territorio un appuntamento annuale di grande richiamo internazionale dando spazio alle varie arti e promuovendone il più possibile la fruizione. La prima edizione è focalizzata sull’arte musicale ma l’intenzione è di creare eventi interdisciplinari legando le varie arti”. La manifestazione nata da un’idea della Claudia Biadi Music Academy, vede la collaborazione tra Comune di Anguillara, Pro Loco Anguillara e si avvale di un contributo della Presidenza del Consiglio regionale nel Lazio. “La diffusione della cultura - ha sottolineato il sindaco di Anguillara Angelo Pizzigallo intervenuto al concerto assieme al vicesindaco Paola Fiorucci - è un obiettivo importante, tanto più in un territorio come quello del lago di Bracciano nel quale non manca nulla dal punto di vista della ricchezza culturale”. Protagonisti del primo concerto due grandi interpreti come Massimiliano Tisano al pianoforte e Fabrizio Paoletti al violino che si sono cimentati nella esecuzione di composizioni di due giganti della musica come Mozart e Beethoven regalando al pubblico intense atmosfere.. Il prossimo appuntamento della rassegna, ad ingresso libero, è in programma domenica 28 aprile alle 19 sempre nella trecentesca chiesa di San Francesco di Anguillara. Sarà un recital pianistico che vedrà al centro un programma molto passionale con Chopin, Liszt, Bach, Bellini mettendo insieme una giovane promessa come Tommaso Nizza e una giovane stella come Simone Colucci. Il concerto vedrà impegnata anche l’attrice Marilia Valenza. Un altro appuntamento da non mancare.

lunedì 25 marzo 2024

Soffice, tradizionale, genuina: sulla tavola di Pasqua non può mancare la colomba artigianale Krystall

Di alta qualità anche le splendide uova di cioccolato, vanto della storica pasticceria Qualità al top alla pasticceria Krystall di Anguillara anche per i dolci tipici della tradizione pasquale. Colombe, ma anche le immancabili uova di cioccolato e la pastiera napoletana. Ancora una volta la rinomata pasticceria propone alla sua clientela il meglio avvalendosi di materie prime di alta gamma. “Siamo convinti che la qualità sia il miglior biglietto da visita” commenta l’imprenditore Alessandro Di Carmine che porta avanti una tradizione familiare di decenni. “Per la nostra azienda è fondamentale avvalersi del meglio delle materie prime - aggiunge Di Carmine - per poter realizzare prodotti dolciari di prima categoria. Fondamentale anche il tempo di lievitazione con lievito madre dell’impasto di oltre 20 ore e l’impiego di ingredienti freschi e altamente selezionati”. La pasticceria Krystall propone per la Settimana Santa e per tutte le festività pasquali una varietà di colombe. Da quella tradizionale a quelle all'arancia, al pistacchio e al cioccolato. I pistacchi sono quelli di Bronte. Nelle vetrine anche splendide uova di cioccolato di varia grandezza: 125, 250, 300 e 500 grammi. Tra le proposte del momento anche la pastiera napoletana preparata secondo tradizione. Da sempre la Pasticceria Krystall bar viene riconosciuta come una delle migliori nel Lazio. Accanto all’impiego ad ingredienti scelti si lavora con grande passione e professionalità per garantire il massimo. Con una colomba Krystall i pranzi di Pasqua potranno chiudersi in bellezza. Il Krystall Gran Caffé si trova ad Anguillara Sabazia in via Anguillarese 115.

martedì 2 gennaio 2024

Omaggio di musica e pace dai St John’s Singers per il Capodanno 2024 a Manziana

Chiesa San Giovanni Battista gremita ieri a Manziana per il concerto di Capodanno dei St John’s Singers. La parola pace è riecheggiata più volte, sia nel corso della messa che ha preceduto l’evento musicale sia nei brani del repertorio spiritual e gospel diretto da Alessandra Paffi. Un messaggio di forte speranza per aprire al meglio il 2024. Ancora una volta l’associazione culturale Il Cantiere dell’Arte che può vantare decenni di attività, ha voluto omaggiare Manziana, con un concerto di grande livello anche grazie alla forte interpretazione della vocalist statunitense Fatimah Provillon che ha scaldato i cuori di tutti i presenti. Forte emozione ha suscitato in praticolare uno dei brani tipici della tradizione gospel, “Break every chain”, che ha rievocato i tempi bui della schiavitù nera e ricordato a tutti il forte valore della libertà. Non a caso, Mario Carlone, vicepresidente de Il Cantiere dell’Arte, nel suo saluto al pubblico ha voluto accendere i riflettori sulla parola chiave, libertà appunto, attorno alla quale ruota il genere spiritual gospel afro-americano. Il coinvolgimento del numeroso pubblico presente si è visto già dal primo brano ed è andato in crescendo fino ai bis finali. L’evento musicale, promosso con il patrocinio del Comune di Manziana, ha visto anche i saluti dell’assessore Nuccia Mazzuca in rappresentanza del sindaco Alessio Telloni. Un augurio di buon anno è arrivato anche dalla presidente de Il Cantiere dell’Arte Adriana Rasi. “Anche quest’anno - ha detto - nonostante il grande impegno che richiede l’organizzazione del concerto non abbiamo voluto far mancare questo appuntamento di Capodanno. E’ un nostro sentito omaggio per la chiesa che ci accolto oltre 30 anni fa per le prime prove del coro, per Manziana e allo stesso tempo una occasione importante per ribadire i valori della pace e della fratellanza dei popoli. C’è tanto bisogno, in questi giorni - ha concluso Rasi - di ribadire questi valori di fratellanza con forza e convinzione”. Alto il livello musicale del concerto anche grazie ai musicisti Alessandro Aloisi al pianoforte, Ivano Sebastianelli al contrabbasso e Riccardo Colasante alla batteria. Molto apprezzata anche l’animazione in musica della funzione religiosa da parte del coro che ha intonato brani di musica sacra. Un Capodanno 2024 di Buon Augurio per tutti. Il St John’s Singers Spiritual Gospel Choir si è costituito nel 1991 nell’ambito delle attività de Il Cantiere dell’Arte. Si è avvalso, nel corso degli anni, della collaborazione dei vocalist statunitensi, Harold Bradley, Joy Garrison, Charlie Cannon, Fatimah Provillon. Ha al suo attivo un'intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Ha inciso cinque CD. È stato più volte ospite in trasmissioni televisive sulle tre reti Rai oltre che Rai International, TV2000 e Radio Vaticana. Ha collaborato con enti locali, ambasciate, ONU, FAO, UNICEF, Telethon, Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Caritas, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali-UNAR. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per tra i quali quelli dei Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Ha rappresentato in musica l’Italia al Parlamento dell’Unione Europea cantando nel 2008 a Bruxelles nell’aula dell’assemblea plenaria definito cuore vibrante della democrazia europea. https://www.stjohnsingers.it/

venerdì 29 dicembre 2023

Gli spiritual e gospel dei St John’s Singers al Concerto di Capodanno 2024 a Manziana

La vocalist Fatimah Provillon, il coro e i musicisti Alessandro Aloisi, Ivano Sebastianelli e Riccardo Colasante alla chiesa San Giovanni Battista Un messaggio di fratellanza e di pace per iniziare al meglio il 2024 ai ritmi spiritual afro-americani del coro Saint John’s Singers. A Manziana anche questo Capodanno si rinnova l’appuntamento divenuto una tradizione alla chiesa di San Giovanni Battista. Messa cantata alle 18 e poi il concerto del coro che proprio in questo luogo ha esordito nel 1991, avviando da allora un'intensa attività che ha coinvolto decine di coriste e coristi e annoverato centinaia di concerti in grandi teatri, ma anche nelle istituzioni, nelle piazze e nelle carceri. Per la direzione di Alessandra Paffi il coro intonerà dei brani per sottolineare i punti salienti della funzione religiosa. Fatimah Provillon, cantante e autrice sarà la solista di un evento musicale travolgente e coinvolgente grazie a un repertorio che unisce brani della tradizione gospel ad alcuni più moderni. Ad accompagnare tre valenti professionisti: Alessandro Aloisi al pianoforte, Ivano Sebastianelli alla chitarra e Riccardo Colasante alla batteria. Nata a Newark nel New Jersey, Fatimah Provillon è cresciuta respirando fin da bambina soul e gospel. Ha iniziato ad esibirsi come solista già a 8 anni. Ha al suo attivo dischi e concerti in Italia, dove vive, e in Europa. Da cantautrice mescola le sue radici soul e hip hop. “Il concerto di Capodanno a Manziana è per noi - spiega il cavaliere Adriana Rasi, presidente dell’associazione Il Cantiere dell’Arte al quale fa capo il coro - un appuntamento al quale teniamo moltissimo. E’ il nostro tributo ad una cittadina che ci ha visto nascere e dove ancora ci riuniamo a fare musica. Negli anni il nostro repertorio si è andato arricchendo di nuovi brani. Ma nel nostro cuore - racconta ancora - restano tutti i grandi musicisti che ci hanno fatto amare questo genere musicale intriso di profonda sofferenza ma anche di tanta speranza. Mi riferisco - tra gli altri - a Toto Torquati e Harold Bradley figure di alto calibro musicale con le quali abbiamo lanciato la sfida del gospel all’epoca poco noto al grande pubblico. Sarà un nostro omaggio a Manziana, un'iniziativa resa possibile anche dalla collaborazione del parroco don Elio che ringraziamo e che sarà presente al concerto”. Nello spirito originario del gospel il concerto si terrà nella chiesa madre di Manziana. Costruita tra il 1570 e il 1578 ad opera di fiorentini che si erano trasferiti in zona la chiesa, da una semplice facciata animata solo da quattro lesene, è impreziosita da una volta a botte con pennacchi che copre la navata, finemente decorata e di forte impatto visivo. Custodisce l’antica statua lignea di San Giovanni Battista, patrono di Manziana. Musica, ritmo, interpretazione, spirito di fratellanza e i messaggi di pace e speranza del Concerto di Capodanno 2024 dei St John’s Singers promettono un buon inizio d’anno. All’insegna delle migliori intenzioni. https://www.stjohnsingers.it/