venerdì 17 maggio 2024

La Repubblica di Abcasia alla Commemorazione del 168° Anniversario della Fondazione Fondazione del Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli

Numerosi esponenti del mondo diplomatico hanno partecipato il 14 maggio scorso all’evento di commemorazione del 168 ° Anniversario della Fondazione Fondazione del Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli che si è tenuto presso la Biblioteca Nazionale della città partenopea. Tra i presenti anche Camillo Zotti, in rappresentanza di Vito Grittani, ambasciatore A.D. presso il Ministero degli Esteri della Repubblica di Abcasia, Paese che intrattiene con il Venezuela normali rapporti diplomatici. L’evento è stato l’occasione per evidenziare come le relazioni ufficiali tra l’Italia ed il Venezuela abbiano avuto inizio il 17 marzo 1856 con l’istituzione proprio a Napoli di un Consolato del Venezuela, in seguito agli intensi rapporti commerciali e culturali nati tra entrambi i Paesi. “Ringraziamo – ha commentato Vito Grittani – Rubín De Celis Núñez, console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli per l’invito all’importante incontro che ha messo in risalto gli stretti legami tra Italia e Venezuela. Moltissime famiglie, specie del Centro e del Sud, hanno avuto e hanno parenti ed amici che hanno scelto il Paese sudamericano per la loro seconda vita. Anche con la Repubblica di Abcasia i rapporti del Venezuela sono molto stretti e l’auspicio è di consolidarli ulteriormente mediante scambi culturali, politici ed economici. Il Venezuela è un grande Stato nello scenario politico internazionale”. La cronologia dei rapporti tra Italia e Venezuela vede nel 1857 l’istituzione della prima legazione consolare italiana nello Stato venezuelano con sede a Maracaibo e nel 1859 della seconda con sede a La Guaira, destinata ad accogliere i migranti provenienti dall’allora Regno delle Due Sicilie in Venezuela. Con la costituzione del Regno d’Italia nel 1861, sotto il mandato del re Vittorio Emanuele II, fu sottoscritto il Trattato di amicizia, commercio e navigazione, che tuttora è in vigore tra i due Paesi. Nei primi anni del Novecento e nel secondo Dopoguerra si sviluppano i maggiori flussi migratori tra l’Italia e lo Stato venezuelano . Attualmente gli Italiani presenti sul territorio venezuelano sono circa 160.000, la maggior parte dei quali in possesso anche della cittadinanza venezuelana. Si stima inoltre che siano più di un milione e mezzo i venezuelani con ascendenza italiana. I flussi migratori più significativi verso lo Stato del sud America provengono dall’Italia centrale e meridionale (Campania, Sicilia, Abruzzo e Puglia). Oggi la comunità italiana risulta pienamente inserita nel contesto venezuelano, e fin dall’inizio il processo di integrazione e il radicamento nel Paese è stato incoraggiato attivamente dalle autorità locali. Nei suoi 168 anni di attività, il lavoro del Consolato Generale del Venezuela a Napoli, è stato sempre quello di servire con impegno e rispetto sia la comunità venezuelana che quella italiana “Con la comunità italiana – sottolinea una nota dello stesso Consolato – abbiamo stretto negli anni vincoli indissolubili di solidarietà e di amicizia, in quanto il Venezuela da sempre è stato un Paese accogliente, rispettoso dei diritti, nella ricerca continua di promuovere il progetto di inclusione sociale”. Dopo i saluti istituzionali di Lucia Marinelli, direttrice delegata della Biblioteca Nazionale di Napoli e di Esquía Rubín De Celis Núñez, console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli sono intervenuti sul tema “Migrazione tra Italia e Venezuela” Gennaro Carotenuto, professore di Storia Contemporanea dell’Università della Campania e Monica Stravino, professoressa e poetessa del Liceo Linguistico Amaldi – Nevio. S. Maria Capua Vetere, sul tema “L’arte come ponte di amicizia tra due popoli”. Inaugurata inoltre per l’occasione la mostra itinerante: “Storie e volti dell’immigrazione in Venezuela nel XX secolo (1947-1952)” dell’Archivio Storico del Ministero del Potere Popolare degli Affari Esteri del Venezuela e una esposizione fotografica e di antichi manoscritti dedicati al tema della migrazione, del Consolato Generale del Venezuela a Napoli.

lunedì 13 maggio 2024

Il genio Puccini corona ad Anguillara il successo di “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”

Tanto entusiasmo al concerto di chiusura della manifestazione diretta da Amarilli Nizza dedicato al genio di Giacomo Puccini nel centenario della sua morte.
Chiusura in bellezza grazie all’ardore e al sentimento di tre grandi interpreti e delle intramontabili musiche di Giacomo Puccini per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”. Il concerto di chiusura dedicato al grande compositore è stato accolto dal pubblico riunito nella chiesa Santa Maria Assunta di Anguillara con grande favore ed entusiasmo. Tre famose voci del panorama lirico italiano, accompagnate al pianoforte dal maestro Leonardo Angelini, hanno saputo coinvolgere i tanti intervenuti. Cristina Ferri si è confermata una interprete di grande sentimento. Amarilli Nizza si è prodotta con estrema bravura in alcuni dei suoi cavalli di battaglia, primo fra tutti “un bel dì vedremo” da Madama Butterfly, opera che ha segnato il suo debutto. La vocalità decisa e potente del tenore Fabio Serani ha avvolto il pubblico in un abbraccio. Apprezzata anche la presentazione di Paola Giovani. La chiesa madre di Anguillara, in cima al borgo, è stata investita da forti vibrazioni. La manifestazione, ideata dalla Claudia Biadi Music Academy ed organizzata dal Comune di Anguillara Sabazia, Pro Loco Anguillara Sabazia con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, ha dimostrato di saper fidelizzare il pubblico che, a sipario calato, ha manifestato disappunto per il venir meno di appuntamenti domenicali in musica divenuti in qualche modo familiari. Ad assistere al concerto “Viva Puccini”, anche questa volta, molti turisti stranieri che hanno potuto in questo modo godere di un saggio del Bel Canto italiano riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. “Sono felicissima del successo ottenuto, della grande partecipazione e del calore del pubblico che ci ha seguito con interesse e affetto” commenta Amarilli Nizza, direttore artistico della manifestazione. “Siamo soddisfatti del sostegno ricevuto dalle istituzioni – Comune di Anguillara Sabazia, Pro Loco e Regione Lazio – senza le quali non saremmo stati in grado di realizzarla. Speriamo di poter proseguire con la seconda edizione nel 2025. Nel frattempo siamo già pieni di entusiasmo e di idee per la stagione autunnale. La nostra associazione – anticipa – ha intenzione di istituire il premio “Claudia Biadi” che sarà a cadenza annuale e che verrà consegnato a celebrità che si sono distinte in campo artistico. Farà da cornice alla cerimonia di premiazione un concerto di musica lirico. Un grazie di cuore al pubblico che ci incoraggia a continuare sulla strada intrapresa nella direzione della promozione della cultura musicale e delle arti valorizzando un territorio che merita quale quello del lago di Bracciano”.

domenica 12 maggio 2024

“Quel brivido sul proscenio a fine recita…”: parla il tenore Fabio Serani tra i solisti di “Viva Puccini” il 12 maggio ad Anguillara

Ultimo appuntamento per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”
Tre solisti per l’omaggio al grande Giacomo Puccini. Il tenore Fabio Serani, domenica 12 maggio 2024, sarà tra i protagonisti del concerto ad ingresso libero, “Viva Puccini”, organizzato nell'ambito di Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024 ad Anguillara, la manifestazione ideata dalla Claudia Biadi Music Academy ed organizzata da Comune di Anguillara Sabazia, Pro Loco Anguillara con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. In una intervista spiega il suo percorso artistico. Maestro Fabio Serani, come si è accostato al canto lirico e quando ha deciso di intraprendere questa carriera? Dopo aver iniziato gli studi di pianoforte da bambino, sono entrato a far parte di due cori amatoriali. Con il tempo, ho pensato di approfondire la tecnica, quindi ho tentato l’ammissione al Conservatorio. Poi da cosa nasce cosa… ed eccoci qui. Musicologo, direttore d’orchestra, docente, cantante, davvero un uomo eclettico. Quale ruolo la gratifica maggiormente? Ognuno di questi aspetti riesce a gratificarmi in maniera differente, ma sono semplicemente diversi campi nei quali si estrinseca il mio essere un musicista. Va detto, però, che il brivido del proscenio a fine recita è certamente quello più intenso. Che futuro prevede per la lirica e per le nuove generazioni? Dicono che la lirica sia in crisi da almeno 100 anni, ma nella realtà più che in crisi io vedo una diversa evoluzione di quel linguaggio: quella che era la lirica, a livello di popolarità dello spettacolo, negli anni è stata sostituita dal musical, probabilmente anche per la deriva del linguaggio musicale avvenuta a fine anni ’20, che ha prodotto un graduale allontanamento del pubblico. Lo stesso Giacomo Puccini scrisse al librettista di Turandot “La melodia non si fa più o, se si fa, è volgare". Si crede che il sinfonismo debba regnare e invece io credo che sia la fine dell’opera di teatro. In Italia si cantava, ora non più”. Riguardo ai giovani, ormai la concorrenza è sempre più alta, anche dall’estero, ed il livello tecnico e musicale richiesto è subito molto alto. La sostanziale sparizione, poi, degli spettacoli nei teatri di provincia, nei quali era possibile per i giovani muovere in maniera più rilassata i primi passi sul palco, ha limitato molto la possibilità, per chi si affaccia a questo mondo, di fare esperienza. “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica” ideato dal maestro Amarilli Nizza sta aggregando personalità di rilievo…che ne pensa? Credo assolutamente che queste realtà più piccole, ma certamente meno spersonalizzanti rispetto ad una grande città, possano e debbano essere veicolo di alta cultura, pur nelle ovvie difficoltà di portare l’opera fuori dai luoghi canonici ad essa deputati: certamente un nome come quello di Amarilli Nizza può essere un forte elemento catalizzatore e una sicura garanzia di serietà per la qualità artistica dell’iniziativa. Conosce Anguillara e il lago di Bracciano? Certamente, il lungolago è una delle mie mete preferite vicino Roma, anche dal punto di vista culinario! Fabio Serani, tenore, direttore d’orchestra, musicologo Diplomato con il massimo dei voti in canto e direzione d’orchestra presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha studiato con Gianni Bavaglio, Michael Sylvester, Maurizio Ciampi, Fabio Maestri. Si è perfezionato anche con Daniela Dessì, Renata Scotto, Rolando Nicolosi, Antonio Ballista. Il suo repertorio d’elezione come cantante spazia dalla seconda metà del’800 alla musica contemporanea: ha debuttato nei ruoli principali di Tosca, Madama Butterfly, Fanciulla del West, Aida, Ballo in maschera, Traviata, Pagliacci, Cavalleria Rusticana, L’amico Fritz, Orfeo all’Inferno, lavorando con direttori quali Valery Ryvkin, Beatrice Venezi, Yu Long, Alberto Veronesi, Xu Zhong, Gianna Fratta, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Marco Angius, Jacopo Brusa e con registi quali Renzo Giacchieri, Peter Mc Clintock, Enrico Stinchelli, Stefano Monti, Ozren Prohic, Isabel Milenski, Mauro Santucci, Matthew Barclay. Ha cantato in teatri e sale da concerto quali l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Goldoni di Livorno, Il Gran Teatro Puccini di Torre del Lago, Teatro Belli di Spoleto, NCPA di Pechino, Shanghai Opera House, Concert Hall of Shanghai Symphony Orchestra, Grand Theatre di Shenyang, Qingdao, Suzhou, Hangzhou e Dalian, Opera di Bucarest, Teatro Nazionale del Montenegro, HNK Ivan Zajc di Rijeka, ARAM Opera House di Goyang, Miry Concert Hall di Gand, Sandnes Kulturhus. È docente di Storia della musica presso il Conservatorio Statale di Musica Tito Schipa di Lecce.

Puccini “il femminista”. Oggi il soprano Cristina Ferri a “Viva Puccini” per Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024

Si conclude con l’omaggio al grande compositore la manifestazione organizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio
Puccini precursore del femminismo. Non ha dubbi il soprano Cristina Ferri che il grande compositore Giacomo Puccini sia stato un antesignano delle istanze femminili attraverso le sue opere dove la figura della donna appare ben diversa da quelle, per molti versi, monolitiche del repertorio verdiano. Un motivo in più per apprezzare le intramontabili musiche di questo genio musicale italiano del quale quest’anno ricorre il centenario della morte. Cristina Ferri sarà oggi tra i protagonisti di “Viva Puccini”, l’omaggio ad Anguillara Sabazia promosso nell’ambito di Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024, la manifestazione, ideata dalla Claudia Biadi Music Academy ed organizzata dal Comune di Anguillara Sabazia, Pro Loco Anguillara con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Appuntamento alle 19 alla chiesa Santa Maria Assunta di Anguillara che domina il promontorio del borgo sul lago di Bracciano. Sarà l’ultimo dei quattro concerti proposti dalla manifestazione che, per la direzione artistica di Amarilli NIzza, è stata ideata per promuovere la diffusione della cultura musicale in particolare tra le giovani generazioni. Il concerto, ad ingresso libero, vedrà esibirsi anche il soprano Amarilli Nizza ed il tenore Fabio Serani per l’accompagnamento al pianoforte di Leonardo D’Agostini. Cristina Ferri, qual è stato il suo debutto? “Ho iniziato i miei studi presso il conservatorio di Siena come pianista e verso i diciassette anni, andando ad ascoltare i corsi estivi alla Chigiana, ho conosciuto il maestro Carlo Bergonzi. Sono entrata nella sua Accademia a Busseto e da lì, ho debuttato a soli 19 anni ne “L’ Amico Fritz “ di Pietro Mascagni sotto la direzione del maestro Stefano Ranzani a Reggio Emilia”. Come concilia teatro e famiglia? “Sono una madre single e ovviamente questo comporta un maggior sacrificio. Ho avuto la fortuna di avere una figlia molto brava sotto tanti punti di vista. Ovviamente l’ho sempre coinvolta nel mio lavoro cercando di farle vivere la magia del teatro”. Qual è il futuro della lirica? “Credo che il futuro della lirica potrà esservi solo se ritorniamo con uno sguardo al passato. Per le nuove generazioni di cantanti posso solo dire che non si lascino fagocitare da questo meccanismo di ‘carriere meteore’”. Chi è per lei Giacomo Puccini? “Puccini, da molti considerato un po’ “ruffiano” nella sua musica, personalmente l’ho sempre considerato uno dei pochi compositori che hanno saputo delineare l’universo femminile nella sua vera essenza, un precursore del femminismo”. Come giudica rassegne come Nobili Arti in Nobili Terre in Musica dal punto di vista della diffusione della cultura musicale? “Credo che questo festival - che trova nella grande artista Amarilli Nizza un’ottima direttrice - sia fondamentale per arricchire le realtà territoriali. Iniziative come questa devono rappresentare un veicolo tramite il quale si può far conoscere la musica a tutti e così facendo le cosiddette “piccole realtà “ diventeranno grandi centri di cultura”. Conosce Anguillara e il lago di Bracciano? “Conosco molto bene il lago di Bracciano e i suoi meravigliosi paesi che vi si affacciano. Ci ho vissuto per un periodo della mia vita. Ritornarvi è una gioia”. 12 Maggio 2024, Ufficio Stampa: Graziarosa Villani +39 360805841 Cristina Ferri, soprano Studia pianoforte alla Scuola di Musica R.Franci di Siena. Inizia lo studio del canto lirico con Carlo Bergonzi. Si diploma all’Accademia di canto lirico di Busseto a soli diciotto anni, riceve i diplomi di merito presso l’Accademia Chigiana di Siena. Successivamente si diploma privatamente in canto al Conservatorio Cherubini di Firenze. Nel 1994, ventunenne, debutta ne “L’amico Fritz” nel ruolo di Suzel al Valli di Reggio Emilia. Prosegue gli studi musicali con Renata Scotto, Magda Olivero e Raina Kabaivanska. Vince una borsa di studio al Concorso Voci Verdiane che le permette di frequentare un master di perfezionamento al Teatro di Parma. Riceve diplomi di merito presso l’accademia pucciniana a Torre del Lago. Debutta ne La Bohème in forma di concerto a Fidenza. È Liù in Turandot, nel 1998 in Toscana dove, nel 1999, è nuovamente Mimì ne La Bohème. Nel 2001 è vincitrice assoluta del Concorso internazionale “Mattia Battistini” e debutta ne la “Traviata” nel ruolo della protagonista al Teatro Vespasiano di Rieti. Debutta nel ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni” al teatro di Bassano del Grappa e nel ruolo della Contessa da “Le Nozze di Figaro”. Debutta nel ruolo di Eugenia da “Il Filosofo di Campagna” di B.Galuppi al teatro di Belluno e di Alicante. Tocca molti teatri della Spagna con il “Desvan Verdi”. Nel 2002 è vincitrice del Concorso internazionale “Tito Gobbi”. Nel 2003 è Leonora nel Trovatore con la produzione del Ravenna Festival diretta da Julian Kovatchev, Violetta ne La Traviata a Carrara, e ancora Liù in Turandot a Como, Brescia, Bergamo, Pavia, Cremona diretta da Massimo de Bernard. Nel 2004 si esibisce in un concerto con l’Opera di Roma, interpreta poi Nedda a Teramo, e continua con i Carmina Burana al Santa Cecilia sotto la direzione di Roberto Gabbiani. Nel 2005 vince il XII concorso Di Stefano, ed esegue Magda ne La Rondine diretta dal maestro Steven Mercurio, poi ripresa a Parigi al Teatro Chatelet, sotto la direzione di Marco Armiliato. Nel 2006 debutta come Donna Elvira a Zagabria ed esegue il Requiem di Mozart a Messina diretta da Maurizio Arena. Nel 2007 è di nuovo Nedda ne I Pagliacci a Zagabria e Liù in Turandot all’Opera di Roma (Caracalla), sotto la direzione del maestro Alain Lombard. Nella stessa estate esegue anche dei concerti a Hvar, in Croazia, ed è di nuovo Violetta in Traviata a Spalato. Ricopre il ruolo di Manon Lescaut a Osijek, in Croazia, sotto la direzione del maestro Loris Voltolini. Nel 2008 è ancora Liù in Turandot a Pechino, debutta il ruolo di Lauretta in “Gianni Schicchi“ a Palermo, diretta dal maestro Paolo Arrivabeni, e a Bologna nel “Der vampyr “nel ruolo di Emmy diretta dal maestro Roberto Abbado con la regia di P. Pizzi. Debutta nel ruolo di Hanna Glavary ne “La Vedova Allegra” diretta da Christopher Franklin a Genova. Nel dicembre 2009 e a marzo 2010 canta Belinda in “Dido and Aeneas” alla Fenice di Venezia. Nel dicembre 2010 interpreta Leonora ne Oberto Conte di San Bonifacio al Ponchielli di Cremona. Nel Settembre 2011 è Mimì ne “La Bohème” al Teatro dei Rinnovati di Siena, dove nel 2011 interpreta Leonora nel “Trovatore”. Nell’ottobre 2011 e nel gennaio 2012 interpreta Santuzza da “Cavalleria Rusticana" e Violetta ne “La Traviata” al Teatro Franco Zappalà di Palermo. Nell’estate 2013 canta nuovamente Violetta e Nedda da “Pagliacci” di R. Leoncavallo al Festival “La Lirica” al Castello nella Val d’Elsa (Siena). Tra il 2014/2015 intraprende una tournée olandese nel ruolo di Aida (con la regia di Francesco Bellotto), alcuni recital a Bratislava, Bohème a Siena e Butterfly a Pisa. E’ stata insignita dalla sua città di Siena del prestigioso Mangia d’Oro, medaglia al valore civile per l’impegno culturale e per aver onorato il nome di Siena nel mondo. E’ spesso ospite delle trasmissioni RAI condotte da Gigi Marzullo, come Sottovoce, Testimoni e Protagonisti e Applausi. Nel 2017 riveste ancora i panni di Santuzza in Cavalleria Rusticana e di Cio-Cio San in Madama Butterfly al teatro Franco Zappalà di Palermo. Si impegna poi in un Requiem di Verdi a Barcellona, con l’Orchestra Sinfonica di Barcellona. Inaugura la stagione operistica del Gran Teatro Tenda di Palermo debuttando nel ruolo di Tosca, con la regia di Franco Zappalà. A maggio 2018 è pubblicato il libro di Bruno Baudissone, contenente un’intervista con Cristina Ferri. Prende parte alla realizzazione della colonna sonora del film di Donato Carrisi “L’uomo del labirinto”, con Dustin Hoffman e Tony Servillo uscito il 30 ottobre 2019. Nel 2020 è ideatrice e conduttrice della trasmissione “Dalla Musica al Teatro mi sono ritrovata in Radio” in onda su Radio Nuova Trieste. Nel 2021 è Tosca in un festival d’opera lirica nel Viterbese, canta Mimì ne “La Bohème” a Fiuggi e partecipa a una serie di recital che toccano la Toscana e si concludono in Sicilia. È chiamata come docente per alcuni master di canto lirico in Toscana. A giugno 2022, in collaborazione col regista Franco Zappalà, crea il corto “Quando le donne vengono uccise dall’indifferenza” presentato all’Accademia Chigiana di Siena nel giorno dedicato al contrasto alla violenza di genere. In agosto è ancora Hanna Glawary ne “La Vedova Allegra” in Sicilia. A settembre cura la regia di “Suor Angelica” nel festival musicale di Casole d’Elsa (SI). Riveste ancora i panni di Floria ne la “Tosca” nel centenario della nascita di Ettore Bastianini. Nel 2023 riceve il premio alla carriera” Donna è”. A marzo scrive il concerto/racconto “Le donne di Puccini” eseguito alla Biblioteca degli Intronati di Siena. E’ docente presso l’Accademia Verdiana Carlo Bergonzi di Busseto.

Puccini “il femminista”. Oggi il soprano Cristina Ferri a “Viva Puccini” per Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024

Si conclude con l’omaggio al grande compositore la manifestazione organizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, parla Cristina Ferri. Puccini precursore del femminismo. Non ha dubbi il soprano Cristina Ferri che il grande compositore Giacomo PucciniPuccini sia stato un antesignano delle istanze femminili attraverso le sue opere dove la figura della donna appare ben diversa da quelle, per molti versi, monolitiche del repertorio verdiano. Un motivo in più per apprezzare le intramontabili musiche di questo genio musicale italiano del quale quest’anno ricorre il centenario della morte. Cristina Ferri sarà oggi tra i protagonisti di “Viva Puccini”, l’omaggio ad Anguillara Sabazia promosso nell’ambito di Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024, la manifestazione, ideata dalla Claudia Biadi Music Academy ed organizzata dal Comune di Anguillara Sabazia, Pro Loco Anguillara con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio. Appuntamento alle 19 alla chiesa Santa Maria Assunta di Anguillara che domina il promontorio del borgo sul lago di Bracciano. Sarà l’ultimo dei quattro concerti proposti dalla manifestazione che, per la direzione artistica di Amarilli Nizza, è stata ideata per promuovere la diffusione della cultura musicale in particolare tra le giovani generazioni. Il concerto, ad ingresso libero, vedrà esibirsi anche il soprano Amarilli Nizza ed il tenore Fabio Serani per l’accompagnamento al pianoforte di Leonardo D’Agostini. Cristina Ferri, qual è stato il suo debutto? “Ho iniziato i miei studi presso il conservatorio di Siena come pianista e verso i diciassette anni, andando ad ascoltare i corsi estivi alla Chigiana, ho conosciuto il maestro Carlo Bergonzi. Sono entrata nella sua Accademia a Busseto e da lì, ho debuttato a soli 19 anni ne “L’ Amico Fritz “ di Pietro Mascagni sotto la direzione del maestro Stefano Ranzani a Reggio Emilia”. Come concilia teatro e famiglia? “Sono una madre single e ovviamente questo comporta un maggior sacrificio. Ho avuto la fortuna di avere una figlia molto brava sotto tanti punti di vista. Ovviamente l’ho sempre coinvolta nel mio lavoro cercando di farle vivere la magia del teatro”. Qual è il futuro della lirica? “Credo che il futuro della lirica potrà esservi solo se ritorniamo con uno sguardo al passato. Per le nuove generazioni di cantanti posso solo dire che non si lascino fagocitare da questo meccanismo di ‘carriere meteore’”. Chi è per lei Giacomo Puccini? “Puccini, da molti considerato un po’ “ruffiano” nella sua musica, personalmente l’ho sempre considerato uno dei pochi compositori che hanno saputo delineare l’universo femminile nella sua vera essenza, un precursore del femminismo”. Come giudica rassegne come Nobili Arti in Nobili Terre in Musica dal punto di vista della diffusione della cultura musicale? “Credo che questo festival – che trova nella grande artista Amarilli Nizza un’ottima direttrice – sia fondamentale per arricchire le realtà territoriali. Iniziative come questa devono rappresentare un veicolo tramite il quale si può far conoscere la musica a tutti e così facendo le cosiddette “piccole realtà “ diventeranno grandi centri di cultura”. Conosce Anguillara e il lago di Bracciano? “Conosco molto bene il lago di Bracciano e i suoi meravigliosi paesi che vi si affacciano. Ci ho vissuto per un periodo della mia vita. Ritornarvi è una gioia”. Cristina Ferri, soprano Studia pianoforte alla Scuola di Musica R. Franci di Siena. Inizia lo studio del canto lirico con Carlo Bergonzi. Si diploma all’Accademia di canto lirico di Busseto a soli diciotto anni, riceve i diplomi di merito presso l’Accademia Chigiana di Siena. Successivamente si diploma privatamente in canto al Conservatorio Cherubini di Firenze. Nel 1994, ventunenne, debutta ne “L’amico Fritz” nel ruolo di Suzel al Valli di Reggio Emilia. Prosegue gli studi musicali con Renata Scotto, Magda Olivero e Raina Kabaivanska. Vince una borsa di studio al Concorso Voci Verdiane che le permette di frequentare un master di perfezionamento al Teatro di Parma. Riceve diplomi di merito presso l’accademia pucciniana a Torre del Lago. Debutta ne La Bohème in forma di concerto a Fidenza. È Liù in Turandot, nel 1998 in Toscana dove, nel 1999, è nuovamente Mimì ne La Bohème. Nel 2001 è vincitrice assoluta del Concorso internazionale “Mattia Battistini” e debutta ne la “Traviata” nel ruolo della protagonista al Teatro Vespasiano di Rieti. Debutta nel ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni” al teatro di Bassano del Grappa e nel ruolo della Contessa da “Le Nozze di Figaro”. Debutta nel ruolo di Eugenia da “Il Filosofo di Campagna” di B.Galuppi al teatro di Belluno e di Alicante. Tocca molti teatri della Spagna con il “Desvan Verdi”. Nel 2002 è vincitrice del Concorso internazionale “Tito Gobbi”. Nel 2003 è Leonora nel Trovatore con la produzione del Ravenna Festival diretta da Julian Kovatchev, Violetta ne La Traviata a Carrara, e ancora Liù in Turandot a Como, Brescia, Bergamo, Pavia, Cremona diretta da Massimo de Bernard. Nel 2004 si esibisce in un concerto con l’Opera di Roma, interpreta poi Nedda a Teramo, e continua con i Carmina Burana al Santa Cecilia sotto la direzione di Roberto Gabbiani. Nel 2005 vince il XII concorso Di Stefano, ed esegue Magda ne La Rondine diretta dal maestro Steven Mercurio, poi ripresa a Parigi al Teatro Chatelet, sotto la direzione di Marco Armiliato. Nel 2006 debutta come Donna Elvira a Zagabria ed esegue il Requiem di Mozart a Messina diretta da Maurizio Arena. Nel 2007 è di nuovo Nedda ne I Pagliacci a Zagabria e Liù in Turandot all’Opera di Roma (Caracalla), sotto la direzione del maestro Alain Lombard. Nella stessa estate esegue anche dei concerti a Hvar, in Croazia, ed è di nuovo Violetta in Traviata a Spalato. Ricopre il ruolo di Manon Lescaut a Osijek, in Croazia, sotto la direzione del maestro Loris Voltolini. Nel 2008 è ancora Liù in Turandot a Pechino, debutta il ruolo di Lauretta in “Gianni Schicchi“ a Palermo, diretta dal maestro Paolo Arrivabeni, e a Bologna nel “Der vampyr “nel ruolo di Emmy diretta dal maestro Roberto Abbado con la regia di P. Pizzi. Debutta nel ruolo di Hanna Glavary ne “La Vedova Allegra” diretta da Christopher Franklin a Genova. Nel dicembre 2009 e a marzo 2010 canta Belinda in “Dido and Aeneas” alla Fenice di Venezia. Nel dicembre 2010 interpreta Leonora ne Oberto Conte di San Bonifacio al Ponchielli di Cremona. Nel Settembre 2011 è Mimì ne “La Bohème” al Teatro dei Rinnovati di Siena, dove nel 2011 interpreta Leonora nel “Trovatore”. Nell’ottobre 2011 e nel gennaio 2012 interpreta Santuzza da “Cavalleria Rusticana” e Violetta ne “La Traviata” al Teatro Franco Zappalà di Palermo. Nell’estate 2013 canta nuovamente Violetta e Nedda da “Pagliacci” di R. Leoncavallo al Festival “La Lirica” al Castello nella Val d’Elsa (Siena). Tra il 2014/2015 intraprende una tournée olandese nel ruolo di Aida (con la regia di Francesco Bellotto), alcuni recital a Bratislava, Bohème a Siena e Butterfly a Pisa. E’ stata insignita dalla sua città di Siena del prestigioso Mangia d’Oro, medaglia al valore civile per l’impegno culturale e per aver onorato il nome di Siena nel mondo. E’ spesso ospite delle trasmissioni RAI condotte da Gigi Marzullo, come Sottovoce, Testimoni e Protagonisti e Applausi. Nel 2017 riveste ancora i panni di Santuzza in Cavalleria Rusticana e di Cio-Cio San in Madama Butterfly al teatro Franco Zappalà di Palermo. Si impegna poi in un Requiem di Verdi a Barcellona, con l’Orchestra Sinfonica di Barcellona. Inaugura la stagione operistica del Gran Teatro Tenda di Palermo debuttando nel ruolo di Tosca, con la regia di Franco Zappalà. A maggio 2018 è pubblicato il libro di Bruno Baudissone, contenente un’intervista con Cristina Ferri. Prende parte alla realizzazione della colonna sonora del film di Donato Carrisi “L’uomo del labirinto”, con Dustin Hoffman e Tony Servillo uscito il 30 ottobre 2019. Nel 2020 è ideatrice e conduttrice della trasmissione “Dalla Musica al Teatro mi sono ritrovata in Radio” in onda su Radio Nuova Trieste. Nel 2021 è Tosca in un festival d’opera lirica nel Viterbese, canta Mimì ne “La Bohème” a Fiuggi e partecipa a una serie di recital che toccano la Toscana e si concludono in Sicilia. È chiamata come docente per alcuni master di canto lirico in Toscana. A giugno 2022, in collaborazione col regista Franco Zappalà, crea il corto “Quando le donne vengono uccise dall’indifferenza” presentato all’Accademia Chigiana di Siena nel giorno dedicato al contrasto alla violenza di genere. In agosto è ancora Hanna Glawary ne “La Vedova Allegra” in Sicilia. A settembre cura la regia di “Suor Angelica” nel festival musicale di Casole d’Elsa (SI). Riveste ancora i panni di Floria ne la “Tosca” nel centenario della nascita di Ettore Bastianini. Nel 2023 riceve il premio alla carriera” Donna è”. A marzo scrive il concerto/racconto “Le donne di Puccini” eseguito alla Biblioteca degli Intronati di Siena. E’ docente presso l’Accademia Verdiana Carlo Bergonzi di Busseto.

lunedì 6 maggio 2024

Tanto pubblico per la “Parata di stelle” ad Anguillara

Interpreti d’eccezione per celebrare il “Bel Canto” per Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024 organizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio
Chiesa di Santa Maria Assunta di Anguillara gremita ieri per “Parata di stelle”, terzo concerto dei quattro in programma per la manifestazione “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”. In tanti sono accorsi nella chiesa madre del borgo affacciato sul lago di Bracciano per ascoltare interpreti d’eccezione come il soprano Amarilli Nizza, il tenore Fabio Armiliato, il mezzosoprano Eufemia Tufano. Con loro anche anche i soprani Paola Giovani e Lisadora Valenza. Al pianoforte il maestro Massimiliano Tisano. In rappresentanza dell’amministrazione comunale di Anguillara, l’assessore al Turismo Christian Calabrese, che ha preso la parola per un saluto. Presente anche il presidente della Pro Loco Anguillara Moreno Delle Fratte. Le musiche proposte e presentate con professionalità da Beatrice Giovani hanno incontrato il favore del pubblico spaziando da brani celebri tratti da melodrammi italiani - tra i quali “Casta Diva” dalla Norma di Vincenzo Bellini e “E lucevan le stelle” dalla Tosca di Giacomo Puccini, a brani più popolari come “L’ultima canzone” di Francesco Paolo Tosti e “Tango Volver” di Carlos Gardel. Molto apprezzata la vocalità del tenore Armiliato e l’insieme dei duetti proposti. L’appuntamento, ad ingresso libero, è stato in grado, come nelle intenzioni degli organizzatori, di ampliare la platea degli appassionati alla musica lirica e al Bel Canto in genere. La pratica del canto lirico è riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale Unesco nel 2023. “Le conoscenze e le competenze relative al canto lirico italiano - sottolinea in particolare la United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization-Unesco - vengono trasmesse oralmente tra maestro e allievo, attraverso esercizi vocali e l'introduzione graduale a repertori e stili musicali diversi. Alla trasmissione della pratica - spiega ancora l’Unesco - contribuiscono anche le esibizioni in recital, scuole e laboratori di canto, così come l'educazione formale nei conservatori e nelle accademie”. Ideata dalla Claudia Biadi Music Academy, organizzata dal Comune di Anguillara Sabazia, Pro Loco Anguillara Sabazia, con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, la manifestazione intende proprio divulgare il più possibile la passione per il melodramma e per la musica in genere. Ancora una volta il programma proposto per la direzione artistica di Amarilli Nizza è stato molto apprezzato ed applaudito. Prossimo appuntamento della rassegna, alla sua prima edizione, domenica 12 maggio 2024 alla 19 alla chiesa Santa Maria Assunta di Anguillara con “Viva Puccini”, concerto, ad ingresso libero, in omaggio al grande compositore nel centenario della sua scomparsa.

sabato 4 maggio 2024

“Parata di stelle” il 5 maggio ad Anguillara per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”

Tra gli interpreti anche il grande tenore Fabio Armiliato. Prosegue con successo la manifestazione organizzata con contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio “La lirica è un bene incredibilmente straordinario, credo che la forza del bello sarà una guida incredibile per riconquistare quella libertà della quale abbiamo veramente tanto bisogno”. Così il tenore Fabio Armiliato sottolinea il valore dello spettacolo lirico, un patrimonio da conservare e trasmettere alle nuove generazioni. Assieme a colleghi di chiara fama, Armiliato, sarà protagonista dell’evento “Parata di stelle”, terzo appuntamento ad ingresso libero della manifestazione “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024” in programma domenica 5 maggio alle 19 alla chiesa Santa Maria Assunta nel centro storico di Anguillara, sul lago di Bracciano. Ideata dalla Claudia Biadi Music Academy ed organizzata dal Comune di Anguillara, Pro Loco Anguillara col contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, la manifestazione, alla sua prima edizione, questa volta propone il Bel Canto. Impegnati nel concerto voci liriche d’eccezione: Amarilli Nizza soprano e direttore artistico della manifestazione, Eufemia Tufano, mezzosoprano, Lisadora Valenza soprano e Paola Giovani, soprano. Si propone un programma - per l’accompagnamento al pianoforte del maestro Massimiliano Tisano - che spazia da brani classici del repertorio operistico italiano come Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini a brani più moderni tra i quali “Tango volver” di Carlos Gardel. In programma musiche di Mozart, Offenbach, Bellini, Tosti, Boito, Verdi, Delibes, Gardel, Cilea, Bizet, Puccini, Lehar. Pensata per divenire un appuntamento annuale ed interdisciplinare per esaltare le varie discipline artistiche, Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024, prosegue tra il consenso del pubblico. “Amarilli Nizza, grandissima amica e collega - commenta Armiliato - sta facendo un lavoro straordinario e spero che possa andare avanti col sostegno delle realtà sul territorio. Credo che il nuovo nasca proprio da queste attività”. Dopo il lago di Bracciano, il tenore che è stato tra le altre cose interprete anche di un film di Woody Allen, sarà al Salone del Libro di Torino per presentare il 9 maggio la sua autobiografia “Una vita in canto” (L’Alchimia della Voce) per l'editore genovese De Ferrari. “L'ho scritto - anticipa - nel tempo raccontando - attraverso la mia esperienza, la mia carriera e tanti aneddoti - anche la storia del nostro Paese a cavallo dei due secoli. Ci sono riflessioni sulla vita, sul canto, sul mondo, sulle mode. È importante - aggiunge - aiutare i giovani soprattutto a innamorarsi dell’opera, a riappropriarsene come un bene incredibilmente straordinario sia di crescita individuale, ma anche potenzialmente di lavoro”. 1° maggio 2024, Ufficio Stampa: Graziarosa Villani 360/805841 I luoghi Della Chiesa di Santa Maria Assunta, posta in cima al promontorio che si affaccia sul lago di Bracciano, le informazioni precedenti agli interventi di rifacimento settecenteschi, che hanno conferito alla struttura l’aspetto attuale, sono scarse e frammentarie. Derivano, in massima parte, dalle relazioni delle visite pastorali del vescovo della Diocesi di Sutri e Nepi. La relazione del 28 gennaio 1574 descrive l’Altare del Crocifisso, il Fonte Battesimale, l’Altare del S. Rosario e il Cimitero. Risalgono al ’500 anche l’affresco che si trova nella parte superiore del vecchio catino della navata sinistra e quello rinvenuto sul muro perimetrale nell’andito di accesso all’organo. I restauri del Settecento portarono ad una quasi completa riedificazione della chiesa secondo il progetto dell’architetto Nicola Lorenzo Piccioni che prevedeva la quasi completa demolizione della chiesa a tre navate e l'addizione di due ali di cappelle laterali. Vennero demoliti la sagrestia, l’oratorio ed alcuni ambienti annessi. Il campanile, già pericolante perché colpito nel 1729 da un fulmine, fu demolito e ricostruito di dimensioni maggiori in una posizione diversa determinando un asse tra la Collegiata e la porta monumentale. Alla morte dell’architetto Piccioni successe nella direzione dei lavori l’architetto Giuseppe Scaturzi. La chiesa venne consacrata nel 1794. La facciata restò allo stato di muratura rustica. Solo nel 1888 la commissione per la costruzione della facciata, scelse il disegno dell’architetto Antonio Jacometti figlio dello scultore Ignazio, direttore dei Musei Pontifici. Il progetto Jacometti di stile neoclassico venne realizzato in stucco con finitura di marmo e gesso. Nel 1972 la chiesa venne chiusa per importanti lavori di consolidamento statico della Rupe. Rimase chiusa fino al 1988 quando le donne del paese con “un'azione di forza” entrarono nella chiesa-cantiere ripulendola dai calcinacci. Solo il 15 agosto del 1992 come riporta un articolo della studiosa Angela Zucconi “per la festività dell’Assunta”, la chiesa “è stata solennemente e definitivamente aperta al culto”. Ulteriori lavori di restauro vennero conferiti nel 1999 dal parroco all’ingegnere Alberto di Battista. In occasione del grande Giubileo del 2000 venne inoltre stanziato un miliardo di lire per i lavori di restauro della facciata. L’imponente pala d’altare è di Girolamo Muziano (1532-1592). Di grandi dimensioni raffigura l’Assunzione della Vergine. Venne eseguita dal pittore in circostanze ancora non chiare intorno alla metà degli anni Settanta del XVI secolo. Sull'opera del Muziano si segnala la recente ricerca documentaria di Marta Giannini. La chiesa di Santa Maria Assunta conserva inoltre il quadro della Madonna di Roccamaggiore, al quale gli anguillarini si votarono rientrando in paese, il 15 maggio 1497, dopo la cacciata ordinata dal principe per non aver opposto resistenza alle truppe papaline comandate da Juan Borgia, figlio di papa Alessandro VI- al secolo Rodrigo Borgia - e fratello di Lucrezia e Cesare. A questa opera è ispirato il Gonfalone del Comune di Anguillara. La realizzazione del quadro si fa risalire al secolo XV ad opera di un autore di scuola viterbese rimasto ignoto. Così la descrizione del quadro in un’antica descrizione: “pittura su tavola che rappresenta la Madonna col Bambino. Sul fondo oro è dipinta la Vergine col divino Figliolo. La Madonna veste pallio turchino. All’altezza del ginocchio la figura è tagliata dalla rappresentazione della porta della città con i suoi merli ghibellini”. Il quadro fu oggetto di varie vicissitudini. Nella notte tra l’11 e il 12 novembre 1964 venne rubato da ignoti assieme ad un altro dipinto raffigurante Sant’Anna. Il quadro venne rinvenuto il giorno seguente il furto, ridotto in mille pezzettini, sul ciglio di una strada. Dopo un restauro effettuato dal professor Gianluigi Colalucci il quadro della Madonna di Roccamaggiore venne ricollocato sull’altare in fondo alla navata di destra della chiesa. Da segnalare inoltre, all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, il prezioso organo, l’unico che si ricordi realizzato ex novo nel 1790 dal grande organaro Domenico Alari come evidenziato dalle ricerche effettuate dal maestro Armando Carideo. Lo strumento è stato restaurato ad opera dell’organaro fiorentino Riccardo Lorenzini alla fine del secolo scorso grazie anche ad una raccolta di fondi tra gli anguillarini, promossa e sostenuta anche dall’Associazione Culturale Sabate. L’organo venne smontato e portato in laboratorio nella primavera del 1993 e rimontato nel febbraio 1995. L’organo Alari, lodato anche da Luigi Celeghin, è stato al centro, negli anni, di varie rassegne e di concerti organistici. Amarilli Nizza - Soprano Giovanissima vince il concorso Mattia Battistini e debutta al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti quale protagonista nell'opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Nel 2001, dopo una serie di esperienze giovanili, inizia la sua carriera sulle scene internazionali. La vocalità duttile e autorevole, sorretta da una tecnica di canto solida e raffinata, il fraseggio sfumato e le notevoli capacità di interprete le consentono di affrontare un vasto repertorio di opere. Doti che accompagnate da una notevole presenza scenica le hanno permesso di affermarsi nei più prestigiosi Teatri e Festival operistici internazionali quale soprano tra i più applauditi della sua generazione. Dall’arena di Verona, al Covent Garden di Londra, dal Liceu di Barcellona allo Staatsoper di Vienna, dal Deutsche Oper di Berlino al Ncpa di Pechino, Amarilli è considerata interprete di riferimento nel repertorio di Puccini e Verdi . I suoi ruoli spaziano da Aida a Tosca, da Butterfly a Lady Macbeth, da Manon Lescaut a Nabucco. Ben 54 sono i titoli in repertorio , affrontati ai massimi livelli con i più’ grandi direttori d’orchestra e registi del mondo quali i maestri : Metha, Oren, Bartoletti, Gelmetti, Zeffirelli, Bob Wilson, Pizzi , Vick etc etc . Numerosissimi i premi conseguiti nella sua lunga carriera tra cui si segnalano il Premio Puccini, il Premio Verdi , il Premio Giulietta, il Premio Pavarotti e il premio Oscar Music Award 2023. Amarilli è ospite fissa, dal 2008, nella trasmissione Applausi su Raiuno, condotta da Gigi Marzullo e ha partecipato a 6 puntate della trasmissione “ L’opera italiana “ prodotta da Rai 5 e condotta da Elio. Eufemia Tufano - Mezzosoprano Nata a Napoli ha intrapreso gli studi musicali nella sua città, conseguendo il diploma in musica barocca al Conservatorio San Pietro a Maiella. La sua versatilità musicale è confermata dalla assidua collaborazione con il Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, dove ha interpretato Mosé in Egitto di Paisiello, Werther di Massenet, Siberia di Giordano, Pietro il grande di Donizetti, Semiramide di Meyerbeer, Achille in Sciro di Sarro, Hérodiade di Massenet, Re Lear di Antonio Cagnoni (1828-1896) in prima esecuzione assoluta. Dal debutto avvenuto nel 2000, anno in cui ha cantato nella Cenerentola a Siena e nel Jongleur de Notre Dame, e nella Carmen al Ravenna Festival; Nabucco (Fenena) per il Luglio Musicale Trapanese e La clemenza di Tito (Annio) nel Circuito Lirico Lombardo; nel Trittico pucciniano che ha inaugurato la stagione 2002 dell’Opera di Roma; la partecipazione successiva alla Cenerentola (San Carlo di Napoli), l’Italiana in Algeri (Opera di Roma) e Giulio Cesare di Handel (Comunale di Bologna) Negli ultimi anni vale la pena ricordare soprattutto la Rodelinda di Handel alla Konzerthaus di Vienna, Bellini - ultime luci di Marco Betta a Lecce, Nabucco (Fenena) a Cagliari, l'inaugurazione della stagione 2007 del San Carlo di Napoli come Meg nel Falstaff diretto da Jeffrey Tate. È ancora Fenena, nello stesso anno, all'Opera Royal de Wallonie di Liegi e, nell'estate 2008, nella ripresa di Nabucco all'Arena di Verona. Eufemia è molto impegnata anche sul versante liederistico e oratoriale, in un repertorio che spazia da Bach, Purcell e Scarlatti a Stravinsky, De Falla e Weill. Di particolare rilievo le sue Liederabend dedicate a Schumann, Wagner, Berg, Mahler e Strauss, la sua esecuzione di musiche di Berlioz, Spohr, Tchaikovsky e Respighi. Fabio Armiliato - Tenore Nato a Genova, ha studiato al Conservatorio “Niccolò Paganini” della sua città e qui ha debuttato giovanissimo nel 1984 come Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra, cominciando una rapida carriera che lo ha portato ad affrontare i ruoli più importanti del suo registro vocale nei più prestigiosi teatri del mondo. Nel 1988 ottiene il primo grande successo internazionale al Festival di Wexford ne La Cena delle Beffe di Giordano, proseguendo con la sua partecipazione al “Ciclo Puccini” del regista Robert Carsen alla De Vlaamse Opera di Anversa, interpretando nelle stagioni dal 1990 al 1996 i ruoli principali in Manon Lescaut, Tosca, Fanciulla del West e La Bohéme. Al 1993 risale il debutto al Metropolitan Opera House di New York con Il Trovatore, teatro in cui tornerà in seguito con Aida, Cavalleria Rusticana, Don Carlo, la nuova produzione con la regia di Giancarlo Del Monaco del Simon Boccanegra diretta da James Levine e poi ancora Tosca, Carmen e Madama Butterfly. Nel 1997 ha anche partecipato al tour in Giappone del MET con Cavalleria Rusticana e Tosca. Nel suo lungo percorso artistico ha debuttato nel 1995 al Teatro alla Scala di Milano con il Mefistofele di Boito diretto da Riccardo Muti, ritornando successivamente con Madama Butterfly, Adriana Lecouvreur e Tosca e ha cantato in tutti i teatri più importanti del mondo quali l’Opéra de Paris, la San Francisco Opera, l’Opera di Chicago, il Teatro Real di Madrid, il Liceu di Barcellona, la Royal Opera House di Londra, la Deutsche Oper di Berlino, la NHK e il Bunka Kaykan di Tokyo, la Staatsoper di Monaco, Francoforte e Stoccarda, il Teatro Colon di Buenos Aires e poi la Wiener Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, l’Opera di Roma, Genova, Firenze, Torino, Venezia, Napoli e Bologna: teatri nei quali torna regolarmente per partecipare in titoli come Turandot, Tosca, Carmen, Don Carlo, Pagliacci o Andrea Chénier. Proprio la sua interpretazione dell’opera di Giordano a Nizza, Barcellona, Torino, Venezia, Bologna, Palermo, Madrid e Siviglia, gli è valsa la proclamazione da parte della critica di “migliore Chénier dei nostri tempi”. Lisadora Valenza Si diploma al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e dal 2006 al 2013 frequenta l’Accademia lirica del Teatro Italia di Roma. Si perfeziona all’Internationale Sommerakademie Universität Mozarteum di Salisburgo e con alcuni dei nomi più celebri dell’opera lirica internazionale come: Amarilli Nizza, Maria Dragoni, Eva Mei, Barbara Frittoli e Luciana D’Intino. Il suo repertorio spazia dal sacro al lirico e al contemporaneo con l’esecuzione di prime mondiali assolute. Ha avuto l’onore di cantare più volte, in mondovisione Rai, alla presenza di Sua Santità Benedetto XVI e si è esibita in luoghi prestigiosi quali: la Camera dei Deputati, l'Auditorium Parco della Musica, l'Auditorium Rai di Torino, l'Auditorium Lingotto, l'Aula Paolo VI e la Basilica di San Pietro. Ha registrato numerosi Cd e Dvd e ha affiancato agli studi musicali la laurea con lode in Filosofia Estetica all’Università La Sapienza di Roma e il Dottorato di ricerca Logos e Rappresentazione all’Università degli Studi di Siena. Massimiliano Tisano, pianista Compositore, Direttore d’orchestra, ha studiato pianoforte con Massimiliano Damerini, composizione con Eduardo Ogando e Stefano Bracci e direzione d’orchestra con Donato Renzetti frequentando successivamente i corsi di Pierre Boulez a Lucerna. È stato direttore stabile dell’orchestra del Teatro Comunale di Roccella Jonica. Ha diretto la “Orchestra da Camera del Gonfalone” di Roma, l’Orchestra della Provincia di Catanzaro “La Grecìa”, la “Roma Tre Orchestra”, il “GERMI Ensemble” dedicato alla musica contemporanea, il “MACH Ensemble” e l’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. Nel 2020 ha diretto “La Traviata” di Giuseppe Verdi e nel 2021 la Bohème di Giacomo Puccini entrambe nell’ambito del Festival estivo “Borgo in Opera” di Guardavalle (CZ). Nel 2013 ha composto il Musical “Romoletto & Giulia” ispirato a “Romeo e Giulietta” di Shakespeare. La sua fiaba musicale “Willie”, della quale ha scritto anche il testo, ha avuto più di 40 rappresentazioni nelle scuole di Roma e del Lazio. Ha composto la musica per il balletto “Il Segno di Kazar”, rappresentato a Roma nel settembre 2002 e Luglio 2003. Nel 2011 ha composto le musiche per il documentario di Giorgia D’Arcangelo: “Formello, memorie per il futuro”. Nel 2014 il suo “Tango para mi juventud” per chitarra e quartetto d’archi è stato eseguito in prima assoluta da Adriano Walter Rullo – a cui il pezzo è dedicato - a Stoccolma presso la “Stockholm Concert Hall”, in occasione del concerto inaugurale del semestre di presidenza italiana in Europa e, nella versione per chitarra e orchestra d’archi, anche a Düsseldorf e Colonia sempre da Adriano Walter Rullo e dai Solisti Aquilani. Nel 2021 ha composto le musiche originali per lo spettacolo teatrale “Heroides vs Metamorphosys” di Manuela Kustermann e Cinzia Merlin andato in scena al Teatro Vascello di Roma. Hanno suonato con lui prestigiosi solisti quali: Mariolina De Robertis, Luciano Giuliani, Georg Moench e Angelo Persichilli. Nel 2019 ha diretto le “Folk Songs” di Luciano Berio al “Festival Musica sull’Acqua” di Colico (Lecco) interpretate da Alda Caiello. Hanno collaborato, in concerti da lui diretti, famosi attori quali Paolo Poli e Mattia Sbragia. Ha diretto i Musicals “Sister’s”, “Mamma Mia!”e “Artemisia” del quale ha curato l’orchestrazione e che è andato in scena in prima mondiale al Lyrick Theatre di Assisi il 22 Marzo 2015. “Artemisia” ha vinto il premio PRIMO 2015 (Premio Italiano per il miglior Musical Originale) e nel 2017 è stato rappresentato al Teatro Flaiano di Roma. Ha suonato in Argentina, Australia, Bulgaria e Giordania. Col mezzosoprano Chiara Guglielmi si è esibito a Pesaro per il “Rossini Opera Festival” e a Spoleto per “Musica da casa Menotti” nell’ambito del “Festival dei due Mondi”. Tra i cantanti con cui collabora in qualità di pianista: Amarilli Nizza, Angelo Veccia, Giuseppe Varano e Stefano Osbat. È docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina.