venerdì 16 marzo 2018

I lavori pubblici di Bracciano in mano al finanziere Giovanni Bentivoglio. Oggi debutto del neoassessore in Consiglio comunale. Loculi al primo posto

“L’assessore Bentivoglio merita la massima fiducia da parte mia”. Così nella seduta del Consiglio comunale di oggi il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli si è assunto ogni responsabilità in merito alla nomina del maresciallo della Fiamme Gialle, Giovanni Bentivoglio, alla carica di assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bracciano. Sul punto era intervenuto poco prima il consigliere di opposizione di Per un’altra Bracciano Claudio Gentili il quale, sottolineando come Bentivoglio, abbia svolto nel recente passato braccianese “una attività investigativa che ha riguardato l’amministrazione e alcuni dipendenti comunali”, sollevava questioni di “opportunità” in merito a tale nomina. Per Tondinelli non c’è alcuna inopportunità. “Bentivoglio è una persona capace e preparata che deve solo dare gli indirizzi agli uffici”. Tondinelli ha poi affermato che il maresciallo, classe 1964, è ora in pensione. Bentivoglio, presente in aula, non ha preso la parola, né per un saluto all’assise comunale, né per intervenire in merito ai rilievi sollevati. Nel corso della discussione poiché sempre Gentili aveva messo in evidenza il frequente avvicendamento di assessori, Tondinelli ha precisato che solo uno è stato revocato, evidentemente Elena Felluca con delega alla Cultura, e che gli altri, compreso Remigio Marini, a cui subentra Bentivoglio, si sono dimessi “per il troppo lavoro”. Bentivoglio come Osimo percepirà rimborsi per i trasferimenti visto che è residente a Civitavecchia determinando un aggravio di spesa per le casse comunali. Non era presente in aula il vicesindaco Gianfranco Rinaldi mentre Luca Testini, già presidente del Consiglio comunale, ha partecipato ai lavori dai banchi della maggioranza. Bentivoglio avrà un gran bel da fare visto che le opere pubbliche a Bracciano sono al palo. Se, come da priorità indicate dal piano triennale opere pubbliche, ci sarà da lavorare alla realizzazione di loculi, sarà importante sapere quali soluzioni proporrà per l’apertura del centro civico di Bracciano Nuova, per la riapertura dell’Auditorium Comunale, per il ponte pesonale sul fossato, per i giardini pubblici di via del lago, o se anche il suo operato non andrà oltre ad interventi tappabuche delle strade comunali. Ci chiediamo poi perché la delega anche all’acquedotto visto che il servizio idrico è stato trasferito ad Acea. Nulla è stato detto sull'anomala dichiarazione allegata al decreto di nomina. Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

mercoledì 14 marzo 2018

Bracciano - Verso una rete di collaborazione tra Comuni del Lago. Il 17/3 amministratori del territorio a confronto

Il 17 marzo alle 10 nella sala consiliare del Comune di Bracciano importante incontro tra amministratori locali del territorio per la presentazione del Regolamento per la collaborazione tra amministrazione e cittadini per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. L’evento sarà introdotto da Gregorio Arena, Presidente di Labsus. Adottato ormai da 141 comuni in tutta Italia, il Regolamento mira a dare attuazione concreta al cosiddetto "principio di sussidiarietà orizzontale" sancito dalla Costituzione, garantendo a tutti i cittadini un ruolo attivo nella cura dei beni comuni urbani. L’amministrazione comunale di Bracciano invita cittadini e associazioni del territorio a partecipare all’incontro organizzato in collaborazione con Labsus e con il patrocinio di ANCI Lazio, che affronterà in particolare il tema del lago come bene comune sovralocale. L’appuntamento vuole portare alla creazione di una Rete fra i comuni del territorio sabatino che hanno già adottato o intendono adottare il Regolamento per i Beni Comuni. Alla giornata contribuiranno con i loro interventi anche Giuseppe De Righi, vicesegretario generale di ANCI Lazio, e amministratori dei Comuni di Bracciano, Anguillara e Trevignano Romano. Si vuole mettere in moto le energie dei cittadini, adottare e sviluppare idee per concretizzare una rete della collaborazione.

martedì 13 marzo 2018

Bracciano: con Giovanni Bentivoglio la Finanza entra in giunta. Municipio sempre più Palazzo dei Veleni

Bracciano a rischio corto circuito. La presunta “talpa” di Armando Tondinelli, il maresciallo delle Fiamme Gialle Giovanni Bentivoglio, è stato nominato il 2 marzo scorso, con l’ennesimo decreto del sindaco, assessore ai Lavori Pubblici. Poiché come si apprende da articoli di stampa il neonominato assessore si è occupato delle indagini riguardanti alcune delle vicende urbanistiche della storia recente di Bracciano, tra le quali quella delle palazzine di via Prato Giardino, Bentivoglio di fatto va a “collaborare” con molti dipendenti comunali che lui stesso ha indagato e perseguito. Poiché al Palazzo comunale già si respira un’aria di veleni stante i continui attacchi ai dipendenti, tanto che si è registrata una vibrante presa di posizione dei sindacati, l’aria potrebbe davvero diventare irrespirabile. Smessi i panni dell’indagatore, Bentivoglio, classe 1964, veste ora quelli di assessore e prende la relativa indennità oltre ai rimborsi spese visto che anche lui, come l’assessore al Bilancio Osimo, è residente a Civitavecchia. Un riconoscimento di non poco conto per un personaggio chiave nell’ascesa del già consigliere Tondinelli che ha fatto leva proprio sulle denunce per accreditarsi all’occhio della maggioranza degli elettori come il Salvatore di Bracciano. L’Associazione Salviamo Bracciano, affianco di Tondinelli nella fase preelettorale, da noi interpellata, commenta la nomina ad assessore di Bentivoglio come “una ottima scelta”. La stessa Salviamo Bracciano nel 2015 parlava di Bentivoglio come di “Un uomo scomodo che conosce fin troppi retroscena e che ha potuto indagare su molte vicende grazie alle denunce del consigliere Armando Tondinelli”. Tra avvicendamenti continui di segretari generali, balletti di nomine di capi area, commissioni e paventati procedimenti disciplinari, Bracciano ha proprio bisogno di questo “sceriffo”? Si tratta di una promessa mantenuta? E a Bracciano non c’era davvero nessuno che potesse occuparsi con competenza e professionalità di “Lavori Pubblici, Cimitero, Trasporti, Mobilità, Acquedotto (?) e Pubblica Illuminazione”? Perché la dichiarazione di Bentivoglio testualmente riporta la dicitura “in relazione all’avvenuta elezione di consigliere comunale” e non fa alcun accenno alla carica di assessore? Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

Anguillara Le compagnie teatrali non si arrendono e si costituiscono in comitato

Il giorno 8 marzo, solo dopo aver aspettato lo svolgimento delle elezioni politiche, proprio per evitare qualsiasi strumentalizzazione da parte di chiunque, le Associazioni teatrali e culturali hanno indetto una conferenza stampa per far conoscere alla cittadinanza tutti i fatti che hanno determinato la chiusura del teatro della scuola media, unico spazio disponibile ad Anguillara per svolgere attività culturali. Le Associazioni in data 12/01/2018 e 08/02/2018 rispondevano, con grande disappunto, alle richieste dell’Amministrazione comunale del 04/01/2018, sull’ingiustificato aumento delle tariffe per l’uso del teatro e sulla richiesta di una caparra cautelativa, evidenziando “ancora una volta” le precarie e fatiscenti condizioni del teatro, manifestando stupore nel ricevere aumenti e non interventi per sanare una situazione, tra l’altro da anni conosciuta e ignorata dall’Amministrazione comunale, interventi fondamentali per svolgere attività di laboratori teatrali con minori in un luogo ai limiti della agibilità. L’ Amministrazione Comunale, infatti, appena insediata nell’agosto del 2016 aveva preso piena conoscenza della grave situazione, con sopralluoghi dell’ufficio tecnico, adottando una delibera di giunta (del 80 del 5/8/2016) con la richiesta di finanziamento alla Regione Lazio per interventi di adeguamento del Teatro. La Dirigente scolastica e il suo RSPP (responsabile della sicurezza) hanno mai segnalato questa grave situazione? I bambini della scuola frequentavano il locale senza nessuna precauzione? Ci voleva la segnalazione delle Associazioni teatrali per affrontare il problema? In una riunione tenutasi in sala consiliare a ottobre 2016, con la presenza dell’Assessore e delle Associazioni, la dirigente scolastica Dr.De Muro sosteneva che l’unico ostacolo per dare inizio alle attività fosse il precario stato del cancello carraio su via San Francesco. Sistemato il cancello, la dirigente consegnava le chiavi dello stesso e del teatro alle Associazioni che, quindi, potevano iniziare le attività. Nel verbale di consegna delle chiavi si faceva riferimento solo all’interdizione del locale spogliatoio e quindi al suo utilizzo. Si fa notare che le Associazioni che utilizzavano lo spazio teatro sono tutte associazioni senza fini di lucro e il vedere che si veniva considerati oggetto di entrate per le casse comunali, anziché valorizzazione di attività culturali, faceva emergere la grande preoccupazione, da tempo manifestata, che la cultura nel nostro paese non ha alcuna priorità. Altro fatto grave di cui si prendeva atto che solo dopo i nostri solleciti, che se non fossero stati presentati da noi Associazioni non avrebbe cambiato lo stato delle cose, l’Amministrazione comunale con il personale preposto effettuava un sopralluogo il 21/2/018 e come se scoprisse solo allora la grave situazione dichiarava inagibile il teatro, teatro utilizzato non solo da noi Associazioni ma da tutti gli allievi e personale docente della scuola. Inoltre a testimonianza della gravità delle cose, nella riunione dell’8 marzo viene letto il comunicato dell’assessore Viviana Normando, che con affermazioni tipiche di chi sa di avere qualche difficoltà, esce, ancor prima della nostra conferenza stampa, con attacchi nei nostri confronti e impegni e promesse da anni ripetuti e mai mantenuti. Oggi le Associazioni si trovano ad affrontare grandi disagi e aggravi per continuare le loro attività teatrali e culturali, avendo preso impegni con le famiglie dei loro iscritti e stipulato assicurazioni onerose per le attività che svolgono con i minori. Chiediamo all’Amministrazione comunale di mettere a disposizione delle Associazioni fin da subito uno spazio consono per continuare le nostre attività culturali o di farsi carico di tutti gli oneri conseguenti a tale situazione visto che la delibera di giunta n.183 veniva approvata in data 28/11/2017 e a noi associazioni veniva comunicata solo il 04/01/2018 e visto anche che veniva dato in locazione uno spazio da tempo non agibile e con il patrocinio del comune su iniziative come saggi allievi scuola e associazioni, cineforum, rappresentazioni teatrali, ecc.. Noi Associazioni non ci arrendiamo e in difesa della cultura decidiamo di costituirci in un comitato per fare da stimolo e pungolo nei confronti di questa amministrazione comunale e porre rimedio a questo inquietante e arretrato immobilismo. Firmatari IN DATA 08/03/2018 L’ACQUARIO, L’ALCHIMIA, IL BATTELLO, NATI PER IL TEATRO, LO SGUARDO di HANDALA, La compagnia L’OTTOVOLANTE, HELIOS

venerdì 9 marzo 2018

Anguillara - Nel paese alla deriva presidenti di Pro Loco e Rioni intimati come trasgressori per non aver rimosso nei tempi dai Giardini del Torrione le strutture in legno dell’ultimo Presepe Vivente (patrocinato dal Comune). Siamo al paradosso

L’idiozia ad Anguillara non conosce limiti. Multati i presidenti dei Rioni e della Pro Loco per aver lasciato alcune strutture in legno presso i Giardini del Torrione di Anguillara, presepe patrocinato peraltro dal Comune di Anguillara. E a dire che proprio sui rioni e sulla Pro Loco la sindaca Anselmo sembrava aver puntato per l’organizzazione di eventi nel territorio. Mentre l’orologio di piazza è fermo da mesi, mentre le strade groviera sono ancora sovrastate da improbabili luminarie natalizie alla soglia della Primavera, ad Anguillara si imputano come trasgressori persone ed associazioni che dedicano il loro impegno a colmare un vuoto culturale che si è fatto voragine. I citati sono accusati di aver violato i commi 1 e 2 del Regolamento della Polizia Municipale in quanto hanno lasciato queste strutture in loco oltre il termine del 17 gennaio 2018 concordato. L’accertamento delle norme di Polizia Urbana ha raggiunto il presidente della Pro Loco Giovanni Smarchi, il presidente del Rione Castello Marcello Pelliccioni, il presidente del Rione San Francesco Pasquale Riccioni, il presidente del Rione Stazione Cinzia Fracassa, il presidente del Rione La Valle Eros Mochi. Non ci risulta che analoghi provvedimenti abbiano riguardato gli amministratori per le tante strutture lasciate incustodite sulle strade cittadine tra cui gli orrendi vasi per i posticci alberi natalizi, né per la mancata rimozione delle luminarie, né per l’orologio di piazza mal funzionante, né per la panchina messa in malo modo in piazza del molo a coprire uno scolo senza grata, né….l’elenco è lunghissimo. La notizia parla da sola. L’associazionismo sfruttato e multato. Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

giovedì 8 marzo 2018

Anguillara - Silvio Bianchini: "Cosa aspetta il Comune a mettere in sicurezza Largo Mascagni

"VORREI SAPERE COSA ASPETTA IL COMUNE A METTERE IN SICUREZZA LARGO MASCAGNI!!! Se continua a piovere e tra una settimana è previsto un peggioramento, la situazione potrebbe precipitare. Ricordiamoci che sotto ci sono delle cavità che con il crollo avvenuto possono collassare". E' quanto ha scritto questa mattina il capogruppo del Pd Silvio Bianchini sul suo account Facebook a corredo delle due foto che mostrano la gravità della situazione. Nell'area si sono registrati due crolli, il primo il 1° marzo, il secondo il 6 marzo.
Nella via San Francesco, ancora chiusa al traffico, registrato inoltre sul lato destro piccoli cedimenti sui quali sono intervenute delle squadre. Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

Bracciano - Mamma s'incatena al portone del Municipio. All'asilo Pasqualetti dal 23 febbraio non c'è più l'insegnante di sostegno. Scandalo nella giornata dei diritti delle donne.

Pessimo 8 Marzo a Bracciano dove una madre è stata costretta ad incatenarsi al portone del Municipio per chiedere che suo figlio, disabile, possa tornare a scuola. Dal 23 febbraio alla scuola paritaria dell'infanzia di via dei Pasqualetti non 'è più l'insegnate di sostegno perché l'incarico era scaduto. Solo l'8 febbraio, pur conoscendo i lunghi tempi, ministeriali è stata fatta richiesta di assunzione al ministero della pubblica istruzione. In quella classe sono due così i bambini che non possono andare a scuola. Nella giornata dei diritti delle donne tutto ciò decreta il fallimento delle politiche sociali della giunta Tondinelli. L'ennesimo attacco peraltro ai servizi dopo la cancellazione, per il prossimo anno di una sezione proprio alla scuola di Pasqualetti. Ci si trincera dietro il "non ci sono soldi". "Eppure ieri - commenta l'ex assessore Gianpiero Nardelli - è stata adottata una delibera in cui si assumono 15 persone delle quali alcune con il ricorso all'articolo 110".
Sul posto a dare conforto alla mamma si è precipitata la consigliera di opposizione del Pd Chiara Mango. Il sindaco è al momento fuori sede ma dall'amministrazione hanno fatto sapere che a breve verrà firmata una delibera per rinnovare l'incarico. Altro che diritti delle donne. Bracciano oggi ha scritto una pagina nera. La mamma indossa una maglietta con su scritto: "Sono qui per difendere i diritti di mio figlio disabile". Attorno alle 14.30 dopo un incontro tra la donna e il sindaco e vari sostenitori tra comitati e forze politiche, la vicenda pare abbia avuto una svolta positiva. Le famiglie sono state rassicurate sul ritorno dell'insegnante di sostegno. Si aspetta ufficialità. Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

mercoledì 7 marzo 2018

RIESCO: il nuovo progetto della Regione per i giovani

A Dicembre scorso è stato dato il via a Riesco, il progetto della Regione Lazio rivolto ai ragazzi dai 18 ai 29 anni che hanno difficoltà a collocarsi nel tessuto formativo e a trovare un posto di lavoro. Il progetto prevede per un anno, per circa 5.000 ragazzi, un corrispettivo di 600 euro al mese. L’iniziativa è attuata tramite la ‘Carta Riesco’, una prepagata che consente di acquistare una serie di servizi a catalogo, “acquistabili” su 2 cataloghi: il “Catalogo regionale dei servizi di orientamento alla formazione e al lavoro e dei servizi di formazione”; il “Catalogo delle attività di cultura, creatività e cura del sé” è costituito da attività che stimolano l’apprendimento, la creatività e la cittadinanza attiva come libri, ingresso a teatro, musei, mostre, altri eventi.L’iniziativa è rivolta a 4.000 giovani di cui 1.000 saranno coinvolti nella prima fase di sperimentazione operativa. Chi sono i destinatari? I giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni compiuti, residenti o domiciliati da almeno 6 mesi nel territorio della Regione Lazio; con ISEE 2017 (relativa ai redditi 2016) non superiore a € 15.000,00; nella condizione di: essere disoccupati; non essere iscritti a percorsi formativi o scolastici; non essere iscritti a percorsi di orientamento; non essere iscritti all’Università. Non avere in corso partecipazioni ad altri progetti e/o iniziative finanziati con il POR Lazio FSE 2014-2020 o da altri programmi di politica attiva del lavoro della Regione Lazio (“Garanzia Giovani”). La Carta, rilasciata per conto della Regione Lazio da Poste italiane, ha validità un anno e un plafond complessivo massimo di 7.200 Euro, pari mediamente ad € 600,00 mensili. Il progetto è stato illustrato oggi in un incontro a Bracciano. III Scadenza 2018 - dalle ore 9.00 del giorno 9/04/2018 alle ore 17.00 del giorno 20/04/2018.

Anguillara – Compagnie teatrali in rivolta. Chiuso anche l’ultimo spazio. Domani incontro al ristorante Boricella

Grave attacco alla voglia di teatro ad Anguillara. Anche l’ultimo spazio è sottratto all’associazionismo. Anguillara sempre più alla deriva. Le tante compagnie locali si uniscono per denunciare l’ennesimo sgambetto dell’amministrazione Anselmo, ex o attuale M5S. Domani 8 marzo 2018 alle 18 al ristorante Boricella in via Trevignanese 20 le associazioni L’Alchimia, L’Acquario, Il Battello, Nati Per Il Teatro, L’ottovolante, Teatro Helios, Handala operanti nel territorio hanno convocato una conferenza stampa per far conoscere alla cittadinanza “la incresciosa e insopportabile situazione che colpisce le nostre associazioni e la cittadinanza tutta, rendendo sempre più difficile svolgere attività culturali”. “ Ai primi di gennaio senza preavviso, a stagione inoltrata e con impegni già presi – scrivono le compagnie in un comunicato congiunto - ci è stato comunicato il raddoppio delle quote dovute per l’utilizzo del teatro della scuola media, unica struttura esistente ad Anguillara, per poter svolgere attività di laboratori teatrali e unico luogo per provare e rappresentare lavori teatrali ed eventi culturali, creando a noi associazioni un forte disagio e notevoli aggravi. Increduli e stupiti per tali richieste, ritenute del tutto inadeguate, soprattutto per le precarie condizioni del teatro, le associazioni hanno inoltrato pressanti e continue proteste alla amministrazione comunale che ha finalmente risposto facendo un sopralluogo il 21/02/2018 nei locali del teatro, sopralluogo che ha confermato le disastrose condizioni del teatro (condizioni da tempo ben conosciute e ignorate dall’amministrazione comunale), e che ha fatto dichiarare il teatro inagibile. Una amministrazione distratta e assente che invece di incoraggiare e sostenere le attività culturali chiude l’unico spazio disponibile senza prendersi alcun impegno per una reale, immediata e definitiva soluzione del problema”. L’incontro servirà per fare il punto della situazione e per concertare delle azioni comuni a tutela dell’associazionismo locale. Graziarosa Villani Foto tratta da pagina Facebook compagnia L'Acquario. RIPRODUZIONE RISERVATA

martedì 6 marzo 2018

Anguillara – Caos in via Santo Stefano dopo la nuova frana di oggi in prossimità del cantiere ex Cinema

Si complica la vicenda della frana a via Santo Stefano ad Anguillara. Questa mattina nuovo cedimento del costone di proprietà del Comune adiacente al cantiere per la costruzione di un nuovo manufatto nello spazio dove già insisteva un cinema, ora demolito. Evacuate le due abitazioni di largo Pietro Mascagni 2 di proprietà di Maria Teresa Bucci e Alberto Ricci e interdetta al traffico veicolare via Santo Stefano nel primo tratto. L’acceso è consentito tra la Croce e via Puccini solo ai residenti. Gravissimo il disagio che sta provocando questa vicenda. Dopo una prima ordinanza del 3 marzo questa mattina la sindaca è stata costretta a ordinare lo sgombero delle abitazioni e a vietare il transito. E’ seguita dopo qualche ora una ordinanza di integrazione a firma del comandante della polizia municipale Francesco Guidi, nella quale si precisa che il transito è consentito ai soli residenti nel senso inverso al normale senso unico di marcia della strada. Non è indicato cosa è consentito per i negozianti della strada, né per i titolari di studi sanitari presenti in loco. Nella ordinanza sindacale odierna si fa riferimento al verbale redatto dal Responsabile dell’area Tecnica, Pianificatore Territoriale Egidio Santamaria, con il quale viene segnalata una pericolosa frana sul costone stradale di via santo Stefano, foglio n.6 particella 907, che ha generato, oltre al pericolo per la circolazione stradale, un potenziale pericolo di crollo dei sovrastanti edifici abitativi. Dopo il primo cedimento avvenuto in prima serata il 1 marzo scorso, il 3 marzo è stata emessa una prima ordinanza in cui il Comune si chiama fuori dalle responsabilità ed ordina a vari soggetti la messa in sicurezza ad horas. Ma evidentemente il provvedimento arriva tardi visto che questa mattina considerato il nuovo cedimento è stato necessario lo sgombero di due case. A suo discapito il Comune richiama alcune note del 2016 e una del 2017. Si tratta delle note del Responsabile dell’Area Tecnica e del Responsabile del procedimento, prot. 33318 del 24 novembre 2016 e prot. n. 6333 del 27 febbraio 2017, con le quali si ricordava che il Comune non è responsabile di eventuali danni a cose e/o persone derivanti dal cantiere in corso e si diffidava la società “Domus Fenice srl” a mettere in sicurezza l’area dello stesso cantiere e della nota dell’Amministratore Unico della Società “Domus Fenice” sig. Claudio Agrippinetti con la quale comunicava “…… Abbiamo preso atto della VS nota del 27/02/2017 e già provveduto alla messa in sicurezza dell’Area ….”. A dover provvedere alla messa in sicurezza secondo quanto ordinato dal responsabile Santamaria sono: Soc. “Domus Fenice srl” di Anguillara, il geometra Danilo Guidi in qualità di direttore dei lavori; la Ditta Esecutrice Carlo Medici di Bracciano, la Ditta esecutrice Edil Clodia di Anguillara, Ing. Massimo Flenghi in qualità di Direttore dei lavori; e i signori Pietro e Maria Antonini in qualità di comproprietari. Tre giorni per una ordinanza possono essere stati troppi visto che il fonogramma del Comando dei Vigili del Fuoco di Roma prot. n. U.0014402 del 2 marzo 2018, pervenuto in pari data ed acclarato al protocollo dell’Ente al n. 7158 parlava chiaro. Il Funzionario del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma precisava infatti che il 1° marzo intervenuto in loco per un sopralluogo della verifica statica “ha constatato il crollo del terreno di contenimento circostante un cantiere. La frana – scrive ancora il funzionario – apparentemente favorita dalla mancanza di adeguate opere di contenimento rispetto al fabbricato in costruzione ha creato sgrottamenti di terreno fino al limitare delle opere di fondazione dei fabbricati limitrofi creando un crollo parziale di un’area cortilizia di pertinenza del fabbricato con accesso da largo Pietro Mascagni 2. Ciò stante, poiché non è possibile escludere una evoluzione peggiorativa del dissesto in parola, con evidente pericolo incombente per persone terze, si rende necessario che chi di dovere provveda a far eseguire sotto la guida di un tecnico qualificato e responsabile un’accurata verifica nonché tutti i lavori di assicurazione, consolidamento e definitivo ripristino come il caso richiede. I lavori di consolidamento – scrive il funzionario – dovranno essere effettuati con tutta l’urgenza che il caso richiede in quanto il protrarsi di condizioni meteo avverse potrebbe peggiorare repentinamente le condizioni statiche del terreno di riporto”. Saprà sbrogliare questa intricata matassa la nuova assessore all’Urbanistica Maria Acrivoulis nominata il 28 febbraio scorso dopo le dimissioni dell’ex assessore Andrea Piccioni? E’ molto probabile che tutta questa vicenda sfocerà in un contenzioso di non facile soluzione. Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

venerdì 2 marzo 2018

Franco Bartolomei candidato al Senato di Potere al Popolo: “noi siamo sul versante giusto della storia”

Franco Di Bartolomei, candidato capolista al Collegio Plurinominale Senato Lazio 2, avvocato per conto di Ater, concorre per Potere al Popolo, proviene dalle fila di Risorgimento Socialista. E’ un esempio di come la lista di Potere al Popolo provenga dal basso e di come coauguli le forze della sinistra più alternativa. E di sinistra sono i suoi obiettivi. Via alla legge Fornero, via da Maastricht per superare l’impasse attuale e aprire un’altra fase. Alla vigilia delle elezioni l’aspirante senatore è una miniera di ottimismo. Lo basa sul nuovo processo che ha portato a Potere al Popolo, sulla crescita del consenso attorno alla lista, sulla grande organizzazione che in poco tempo e con poche forze il movimento è riuscito a mettere in campo. “Bisogna porre con fermezza il problema dei parametri di Maastricht. Fondamentale anche uscire dalla logica del deficit e far sì che le spese strutturali, per pubblicizzazioni di crisi produttive, piani di investimenti pubblici per il lavoro e per i giovani, non vengano computate. Bisogna ripubbliccizzare alcune banche e parte del sistema del credito…Sono ottimista sul superamento dello sbarramento del 3 per cento. La lista cresce a livello reale perché il lavoro di riorganizzazione della sinistra è stato straordinario. Questa lista chiarisce e risolve i problemi che hanno angosciato le sinistre. Noi siamo sul versante giusto della storia. Questa economia ha dimostrato di essere arrivata al capolinea. Non a caso una figura come Jean-Luc Mélenchon, il leader di France Insoumise che in Francia ha conteso alla Le Pen il consenso popolare ha aperto un dialogo con la nostra lista, ha riconosciuto Potere al Popolo come un interlocutore per portare avanti obiettivi comuni”. Graziarosa Villani

giovedì 1 marzo 2018

Anguillara Cede costone di largo Mascagni. Evacuate famiglie. Cantiere bloccato dalla giunta. Di chi le responsabilità?

Emergenza in corso ad Anguillara in prossimità del cantiere dell'ex Cinema in via Santo stefano. Il costone, probabilmente a causa di neve e pioggia, è ceduto all'interno dei pilastri sottostanti. Evacuate, a quanto si apprende, le abitazioni soprastanti in via Largo Mascagni. Sul posto ci sono i vigili urbani. Il cantiere era stato bloccato qualche settimana fa all'indomani delle dimissioni dell'ex assessore all'Urbanistica, avvocato Andrea Piccioni. "La delibera su Largo Mascagni, prima presentata in Consiglio e poi ritirata - spiega lo stesso Piccioni è stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso e a indurmi a presentare le mie dimissioni. Ma non era la sola. Avevo cercato di dare consigli. Ero contro il divieto di balneazione al lago dell'estate scorsa, contro il senso unico così come è stato attuato, contro la revoca delle concessioni alle Pantane per l'area artigianale. Per il cantiere di via Mascagni - spiega ancora l'ex amministratore - visto che in corso d'opera non era stato più possibile per questioni di solidità realizzare i parcheggi sotterranei previsti dal progetto avevamo preparato una nuova convenzione che prevedeva la realizzazione di 28 posti auto sopra di cui 12 privati, la riqualificazione di Largo Mascagni e la realizzazione di una scala che consentisse il transito da sopra a sotto permettendo da sopra di raggiungere direttamente l'area della Croce. Pensavo di cambiare Anguillara e mi sono trovato davanti invece una realtà non consona. Non era più il caso di rimanere. Sono una persona seria". Quello che è certo è che il blocco del cantiere, senza che fosse stato prima realizzata la messa in sicurezza del cantiere, sta causando i problemi di queste ore. Di chi sono le responsabilità. In paese monta la protesta. "Questa amministrazione è peggio di un terremoto". Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

Italia Nostra Lazio su Fondi Cipe: Ribadiamo necessità tracciato alternativo a Superstrada Orte-Civitavecchia

Toni chiaroscuri per la notizia dello sblocco da parte del Cipe di 370 milioni per infrastrutture nella Regione Lazio. Italia Nostra non condivide i toni esaltati delle dichiarazioni fatte in queste ore dalla Regione Lazio in particolare per quanto riguarda i 50 milioni di euro “destinati alla copertura economica per la realizzazione della Superstrada Orte-Civitavecchia nel 1° tratto Cinelli-Monteromano”. Italia Nostra è capofila del ricorso inter-associativo ambientalista (Lipu, WWF, Gruppo di intervento giuridico e Forum Ambientalista) che con cittadini, comitati e titolari di aziende agricole ha sottoscritto il ricorso al TAR del Lazio contro il provvedimento deliberato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha concesso la compatibilità ambientale al progetto preliminare di Anas, il cosiddetto “tracciato verde”, che prevede il completamento della trasversale nell’area integra della Valle del Mignone. I 18 chilometri del tracciato distruggeranno gli equilibri millenari di quest’area dove interferisce la ZPS IT6030005 “Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate" e il SIC IT60I0035 “Fiume Mignone - Basso Corso", siti della Natura 2000, il principale strumento europeo per la conservazione della biodiversità, tutelati dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”. Il Ministero dell’Ambiente, con le parole della CTVIA, ha dichiarato che “La presenza di un’articolata serie di specifici regimi di tutela paesistica e naturalistica rende questa porzione della maremma laziale un’area che è vocata alla valorizzazione naturalistica e paesaggistica, di grande importanza per l’ulteriore sviluppo di economie locali legate a tali specificità. [...] Il tracciato ‘verde’, per quanto riguarda gli aspetti connessi alla tutela ambientale dei luoghi, altera irrimediabilmente un contesto caratterizzato da un paesaggio naturale di altissima valenza, storica, agricola ed ambientale che si è strutturato nel tempo raggiungendo un equilibrio antropico-naturale unico nel suo genere, deteriorando completamente la connotazione sedimentata nel tempo storico-agricolo-boschiva, praticamente integra, della Valle del Mignone”. Italia Nostra torna a ribadire la necessità della ricerca di un tracciato alternativo al “tracciato verde”. Riguardo i 10 milioni di euro sbloccati per l’attuazione del Piano regionale per le Piste Ciclabili Italia Nostra chiede di riservare una particolare attenzione alla progettazione, a partire dalla necessità di rispettare gli ambienti naturali, preferendo in tali contesti percorsi ciclopedonali senza illuminazione e di recuperare la progettualità già maturata negli ultimi trent’anni creando circuiti di attraversamento interregionale. Sugli altri interventi in programma è necessario che si apra un confronto con le organizzazioni del territorio tra le quali le sezioni locali di Italia Nostra, per garantire, nella loro attuazione, il rispetto dell’ambiente e del paesaggio.