lunedì 30 ottobre 2017

Per l’11 e 12 novembre l’Associazione Ottavia propone fine settimana alla scoperta della Tuscia

L’Associazione Culturale Ottavia propone per il fine settimana di sabato 11 e domenica 12 novembre 2017 la visita di Villa Lante di Bagnaia e dei castelli di Vignanello e Vasanello con pernottamento in bed&breakfast a Viterbo. Si va alla scoperta di alcuni splendidi beni culturali che arricchiscono la Tuscia. Ottavia non è nuova nell’organizzazione di eventi che puntano ad un coinvolgimento nelle atmosfere tipiche di queste terre. PROGRAMMA I Giorno Ore 11 circa incontro dei partecipanti a Viterbo, partenza per la visita guidata alla Villa Lante di Bagnaia a circa 4 chilometro. Spuntino e passeggiata nel grazioso Borgo di Bagnaia. Nel pomeriggio visita al Castello di Vasanello. Rientro a Viterbo, sistemazione nel B&B Il Paradosso e cena in caratteristico ristorante nel quartiere medievale. II Giorno Dopo la prima colazione visita guidata nel centro storico di Viterbo e successiva partenza in direzione di Vignanello a una quarantina di chilometri circa da Viterbo, lungo il percorso ci si fermerà per una visita al Museo della Civiltà Contadina di Canepina, e per uno spuntino. Quindi visita guidata al Castello di Vignanello e dei giardini. Costo: 140 euro comprensivo di due visite guidate (Villa Lante e Viterbo), tre ingressi (Villa Lante e Castelli di Vasanello e Vignanello), pernottamento in stanza doppia con prima colazione, cena in ristorante. Per informazioni e prenotazioni entro il 5 novembre 2017: info@assculturaleottavia.eu cell: 3393406573

'ndrangheta. Ingroia: si apre processo per dimostrare alleanza con la mafia

“Il processo che si è aperto questa mattina a Reggio Calabria è di grande importanza per la lotta alla criminalità organizzata perché, tra le altre cose, dovrà dimostrare che ndrangheta e Cosa Nostra erano alleate e che per la prima volta si misero insieme per uccidere uomini dello Stato". Lo ha detto Antonio Ingroia al termine dell'udienza preliminare di oggi al processo sugli omicidi dei carabinieri Antonino Fava e Giuseppe Garofalo in cui è avvocato di parte civile delle famiglie. “La ndrangheta calabrese è oggi l’organizzazione criminale più potente al mondo - ha aggiunto - e lo è diventata anche grazie agli accordi con Cosa Nostra di Giuseppe Graviano, che è tra gli imputati di questo processo e che è responsabile delle stragi del ’92 e del ’93. Le vedove dei due carabinieri uccisi speravano in un processo che trovasse esecutori e mandanti dell'omicidio dei loro mariti ben 23 anni fa. Forse, dopo tanti anni, finalmente ci siamo. Ci sono stati uomini dello Stato che hanno trattato con mafia e ndrangheta e uomini dello Stato che per tenere alta la bandiera della legalità e della lealtà di fronte alle istituzioni sono stati uccisi. Perciò - ha concluso Ingroia - ringrazio i pm di questo processo e tutti gli inquirenti che sicuramente daranno giustizia a queste donne coraggiose che aspettano da oltre 20 anni di sapere chi e perché un giorno decise di distruggere la loro vita".

domenica 29 ottobre 2017

Replica del Gruppo Consiliare M5S Bracciano: "la solita disinformazione"

"Chi dice che io o Alessandro Persiamo stiamo facendo delle contrattazioni, sbaglia. Noi non vogliamo poltrone, chi ci conosce lo sa!". Lo scrissi pubblicamente anche il 3 settembre 2017 in una nota su facebook: https://goo.gl/xV6eFd , e tante altre volte. Il MoVimento vuole smantellare questo sistema dalle fondamenta, per poi ripartire con una nuova Bracciano. Ma con quale credibilità si può smantellare un sistema se si entra a farne parte? Noi continueremo a fare un opposizione dura, ma senza alcun pregiudizio ideologico. Il soprannominato "concordato" come apparso sul giornale on line Ecolago, fatto con gli altri Consiglieri di minoranza, si basava su una proposta condivisa nel trattare in Consiglio Comunale aperto le problematiche urbanistiche. Il nostro contributo è stato chiaro: "condividiamo la proposta, ma non possiamo non partecipare al Consiglio comunale, se la maggioranza non ha intenzione di cambiare il modus operandi della discussione dell'ordine del giorno, visto che a convincere a far partecipare il Comitato di Montebello e il Consorzio delle Villette il Sassone è stata una nostra iniziativa e non potevamo evitare la partecipazione". Ascoltare i cittadini e le loro problematiche rientra nella partecipazione di chi rappresenta comunque una fetta della popolazione in sede istituzionale. Dichiariamo quindi che sostenere il contrario è un atto diffamatorio, oltre ad essere​ un approccio di disinformazione di cattivo gusto nei confronti della cittadinanza. Il M5S è l'unica forza coerente che non cambia idea sugli altri partiti anche dopo la fine della campagna elettorale. Daremo il nostro contributo per cambiare in meglio le sorti di questo Comune, ma senza inciucio, senza scambi di favori e poltrone. Gruppo Consiliare M5S Bracciano

sabato 28 ottobre 2017

La Uil Fpl diffida il Comune di Bracciano a tutela dei dipendenti: metà di loro è colpita da stress

La UIL FPL informa tutti i dipendenti del Comune di Bracciano dell’avvenuta assemblea dello scorso 12 ottobre svoltasi in presenza dei legali della medesima O.S. durante la quale si sono affrontati i seguenti argomenti: - Sicurezza dei luoghi di lavoro, benessere ambientale e stress da lavoro correlato - Dotazione organica e struttura organizzativa - Commissione di indagine L’assemblea che ha visto un’affluenza partecipata e motivata, ha affrontato le specifiche criticità presenti nell’Ente più volte rappresentate dalla Uil FPL nelle sedi opportune. In particolare si è evidenziato che i dipendenti di Bracciano sono costretti a lavorare in un clima di assoluta disorganizzazione amministrativa, che sfocia in una sorta di “patologia amministrativa” con gravi conseguenze. I lavoratori sono infatti costretti a svolgere la propria attività in una situazione molto rischiosa sotto il profilo della sicurezza e della salute. Gli operai lavorano in condizioni di assoluta assenza di qualsiasi dispositivo di protezione individuale e, anche in presenza di certificati ASL e di patologie invalidanti, vengono richieste prestazioni che non potrebbero/dovrebbero essere svolte nelle attuali modalità. L'inefficienza e l’incapacità organizzativa di questo ente più volte rappresentata nel corso di precedenti riunioni con l’amministrazione, ricade su tutti i dipendenti che si ritrovano con eccessivi carichi di lavoro, in situazioni di ambiguità, conflitti di ruolo e oggettive difficoltà lavorative. E', infatti, accaduto ed accade tuttora che alcuni dipendenti sono oggetto di ripetuti ordini di servizio che li vedono lavorare su più Aree contemporaneamente, ovvero di continue assegnazioni da un’Area ad un’altra in un brevissimo lasso di tempo con evidente stress e difficoltà lavorative individuali e, conseguente, marcato disordine organizzativo. Ne deriva che, come evidenziato dallo stesso RSPP, il 50% dei dipendenti di codesta amministrazione è colpita da stress da lavoro correlato ed ha bisogno di un supporto psicologico in quanto esposti a fattori stressogeni a rischio per la propria salute nonché a riduzione dei livelli di performance dell’Ente. In particolare si segnalano problemi legati alla comunicazione, agli scarsi livelli di sostegno ed all'assenza di obiettivi professionali, nell'ambiguità del ruolo all’interno dell’azienda, nella difficoltà di gestire rapporti interpersonali sul luogo di lavoro ovvero in orari di lavoro particolarmente pesanti, carichi di lavoro eccessivi, organizzazione del lavoro inadeguata rispetto alle competenze professionali, e infine (ma non ultimo) carenze infrastrutturali negli ambienti dei luoghi di lavoro, come ad esempio scarsa illuminazione, temperature disagevoli, scarse condizioni igieniche, spazi insufficienti. LA UIL FPL DICE BASTA! I DIRITTI E LA DIGNITA’ DI CHI LAVORA NON SONO MERCE DI SCAMBIO! NON ESISTONO CITTADINI DI SERIA A E CITTADINI DI SERIE B La UIL fpl ha pertanto INTIMATO E DIFFIDATO PER MEZZO DEI SUOI RAPPRESENTANTI LEGALI il Comune di Bracciano, nella persona del Sindaco, dal continuare a tenere un comportamento gravemente lesivo della dignità e della salute psicofisica dei suoi dipendenti, chiedendo l’immediata adozione di tutte le necessarie misure che consentano il corretto svolgimento dell'attività lavorativa, al fine di tutelare pienamente l’integrità psico-fisica del personale dell’ente, per realizzare un ambiente di lavoro nel rispetto del benessere organizzativo al momento inesistente ed un conseguente e progressivo percorso di crescita motivazionale al momento fortemente minato da siffatti comportamenti datoriali, ovvero dal continuare a tenere un comportamento anche delegittimante nei confronti della scrivente O.S. Come ciliegina sulla torta infine questo ente ha costituito una Commissione d’indagine illogica e inammissibile in perfetta sintonia con lo stile di governo intrapreso. Nella fattispecie pertanto si comunica a tutti i dipendenti che qualora pervenissero ai medesimi convocazioni finalizzate ad audizioni o interrogatori personali se non ricadenti strettamente nella disciplina contrattuale le stesse andranno tempestivamente segnalate alla scrivente organizzazione che procederà immediatamente, per mezzo dei propri legali rappresentanti, ad intraprendere le azioni di diffida nei confronti dei soggetti intimanti e di tutela dei diritti afferenti alla persona in quanto lavoratore dell’Ente. Rita Longobardi Delegata territoriale UIL FPL Roma e Lazio

Bracciano - Luca Testini si dimette da presidente del Consiglio comunale il ruolo super partes gli sta stretto

"Le motivazioni che mi hanno spinto a partecipare alle passate competizioni elettorali erano riferite alla mia volontà di poter dare un contributo di idee ed azioni volte ad un significativo sviluppo di Bracciano ed al conseguente maggior benessere per i cittadini. Avevo, ed ho, la presunzione, priva di arroganza, di poter essere utile in una fase di positiva costruzione e condivisione di questa crescita, la più ampia e convergente possibile". Lo scrive oggi Testini sulla pagina facebook di Cittadini di Bracciano. "Le scelte elettorali fatte dai cittadini, pur premiando in modo lusinghiero la mia persona, mi hanno comunque relegato in un ruolo di minoranza. Sottolineo minoranza, e non opposizione, perché rivendico un impegno collaborativo su tutte le tematiche condivise, indipendentemente dalla provenienza della proposta. Subito dopo la tornata elettorale, valutazioni da me non sollecitate hanno determinato la scelta della maggioranza dei Consiglieri di attribuire alla mia persona la carica di Presidente del Consiglio, circostanza che ho apprezzato per la fiducia accordatami. Ringrazio tutta la maggioranza per l’opportunità che mi è stata offerta perché mi ha consentito di partecipare in forma più intensa alle problematiche cittadine e di toccare maggiormente con mano le difficoltà che si incontrano e che si devono superare. Chiaramente non posso non ringraziare il Sindaco che, in un momento difficile della sua vita, è stato di esempio a tutti e soprattutto ai suoi uomini, dovendo combattere una battaglia che non era certo quella amministrativa. Ma tale mio incarico, per la sua funzione di garanzia, porta intrinsecamente a frenare ed “ingessare” la mia iniziativa ed azione “politico-amministrativa” che, invece, reputo di dover portare avanti perché ormai è stata superata la fase critica iniziale di insediamento ed è giunto il momento di pensare a programmare il futuro. Per consentire tale iniziativa, pertanto, vorrei non essere più vincolato dai doveri di imparzialità e “super partes” che il ruolo richiede. Di conseguenza rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio. Avrei voluto anticipare questa scelta di qualche mese ma ho procrastinato la decisione per rispetto alla figura ed alla situazione del Sindaco, circostanza che non ha prezzo politico. Nel ringraziare tutti quelli che mi sono stati più vicini e mi hanno aiutato, sotto varie forme, in ogni mia azione, desidero citare le dottoresse Minutella e Baldi per la loro dedizione ed il lavoro svolto. Ringrazio anche il tecnico informatico onnipresente Carlo Scarpari con il quale, a costo zero ed ignorando le chiacchiere da bar, si è riusciti garantire le riprese video di tutti i Consigli Comunali. Un grazie particolare viene rivolto al Segretario Generale, Dr.ssa Calandra, per la illuminata assistenza giuridico-amministrativa". IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Tutto questo apre una fase nuova per Bracciano. Un possibile rimpasto è in vista. Testini potrebbe aspirare al ruolo di vicesindaco scalzando così Rinaldi e si potrebbe aprire la strada per l'ascesa al soglio di presidente di un consigliere pentastellato. Tellaroli e Persiano, partecipando al Consiglio aperto di oggi, contrariamente a quanto avevano concordato con gli altri consiglieri di opposizione hanno poi sostenuto la discussa seduta odierna di oggi, presente il "cittadino" Arturo Cimaglia. La presa di posizione di Testini conferma le accuse che gli venivano dalle opposizioni. Testini è stato a più riprese tacciato di esautorare il ruolo di terzo che l'incarico gli assegna istituzionalmente.

giovedì 26 ottobre 2017

Servizi Sociali: Anguillara vuole scippare a Bracciano il ruolo di capofila

Il Comune di Anguillara vuole fare le scarpe a quello di Bracciano in fatto di gestione dell’Ufficio di Piano. Per i non addetti ai lavori si tratta dei fondi per i servizi socio-sanitari che in base alla normativa devono essere gestiti a livello intercomunale e nel territorio sabatino ciò ricalca il territorio del distretto socio-sanitario F3. “Una battaglia che portiamo avanti da anni” dice l’ex sindaco Pizzigallo nella seduta di questa mattina, mentre Guiducci, già assessore alle Politiche Sociali, ha affermato che “Bracciano ha sempre fatto il bello e cattivo tempo”. A rincarare la dose l’assessore delegata Galea che dice “Bracciano non ha più quell’atteggiamento despota di un tempo”. “…che avrà voluto dì?” avrebbe detto la Simona Marchini di un tempo. Ma non basta poiché è stato scoperto che Anguillara ha oggi più abitanti di Bracciano, la pentastellata Galea ha detto che il Comune sta cercando di prendere per sè il ruolo di capofila a Bracciano che, a dire il vero, sotto la giunta Tondinelli ha avviato una politica di delega che di fatto svilisce la centralità che Bracciano ha sempre avuto nel territorio sabatino. Quello che risalta. Sono le parole. Se si lavora in coordinamento non è bello parlare dietro e accusare addirittura gli amministratori di Bracciano di “dispotismo”. Lo streaming ha smascherato questa grande ipocrisia bifronte che non guarda già agli utenti finali ma alla gestione di un tesoretto, del resto sempre più esiguo. Graziarosa Villani Di seguito il link alla seduta: https://www.youtube.com/watch?v=MoY6Le0qsSM Si precisa che il Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Ufficio di Piano Ambito territoriale Distretto Roma 4.3 (ex F3) era passato all’unanimità al Consiglio Comunale di Bracciano del 5 luglio scorso. L’assise, in quella sede, ha in sostanza proceduto alla modifica del comma 2 dell’articolo 6 relativamente alle figure professionali che gestiscono il servizio. Questa la nuova riformulazione: “Per l’Ufficio di Piano Distretto Roma 4.3 (ex F3) la dotazione organica prevede oltre alle n. 3 unità già inserite nell’organico del Comune capofila, ovvero n. 1 assistente sociale cat. D con mansione di coordinatore dell’Ufficio di Piano e del Piano sociale di Zona, n. 1 tecnico dei servizi (educatore professionale) cat. D e n. 1 istruttore amministrativo cat. C, anche i seguenti profili professionali: n.1 istruttore direttivo categoria D appartenente al Comune capofila. n.1 assistente sociale cat. D eventualmente anche con mansione di coordinatore del servizio sociale distrettuale. Tali mansioni di coordinamento del servizio sociale distrettuale non saranno altresì ricoperte necessariamente da personale in organico nell’Ufficio di Piano, purché inserito nel predetto servizio sociale distrettuale. n. 2 assistenti sociali cat. D. n. 1 istruttore amministrativo cat. C. Il monte ore che sarà svolto da ciascuna figura professionale sarà modulato in funzione delle specifiche esigenze dell’Ufficio di Piano, su indicazione del Capo Area e del Coordinatore dell’Ufficio di Piano. A ciascun profilo professionale sarà corrisposto adeguato rimborso spese relativo allo spostamento per lavoro fuori sede, commisurato a quanto previsto dalla vigente normativa in materia. I fondi necessari a copertura, verranno assicurati attraverso utilizzo del budget distrettuale, composto dalle quote regionali e statali, nonché dalla compartecipazione dei Comuni del Distretto, in osservanza della DGR 136/14 (sottomisura 1.2 Ufficio di Piano)”. @ RIPRODUZIONE RISERVATA

Comitati e sindaci in Regione Lazio: consegnato il documento che dice No a Cupinoro

Mercoledì 25 ottobre 2017 i sindaci e i comitati che si oppongono alla riapertura di Cupinoro hanno consegnato all'Assessore Regionale ai Rifiuti, Mauro Buschini, il documento approvato dall'assemblea che si è svolta lo scorso 17 ottobre nel Comune di Bracciano, presenziata dai comitati e da 6 sindaci del territorio. Nel documento si chiedeva la revoca immediata dell'Autorizzazione Integrata Ambientale ( AIA) per la costruzione dei due impianti previsti e messi all'asta dal curatore fallimentare della società Bracciano Ambiente. Sindaci e comitati hanno esposto la pesante situazione in cui versa il sito e manifestato seria preoccupazione sulla possibile costruzione dell'impiantistica, esponendo le diverse problematiche relative alle autorizzazioni scadute, ai vincoli (usi civici) sui terreni di proprietà dell'Ente Università Agraria e alla necessaria messa in sicurezza e bonifica dell'intera area. Riguardo quest’ultimo aspetto va sottolineato che a tutt'oggi messa in sicurezza e bonifica non solo non risultano essere state pianificate, ma nonostante il pagamento da parte dei fruitori del sito di Cupinoro (Comuni e privati) delle relative quote per il loro finanziamento, le risorse economiche necessarie alla loro messa in opera si sono volatilizzate, lasciando un fardello da 12 milioni di euro sulle spalle, probabilmente, delle comunità locali. Se è vero che tali fondi sono stati spesi per la gestione di quanto sversato a Cupinoro prima della gestione della Bracciano Ambiente, versione che una recente sentenza di archiviazione fa propria, rimane la drammatica realtà di una Regione che ieri non ha saputo vigilare sulla gestione di rifiuti e fondi post mortem, e che oggi non sa porre rimedio a questo enorme danno e non intende farsene carico. Il Dr. Fortini, consulente dell'Assessore, ha illustrato la posizione della Regione Lazio in merito alla principale richiesta esposta nel documento, la revoca delle autorizzazioni, dichiarando che, seppure sia un’opzione ipotizzabile, non è tuttavia praticabile perché rappresenterebbe una sorta di turbativa riguardo alla decisione del curatore fallimentare di proporre un'asta per ridurre il debito della società in fallimento. La nostra richiesta, quindi, non è stata accolta. Un ulteriore passo indietro della Regione, che pilatescamente ammette di arrivare troppo tardi rispetto al correre degli eventi. Cose che capitano, ma se l’asta del 21 Novembre non dovesse andare a buon fine ci aspettiamo che la situazione possa ritenersi sbloccata, portando quindi alla revoca delle autorizzazioni che insistono sul terreno di Cupinoro relative ai due ecomostri in questione. Lo stesso Dr. Fortini, confortato dall'Assessore, ha inoltre dichiarato che sarebbe in via di approvazione il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti che prevedrebbe la riconversione di tutti gli impianti TMB attualmente attivi in nuovi impianti che non producano CDR (combustibile da rifiuto) e scarti da abbancare in discarica. L‘imprenditore che si aggiudicasse l'asta, quindi, dovrebbe modificare il progetto dell'impianto TMB e richiedere il rinnovo della Valutazione di Impatto Ambientale attualmente scaduta e per il quale occorrerebbero circa 24 mesi. L'AIA – in scadenza a Maggio 2018 – si rinnoverebbe automaticamente per altri 5 anni. Nel Paese in cui l’emergenza diventa quasi sempre ordinarietà, l’eccezione la regola e soprattutto il provvisorio diventa definitivo, sapere che saranno autorizzati degli impianti obsoleti e sovradimensionati e che solo successivamente i relativi progetti approvati potranno subire delle modifiche di ammodernamento (intervento che in ogni caso non potrà avere del miracoloso: da due ecomostri non usciranno fuori campi di margherite), non deve farci stare affatto tranquilli. Questo modus operandi lascia aperte delle crepe enormi nelle quali, come dimostrano ormai gli innumerevoli eventi recenti, gli interessi ed i diritti fondamentali delle comunità sprofondano per lasciare intatti e indisturbati gli interessi di pochi privati. E infatti riguardo alle centrali a biogas, tra cui l’impianto previsto a Cupinoro, la Regione ritiene di orientarsi su impianti di grandi dimensioni, sicuramente più vantaggiosi per gli imprenditori ma naturalmente invisi ai cittadini a causa del loro bilancio economico negativo tenuto a galla solo grazie agli incentivi pubblici, del pesante impatto sull’ambiente, sulla salute e sul territorio. Ci chiediamo inoltre quale sia la strategia della Regione Lazio per la gestione del rifiuto indifferenziato e di tutti i materiali il cui riciclo è difficile o economicamente svantaggioso. Nel nuovo Piano Rifiuti, che l’Ass.re auspica definito nell’attuale legislatura (per l’ultimazione mancano ancora le indicazioni sulle localizzazioni di competenza della Città Metropolitana, vedi Zona Bianca di Cerveteri e Fiumicino), vedremo i reali indirizzi della Regione, dalla quale esigiamo una seria programmazione della bonifica e messa in sicurezza dell'intera area di Cupinoro. Intanto continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza a tutti i protagonisti di questa vicenda, a partire dall'Università Agraria di Bracciano dalla quale esigiamo un atto pubblico e ufficiale nel quale si evinca la loro posizione in merito ai terreni sui quali dovrebbero sorgere i nuovi impianti, prima dello svolgimento dell'asta. Atto che al momento, nonostante le dichiarazioni ufficiose, continua a mancare all’appello. Fermiamo Cupinoro Mo basta Pizzo del Prete

Bracciano - Claudio Gentili: “Ma quale verità interessa far conoscere?”

La mancata partecipazione al Consiglio Comunale di Bracciano del 28 ottobre pv, da parte dei Consiglieri di opposizione, avviene per due ordini di motivi. Il primo è che le forme di coinvolgimento della popolazione ad un consiglio “aperto” sono state stravolte, rendendo l’evento assolutamente strumentale soltanto alla diffusione di una “verità” di parte. Diverso sarebbe stato cominciare davvero a parlare dei problemi di Bracciano dove di criticità da risolvere ce ne sono molte e sulle quali un’amministrazione responsabile è chiamata a rispondere. Se ne è capace. Il secondo è che la carica e il ruolo di consiglieri di minoranza (a cui, se non sbaglio, Testini appartiene) impone una maggiore attenzione, ma a maggior ragione a tutti i Consiglieri, nell’affrontare un o.d.g. che contiene una tesi precostituita, insita nella correlazione tra pianificazione programmata e la sua mancata attuazione, tra quest’ultima e i procedimenti e le sentenze e, ancora, i profili di danno erariale. Se davvero i Cittadini dovessero intervenire su quei temi, che in realtà nascondono ben altre intenzioni e interessi rispetto al comune sentire, questa amministrazione sarebbe comunque senza risposte, perché pur insediata da quasi un anno e mezzo non ha saputo proporre uno straccio di soluzione ai tanti reali e pressanti problemi che riguardano la generalità dei cittadini. Diverso sarebbe stato se il Consiglio Comunale avesse aperto una piattaforma di discussione sui temi di Bracciano e avesse all’uopo interessato la Commissione Urbanistica, le altre competenti Commissioni Consiliari, avesse magari costituito un gruppo di lavoro specifico costituito da consiglieri di maggioranza e opposizione e avesse richiesto a questi organismi di predisporre i punti da discutere: tutte le criticità presenti, con documenti e proposte. Assolutamente pretestuose ed irrilevanti appaiono le affermazioni, apparse sugli organi di stampa, rese dal Consigliere Testini, che ormai, come noto, ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio in maniera a dir poco anomala, dimenticando il suo ruolo di super partes e prendendo sempre posizioni nell’interesse della maggioranza il quale, riguardo la circostanza da noi ravvisata di avere la disponibilità dei tecnici del Comune per la seduta Consiliare afferma, con infelice sarcasmo, “…forse sfugge ai Consiglieri che sarà presente alla seduta del Consiglio il Responsabile dell’Area Urbanistica e Ambiente l’Arch. Lidia Becchetti”. All’uopo vorrei ricordare a Tutti – non certo al Consigliere Testini – che l’Arch. Lidia Becchetti è stata assunta in Comune, con la qualifica di Responsabile dell’Area Urbanistica, solo a far data dal 2 ottobre u.s. e, pertanto, ferme restando le competenze professionale della stessa, ritengo che nulla possa sapere in merito alle problematiche del Piano Regolatore – adottato nel 1999- né sulla sua correlazione con procedimenti e sentenze né, tantomeno, su eventuali profili di danno erariale. Nel ribadire che non parteciperemo al prossimo Consiglio Comunale per il 28 ottobre pv comunichiamo tuttavia tutto il nostro impegno e la disponibilità ad un percorso alternativo che veda l’effettiva partecipazione dei cittadini, associazioni, partiti, movimenti ai lavori preparatori di una conferenza urbanistica che affronti in modo serio, approfondito, obiettivo i problemi della gestione e tutela del territorio e dell’ambiente. Il Consigliere Comunale Claudio Gentili

mercoledì 25 ottobre 2017

Alessio Pascucci: "Cupinoro sia estromessa dai siti per accogliere rifiuti. Chiesto oggi in incontro Regione Lazio"

Esprimo grande soddisfazione per la riunione avvenuta questa mattina a Roma presso la Regione Lazio alla presenza dell’Assessore all’Ambiente e Rifiuti Mauro Bruschini che ringrazio per la disponibilità, dal quale insieme al Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli e al Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando, e alcuni comitati in rappresentanza di tanti altri cittadini e di altri Sindaci, siamo stati ricevuti per consegnare l’ennesima protesta fatta attraverso un documento sottoscritto da Sindaci e Cittadini contro la riapertura di Cupinoro”. A dichiararlo, è Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri. “L’Amministrazione comunale di Cerveteri da sempre è stata in prima linea contro la discarica di Cupinoro. Ci tengo a sottolineare infatti – ha dichiarato Alessio Pascucci - che il nostro è l’unico Ente che ha fatto ricorso contro tutte le autorizzazioni affinché la discarica di Cupinoro non riaprisse, oltre ad essere tra i capofila nella battaglia perché chiudesse. Cupinoro è una discarica che per tanti anni ha causato danni non quantificabili al nostro territorio e per questo ci siamo sentiti in dovere di essere sempre in prima linea. Nessun altro lo ha mai fatto, neanche le forze politiche a cui in queste ore piace scendere in Piazza a fotografarsi durante le manifestazioni, che siamo felici ci affianchino nella lotta ma che mai abbiamo visto nelle sedi istituzionali”. “La nostra soddisfazione maggiore giunge dalle rassicurazioni che ci ha fatto l’Assessore Regionale Bruschini – prosegue il Sindaco Alessio Pascucci – ci ha comunicato infatti che proprio in queste ore la Giunta Regionale del Lazio ha approvato una Legge Regionale, che entro la fine dell’anno sarà approvata anche in Consiglio, che definisce i vecchi impianti TMB non più realizzabili e che contestualmente richiede la conversione di quelli già esistenti in impianti di nuova tecnologia. Questo di fatto mette un freno incredibile alla decisione presa dalla Sezione Fallimentare del Tribunale di Civitavecchia, che ha messo all’asta l’autorizzazione Integrata ambientale della Bracciano Ambiente per la realizzazione del TMB, ovvero un impianto per la gestione dei rifiuti, e del BIOGAS, due impianti contro i quali ribadiamo la nostra ferma contrarietà. L’altra notizia fondamentale è la garanzia, dataci dalla Regione Lazio, di portare all’approvazione entro la fine del mandato un nuovo piano rifiuti, che da tanti anni aspettiamo, e sul quale chiederemo con forza che Cupinoro venga estromesso dai siti per accogliere i rifiuti”. “Ovviamente la nostra attenzione sul tema rimarrà sempre altissima – conclude il Sindaco Alessio Pascucci – con l’occasione ringrazio davvero di cuore tutti quei comitati da anni in prima linea per la tutela del territorio e che lavorando e presentano proposte concrete mentre noto, nuovamente, con dispiacere l’entusiasmo da parte di tanti Consiglieri comunali di opposizione sul tema, limitato però solamente a delle uscite sulla stampa e mai ad una partecipazione fattiva ai tavoli e agli incontri nelle sedi Istituzionali e in questi anni quando abbiamo portato avanti dei ricorsi mai nessuno ci ha dato reale sostegno. Siamo contenti, orgogliosi di aver portato a compimento questa battaglia partita proprio da noi, e chi vuole salire sul carro dei vincitori è comunque il benvenuto. Le vere lotte però, non si fanno sulla stampa o su Facebook, ma nelle sedi istituzionali, dove è importante ribadire che i cittadini debbano vivere in una città sicura”. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bracciano: Consiglieri di opposizione chiedono che venga revocata la convocazione del Consiglio Comunale aperto per il 28 ottobre

Si riporta il testo diffuso dai consiglieri di opposizione Claudio Gentili, Chiara Mango, Donato Mauro, Alessandro Persiano, Marco Tellaroli Oggetto: Argomento posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale aperto del 28/10/2017. “Problematiche relative al PRG vigente derivanti dalla pianificazione urbanistica del territorio prevista approvata e non realizzata. Correlazione con procedimenti e sentenze dell’Autorità Giudiziaria. Profili di eventuale danno erariale e di incidenza sul bilancio dell’Ente”. In merito alla proposta di deliberazione di cui all’oggetto, i sottoscritti Consiglieri Comunali: OSSERVATO CHE • Tutte le forze politiche perseguono l’obiettivo di promuovere una sempre maggiore partecipazione popolare alla vita pubblica del nostro Paese. • Una delle possibili e auspicabili forme di partecipazione della cittadinanza è costituita indubbiamente dalla partecipazione ad un “consiglio comunale aperto” con lo scopo di sviluppare temi riguardanti la migliore tutela di interessi collettivi. • Il tema concernente le problematiche di carattere urbanistico nel nostro territorio attiene in tutta evidenza ad un aspetto di primaria importanza per la politica che è chiamata ad affrontare nell’interesse di Tutti. • A tale riguardo, considerata la tematica di carattere specifico, nonché al fine di recepire concretamente le esigenze urbanistiche del territorio, si ritiene opportuna la convocazione del competente organismo comunale che, esaminando tutte le relative problematiche nella loro complessità, sarà posto nelle migliori condizioni per presentare una piattaforma di discussione sulla quale innestare istanze e proposte formulate dai cittadini. RITENUTO CHE • L’argomento posto all’O.d.G. del Consiglio Comunale aperto del 28/10/2017 non solo non sembra rispondere agli interessi dell’intera comunità ma, di fatto, rappresenta l’esigenza di singolo/i cittadino/i. • L’argomento posto all’O.d.G. del Consiglio Comunale aperto del 28/10/2017 non rientra nelle competenze del Consiglio Comunale che non è certamente deputato a verificare correlazioni tra gli argomenti da trattare ed eventuali procedimenti in corso (tra chi?) nonché con sentenze dell’Autorità Giudiziaria che, come noto, potranno essere eventualmente impugnate nelle sedi competenti e, non certo, in seno al Consiglio Comunale. Né, tantomeno, il Consiglio Comunale è chiamato ad accertare eventuali profili di danno erariale che competono alla Magistratura contabile. • L’argomento posto all’O.d.G. del Consiglio Comunale aperto del 28/10/2017 è sprovvisto di un documento di base su cui incardinare una discussione nonché di una relazione da parte dell’Ente. PROPONGONO CHE 1. Venga revocata la convocazione del Consiglio Comunale aperto per il 28 ottobre ’17. 2. Venga convocata la Commissione Urbanistica Comunale al fine di esaminare le principali problematiche che riguardano il nostro Territorio e di stilare una piattaforma su cui aprire la discussione ed innestare proposte ed istanze dei cittadini. 3. Venga convocata apposita Conferenza dei Capigruppo al fine di concordare l’argomento di discussione da sottoporre al Consiglio Comunale aperto. 4. Vengano invitati al Consiglio Comunale dipendenti e funzionari comunali e regionali al fine di relazionare i Cittadini ed il Consiglio e favorire il buon esito dei lavori. 5. Venga fissata una nuova seduta del Consiglio Comunale aperto. Per quanto sopra osservato, ritenuto e proposto i sottoscritti Consiglieri Comunali ritengono che non sussistano le condizioni per poter tenere una seduta del Consiglio Comunale aperto per trattare gli argomenti di cui all’oggetto. Nel contempo confermano la propria disponibilità a partecipare ad un Consiglio Comunale aperto per trattare le tematiche di cui alla proposta sopra delineata. Bracciano, 24 ottobre ’17 Claudio Gentili Chiara Mango Donato Mauro Alessandro Persiano Marco Tellaroli

martedì 24 ottobre 2017

Alberto Bergodi, vicepresidente dell’Agraria Bracciano: “no a nuovi impianti a Cupinoro”

Bracciano ancora nel vortice delle polemiche riguardanti Cupinoro. Questa volta è stata chiamata in causa l’Università Agraria che ha già replicato smentendo ogni contestazione. Per chiarire meglio la situazione abbiamo intervistato Alberto Bergodi, vicepresidente, con delega al Bilancio, dell’Università Agraria su questioni non solo riguardanti la discarica ma anche gli impegni che l’ente ha avviato per valorizzare il vasto patrimonio che gli appartiene. Vicepresidente Bergodi, l’Università Agraria è finita al centro delle polemiche per la questione Cupinoro. Qual è la vostra posizione al riguardo? L’Università Agraria, come già espresso chiaramente in una nota ufficiale diffusa nei giorni scorsi, è contraria all’ipotesi di qualsiasi nuovo impianto sia sull’area di Cupinoro che in qualsiasi altra area che ricade nel nostro patrimonio. Ci teniamo a ribadirlo con chiarezza. Precisiamo inoltre che l’Università Agraria non ha responsabilità circa la realizzazione negli anni Novanta della discarica. L’area di Cupinoro fu oggetto di una permuta tra Comune di Bracciano ed Università Agraria e a Cupinoro in quel periodo esisteva una discarica abusiva che è poi divenuto un impianto autorizzato. Ci aspettiamo che i Comuni facciano delle delibere nelle quali sia espressa la loro volontà a non voler nessun tipo di impianto sui loro territori. Noi lo abbiamo comunicato per iscritto. Comunque l’Università Agraria attende risposta dagli organi competenti al riguardo. Avete già smentito ipotesi di contratti di affitto relativi ai nuovi impianti le cui autorizzazioni da parte del curatore fallimentare della Bracciano Ambiente andranno all’asta il prossimo 21 novembre. Cosa ha riguardato in particolare una vostra recente delibera? Essendo contrari a nuovi impianti non avremmo potuto indicare canoni d’affitto. Quello che è stato fatto è una rideterminazione del canone nei confronti della Bracciano Ambiente con l’esclusione degli 11 ettari riguardanti il “panettone” della discarica oggi in carico alla Regione Lazio per lo smaltimento del percolato. Noi non abbiamo mai ripreso in carica i terreni della discarica perché altrimenti sarebbe gravato su di noi l’onere della bonifica. Il Consigliere di minoranza dell’Università Agraria Tirabassi l’ha attaccata con una recente nota accusandola di aspirare alla carica di presidente. Che ne pensa? Con 455 voti di preferenza presi alle ultime elezioni credo sia una aspirazione legittima quella di voler aspirare alla presidenza dell’ente. Tirabassi si è fermato a 80 voti e peraltro è divenuto consigliere solo a seguito delle dimissioni del candidato presidente della lista perdente. Rispetto poi allo “scarso impegno” di cui parla Tirabassi rispondono i fatti, le iniziative intraprese e i molti vantaggi per gli utenti. Mi riservo comunque di replicare punto per punto ad ogni sua dichiarazione. Mi piacerebbe che il signor Tirabassi, tanto ferrato sull’argomento discarica già dai tempi della Silef, ci delucidasse al riguardo, quando invece risulta non ferrato sulle attività che l’Università Agraria sta portando avanti. Dopo anni di richieste e confronti anche aspri siete riusciti a tornare in possesso di una vasta area di 280 ettari già utilizzata da campo di addestramento della scuola di artiglieria. Un traguardo importante. Cosa pensate di impiegare questa area? E’ stata una lunga battaglia che abbiamo portato avanti con impegno e che ci ha dato soddisfazione. Dopo moltissimo tempo l’Università Agraria è finalmente rientrata in possesso di questa area. Su di essa ricade inoltre una concessione mineraria di fluorite. Vorremmo destinare questa vasta area a seminativo ma, ad oggi, stiamo combattendo contro una assurda burocrazia che non ci consente di impiegarla a semina perché esiste una normativa secondo la quale, se il terreno non viene utilizzato per 5 anni, diventa necessariamente pascolo permanente. Gli allevatori, tuttavia sono pochi ad oggi, e un impiego più razionale sarebbe senz’altro quello della semina. Stiamo lavorando per far sì che si possa seminare. Pensiamo ad esempio a colture innovative come quella della canapa sativa che può essere impiegata in moltissime lavorazioni. Il 6 novembre prossimo faremo un sopralluogo assieme al Corpo forestale e a un dirigente regionale per individuare la possibilità di mettere a semina almeno una parte dei terreni già occupati dal poligono. L’Università Agraria dispone di un patrimonio di oltre 2000 ettari di terreni ad uso civico, pertanto, in quanto tali, inalienabili. Come state mettendo a frutto questo patrimonio? Il nostro obiettivo è senz’altro quello di valorizzare a tutti i livelli questo straordinario patrimonio. Siamo molto soddisfatti dell’attività degli orti assegnati ad uso familiare. Si tratta di appezzamenti di terreno da 200 metri quadri l’uno che abbiamo dotato di acqua e che vengono coltivati direttamente. Ne abbiamo 200 sulla strada di Castel Giuliano e altri 200 in località Condotti. Anche l’area dove sorge il centro dell’Associazione Assistenza Integrazione Sociale (Aais) è stato da noi concesso. In località La Macchia disponete delle strutture che ospitavano la Comunità di recupero per tossicodipendenti Punto Linea Verde. Cosa ne farete? Il perito demaniale sta effettuando una perizia. Sulla base di questa documentazione è stato fatto un bando per la Manifestazione di Interesse per quanti vogliano gestirla per un periodo abbastanza lungo da giustificare l’investimento richiesto per la ristrutturazione. Abbiamo ricevuto delle proposte che stiamo valutando. Si tratta di spazi senz’altro utili per la realizzazione di un agriturismo o qualcosa di simile. Assieme all’Università Agraria di Manziana e Cesano siete partner dello straordinario progetto del Cammino delle Terre Comuni per la valorizzazione di un patrimonio anche da punto di vista della fruibilità turistica. Quali aspettative avete al riguardo? La messa in rete del patrimonio collettivo di diverse località riteniamo sia uno strumento eccezionale non solo dal punto di vista turistico ma anche per arrivare ad ottenere fondi e finanziamenti destinati al miglioramento della sentieristica, dei beni culturali e non che ricadono nella nostra area. Il progetto che sta avendo una ampia partecipazione ha anche il pregio di far conoscere meglio tutto ciò che riguarda i diritti ad uso civico, retaggio dell’epoca feudale, e avvicina un pubblico più vasto al mondo rurale e contadino di un tempo oltre che ispirare nelle persone la cultura del bene paesaggio in sé. Chi sono gli utenti dell’Università Agraria di Bracciano? Abbiamo circa 2.300 utenti. Si tratta di persone, residenti, a Bracciano che ne fanno richiesta e che sono in regola con la retta di 20 euro l’anno. Tutti i residenti possono aderire. Per loro ci sono vari vantaggi e convenzioni. Tra le altre un servizio ambulatoriale di dentista, gratuito per i disabili, e la possibilità di avere, grazie ad un buono che viene rilasciato dall’ente, lo sconto sull’acquisto di legna presso alcuni rivenditori convenzionati. Di recente avete svolto un ruolo importante nell’organizzazione di varie manifestazioni turistiche a Bracciano. In che modo? In collaborazione con la locale Associazione Commercianti abbiamo organizzato varie manifestazioni Notte Rosa, la Festa della Primavera, che ha visto la partecipazione di produttori agricoli locali, ed altre. In questo modo è stato possibile usufruire del suolo pubblico senza alcuna spesa in quanto l’Università Agraria, per convenzione, ha diritto alla gratuità degli spazi. E’, riteniamo, un beneficio che va a vantaggio di tutta la collettività di Bracciano. Abbiamo poi chiesto uno spazio al Comune di Bracciano per allestire un mercato contadino che offra prodotti a chilometro zero e derivanti da coltivazione biologica.

Fabio Giuliani nuovo presidente del Comitato Pendolari fl3 Lago di Bracciano

Fabio Giuliani, 50 anni, pendolare residente a Bracciano è il nuovo presidente del Comitato Pendolari fl3 Lago di Bracciano, l’organizzazione costituita nel marzo 2013 per tentare di risolvere le tante criticità di una linea ferroviaria che negli ultimi anni ha registrato un aumento dei passeggeri. Giuliani, subentra alla carica di presidente a Graziarosa Villani, fondatrice, assieme a Luca Pagni, dello stesso comitato. Il nuovo presidente rappresenterà le istanze dei pendolari della fl3 Roma- Bracciano-Viterbo nel corso della riunione convocata per domani 25 ottobre nel corso della quale verranno presentati gli orari invernali presso l’Assessorato in via del Tintoretto. All’incontro partecipano, tra gli altri, il Direttore Regionale del Trasporto Regionale del Lazio e il Direttore della Divisione Passeggeri Regionale assieme a tutti i comitati aderenti all’Osservatorio Regionale dei Trasporti al quale il Comitato Pendolari fl3 Lago di Bracciano ha aderito con entusiasmo. La Carta dei Servizi di Trenitalia Lazio riconosce ufficialmente il Comitato Fl3 Lago di Bracciano tra quelli da consultare. “Nell’augurare buon lavoro al neopresidente Giuliani – commenta Graziarosa Villani che resta nel comitato con il ruolo di vicepresidente – ribadiamo che è necessario tenere alta la guardia affinché il servizio ferroviario sia sempre più efficace e rispondente alle esigenze di un pendolarismo moderno. Siamo sicuri che Fabio Giuliani, che ha viaggiato sulla line fl 3 già verso Viterbo ed oggi verso Roma, conosca appieno quali sono le criticità da risolvere. Apprezziamo inoltre il suo spirito propositivo. Tra i punti della nostra piattaforma oltre all’abbattimento totale dei ritardi, alla pulizia delle carrozze, al decoro, sicurezza ed efficienza delle stazioni, riteniamo prioritario quello del raggiungimento di un costo del biglietto che sia unico per tutti i cittadini della Città Metropolitana di Roma, ovvero di tutti i cittadini residente nei Comuni già ricadenti nel territorio della Provincia di Roma. Siamo convinti – conclude Villani – che un’altra mobilità è possibile e che la politica e le istituzioni debbano dare risposte serie e concrete. La fl3 attende ormai da 17 anni il raddoppio dei binari, almeno fino a Bracciano. L’auspicio è che in tempi brevi l’opera possa essere cantierata. Salutiamo con interesse la nuova legge per il recupero e la valorizzazione delle ferrovie turistiche. Va inoltre assolutamente rimosso l’impasse che riguarda l’eliminazione del passaggio a livello di via Anguillarese, progetto finanziato per intero ed oggi fermo al palo. Ringraziamo – conclude Villani - Andrea Ricci, coordinatore dell’Osservatorio Trasporti regionale per il grande e certosino lavoro che fa a vantaggio di tutti i pendolari del Lazio”. Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/pendolari.roma.viterbo/ comitatopendolarilagobracciano@gmail.com

lunedì 23 ottobre 2017

Coltivava marjuana ad Anguillara: arrestato 28enne

I carabinieri della stazione di Anguillara hanno arrestato un cittadino italiano di 28 anni con l’accusa di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, i militari hanno visto spuntare dei ciuffi di una pianta a dir poco sospetta dal giardino dell’abitazione del ragazzo: a seguito di un controllo più accurato, i Carabinieri hanno scoperto 2 rigogliose piante di marijuana, coltivate con estrema cura, alte circa 2 metri. Nel corso della perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno trovato anche una piccola serra, ricavata nel sottoscala dell’abitazione, al cui interno era custodito un chilogrammo di foglie di marijuana già essiccate e tutto il materiale per la coltivazione ed il confezionamento della droga. La passione per le piante proibite è costata l’arresto al giovane, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

sabato 21 ottobre 2017

Fermiamo Cupinoro a Università Agraria: invito inviato via pec il 13 ottobre

Non si placa il confronto tra Università Agraria di Bracciano e il Movimento Fermiamo Cupinoro che si è acceso dopo il partecipato incontro promosso nell’aula consiliare del Comune di Bracciano sulla spinosa questione della messa all’asta delle autorizzazioni ambientali per due nuovi impianti presso il sito. Ieri con una dettagliata nota l’Università Agraria ha smentito alcune voci e ha confermato il suo no netto a tutti gli impianti. Oggi tuttavia a controreplicare ci pensa Fermiamo Cupinoro riguardo il tardivo invito all’incontro. Fermiamo Cupinoro in particolare precisa di aver invitato l’Università Agraria via pec già il 13 ottobre. Da parte sua l’Università Agraria, sul punto, fas sapere di non aver visto la pec non prima del giorno stesso in quanto la stessa è stata recapitata quando gli uffici erano chiusi per il fine settimana mentre il lunedì successivo c’è stato un malfunzionamento della stessa pec dell’ente. Riportiamo la nota di Fermiamo Cupinoro. In riferimento a quanto dichiarato dall'Università Agraria di Bracciano crediamo sia opportuno chiarire e puntualizzare alcuni passaggi. L'Ente è stato invitato a partecipare all'assemblea che si è tenuta il giorno 17 Ottobre 2017 presso il Comune di Bracciano tramite PEC. Il movimento Fermiamo Cupinoro invita tutti i Consiglieri componenti il Consiglio dell'Università Agraria all'assemblea cittadina che si terrà il giorno 17 Ottobre 2017 alle h 16.00 presso l'aula Consiliare del Comune di Bracciano. L'assemblea, sostenuta dall'Amministrazione Comunale di Bracciano, intende affrontare la nuova emergenza Cupinoro all'indomani della comunicazione di messa all'asta delle autorizzazioni per la costruzione dell'impiantistica prevista. Saranno presenti anche i Sindaci dei Comuni limitrofi che si oppongono a tale progettualità. La presenza dell'Università Agraria sarà estremamente importante per comprendere la situazione reale in cui versa l'Ente relativamente ai rapporti con la Bracciano Ambiente ma soprattutto per ascoltare dai diretti interessati, essendo l'Università Agraria proprietaria dei terreni su cui dovrebbero sorgere gli impianti, la loro posizione rispetto ai progetti di cui sopra. Sicuri di una vostra presenza, inviamo cordiali saluti. Elena Rosa Carone Fabiani Ricevuta di avvenuta consegna Il giorno 13/10/2017 alle ore 15:50:58 (+0200) il messaggio "invito assemblea cittadina aula consiliare 17-10-2017" proveniente da "elenarosa.caronefabiani@pec.agritel.it" ed indirizzato a "unive1896@legalmail.it" è stato consegnato nella casella di destinazione. Inoltre, l'Ente dichiara di non essere mai stato invitato dalla Regione a partecipare alle conferenze di servizio per l'iter procedurale per l'approvazione dell'AIA sull'impiantistica a Cupinoro; ci sembra veramente paradossale tale affermazione. Chiaramente l'Università Agraria era al corrente dei progetti che si volevano realizzare in casa sua/nostra, e se dichiara di essere totalmente contraria, così come appare nell'articolo in questione, avrebbe dovuto attivarsi per difendere le proprie terre. Ricordiamo che il Movimento Fermiamo Cupinoro è sempre stato presente alle conferenze dei servizi pur non essendo mai stato invitato. E' bastato inviare una semplice e-mail di richiesta di partecipazione. Ribadiamo con fermezza la nostra posizione e chiediamo ancora una volta chiarezza, trasparenza e una reale assunzione di responsabilità nei confronti della comunità, invitiamo pertanto l'Università Agraria ad esplicitare ufficialmente la propria posizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

venerdì 20 ottobre 2017

Risposta da parte dell’Università Agraria in riferimento alle dichiarazioni fatte all’incontro avvenuto il giorno 17/10/2017 presso l’aula consiliare del Comune di Bracciano convocato dal Comitato Fermiamo Cupinoro

Abbiamo letto con grande stupore le affermazioni e le notizie rese da soggetti istituzionale e da rappresentanti di associazioni sulla questione della discarica di Cupinoro. Occorre sottolineare, preliminarmente che la Università Agraria ha ricevuto l’invito all’incontro il giorno dell’evento, rendendo di fatto impossibile la partecipazione, forse proprio con lo scopo di evitarne la presenza e così poter esprimere critiche e valutazioni infondate e suggestive sull’operato dell’Ente. La posizione dell’Università Agraria è stata oggetto di distorsione e di falsità tanto che si deve necessariamente puntualizzare quanto di seguito. Le aree a suo tempo concesse in affitto alla Bracciano Ambiente spa, con il fallimento della stessa, non sono tornate nella disponibilità dell’Ente tenuto nel debito conto che su queste è presente la discarica e che, presumibilmente occorrerà procedere alla verifica di inquinanti e se, del caso procedere con un piano di caratterizzazione. Nessun nuovo canone di affitto è stato determinato, ma questo Ente, su richiesta della Procedura Fallimentare, ha proceduto alla determinazione della quota di canone, già a suo tempo stabilita contrattualmente, afferente il corpo discarica e quella afferente le aree residuali. Il Giudice del Fallimento ha ammesso il credito vantato dalla Università Agraria per i canoni ma solo uno sprovveduto, e certamente tali non sono coloro che hanno partecipato al dibattito, può pensare che la procedura fallimentare versi ai creditori gli importi ammessi al passivo. Se deve essere individuato qualche responsabile della situazione attuale occorre guardare altrove e “inchiodare” come da espressione usata da alcuni, coloro che hanno il governo del territorio e coloro che hanno rilasciato le autorizzazioni e comunque non hanno provveduto ad alcuna revoca o preso decisioni in tal senso neppure di indirizzo. Questo Ente è stato sempre su posizioni assai critiche in ordine alla discarica ed agli impianti connessi ma ne ha subito esclusivamente il carico avendo ricevuto, a seguito di una sistemazione demaniale, i terreni su cui era già presente la discarica, il terreno in oggetto era di proprietà del Comune di Bracciano che nel 1990 lo individuò come sito di discarica, successivamente fecero una permuta e tali aree furono cedute dal Comune di Bracciano all’Università Agraria con relativa discarica. Da tutto questo, si evince chiaramente che l’Università Agraria di Bracciano risulti gravemente danneggiata sia sotto il profilo del territorio che sotto il profilo economico. E se ce ne fosse ancora bisogno ribadiamo che l’Amministrazione tutta è contraria a qualsivoglia tipo di impianto non soltanto su Cupinoro, ma su tutto il nostro territorio. L’Ente sta agendo a tutela del patrimonio e con l’evidente finalità di evitare danni erariali. Si ribadisce pertanto che questo Ente procede secondo le proprie competenze, essendo responsabilità e dovere di altre istituzioni pubbliche, l’adozione di provvedimenti e decisioni espresse sulla questione della discarica e sul futuro di questa e le critiche rivolte vengono girate a chi le ha proposte e alle stesse istituzioni che ad oggi sembra non abbiano formalizzato alcun atto.

Anguillara: alla Biblioteca Angela Zucconi il 24/10 incontro su “IL DIGITALE: le nuove frontiere della lettura”

La Biblioteca “Angela Zucconi” vincitrice del bando regionale “IO LEGGO”, in concomitanza all’adesione al portale ReteINDACO ed all’apertura del servizio di prestito e-book, audiolibri e ulteriori risorse digitali, organizza per martedì 24 ottobre 2017 alle 17 l’incontro “IL DIGITALE: le nuove frontiere della lettura” curato dal dottor Maurizio Caminito, esperto di promozione alla lettura e innovazione multimediale. L’evento è rivolto ai genitori, ai ragazzi (età minima 8 anni) e a tutti coloro che vogliano avvicinarsi a questa tecnologia. Il mini corso sul digitale, nell’ambito del Progetto finanziato con la legge regionale 21 ottobre 2008, n. 16 - Avviso pubblico Io leggo, fornirà una serie di informazioni utili per affrontare la fruizione dei nuovi dispositivi di lettura, introduce alla conoscenza dei siti utili per scaricare gli e-book, indica le ultime novità del settore del libro digitale e del suo potenziale interattivo attraverso la proiezione di slide, inoltre si propone di fornire una maggiore consapevolezza delle problematiche insite a tali sistemi. Le risorse tecnologiche digitali ormai fanno parte della cultura della contemporaneità e rappresentano una sfida per il mondo degli adulti mentre per i ragazzi, che hanno già acquisito una grande dimestichezza con tali strumenti, si pone la necessità di una guida ad un uso attivo e critico. Secondo Maurizio Caminito per comprendere l’importanza di una presa di coscienza del fenomeno digitale riguardante i ragazzi e i giovani è necessario citare tre importanti riflessioni. La prima è quella del filosofo Walter Benjamin (1892-1940) che interpretava la lettura come accrescimento della persona e non come mera acquisizione di dati o estensione dell’esperienza; specificando che i bambini “leggono non per empatia ma per assimilazione”. Il secondo pensiero è quello dello studioso Ezio Raimondi (1924-2014) che nel suo testo “Le voci dei libri” sostiene che i libri ci sottraggono dalla perdita di senso. Mentre la neuroscienziata Maryanne Wolf nel libro “Proust e il calamaro” (2012) ha rilevato che la nostra cultura è figlia del cervello che legge. Ma il nuovo modo di leggere che si muove tra immagini (elaborate dalla parte destra del cervello) e lettere (lette dalla parte sinistra) può minacciare la “lettura profonda” e quindi potrebbe in futuro essere un problema? © RIPRODUZIONE RISERVATA

giovedì 19 ottobre 2017

Fermiamo Cupinoro punta il dito contro l’Università Agraria pronta a smontare le accuse

Anche in questa fase Cupinoro si conferma la discarica della discordia. Questa volta nel mirino c’è la decisione del curatore fallimentare di mettere all’asta le autorizzazioni ambientali per due impianti. Si tratta di un tesoretto che il curatore vorrebbe incamerare per far fronte ai debiti della fallita Bracciano Ambiente. L’asta è fissata per il 21 novembre prossimo. Contro l’eventualità di un nuovo corso per Cupinoro si è formato un movimento ampio che unisce comitati ed istituzioni. All’assemblea che si è tenuta al Comune di Bracciano il 17 ottobre si è fatto il punto della situazione. Sotto accusa è finita, questa volta, l’Università Agraria di Bracciano proprietaria dei terreni. A puntare il dito contro l’ente che gestisce un patrimonio collettivo di oltre 2mila ettari il comitato Fermiamo Cupinoro. Ma l’Università Agraria, da noi sentita, è pronta a smontare le accuse punto per punto e sta predisponendo una dettagliata replica al riguardo. La posizione di Fermiamo Cupinoro è chiara. In una nota ha riassunto il senso dell’incontro. “All’importante assemblea hanno partecipato oltre a movimenti, comitati e associazioni, anche i rappresentanti istituzionali dei Comuni (Bracciano, Ladispoli, Cerveteri, Anguillara, Trevignano Romano, Manziana e Canale Monterano) per dire un no secco alla Regione Lazio e al curatore fallimentare della Bracciano Ambiente dottor Sirleo al progetto di costruzione degli impianti previsti di Trattamento Meccanico Biologico da 130.000 t/anno e impianto Biogas da 33.000 t/anno. Unica grande assente – commenta in una nota il Comitato - l'Università Agraria di Bracciano, proprietaria dei terreni su cui dovrebbero sorgere gli "eco"-mostri. Nel corso dell'assemblea – si legge nella nota - si è appreso che sembrerebbero già stati stipulati accordi tra l'Ente e il curatore fallimentare della fallita Bracciano Ambiente che avrebbero pattuito, per l'affitto dei terreni, la cifra di 296.000 €/anno. Chiediamo all'Università Agraria di Bracciano – dice il Comitato - di esprimersi con chiarezza e trasparenza rispetto alla decisione che dovrà necessariamente prendere laddove l'asta venga aggiudicata e i permessi per realizzare gli impianti fossero validi”. La smentita già anticipata da parte dell’Università Agraria non si farà attendere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La Asl Roma 4 consiglia: non affidatevi al web e a improvvisati “coach della dieta”

Si dice che una buona informazione sia la migliore medicina, tuttavia, proprio come i farmaci, un’informazione data con leggerezza o in maniera sbagliata può avere effetti dannosi. Questo semplice concetto intende responsabilizzare chiunque diffonda informazioni sanitarie e sensibilizza chi le legge, ed è quanto mai attuale nell’epoca del web, dove la possibilità di pubblicare documenti è alla portata di chiunque e la ricerca di informazioni mediche, anche dai non addetti ai lavori sempre più elargita. La dottoressa Patrizia Angeletti psicologa psicoterapeuta del Centro Salute Mentale ASL Roma 4 con incarico di alta specializzazione nella valutazione e intervento dei Disturbi del Comportamento Alimentare spiega che è opportuno stilare una serie di linee guida e regole generali per valutare l’attendibilità delle informazioni mediche apprese nel web, usando meglio le sue innumerevoli risorse. Il web ormai è pieno di pagine che promettono, ad esempio, tante metodologie relative ai vari tipi di dieta. Quello che non viene, per ovvie ragioni, specificato e che i consulenti o simili, non sono che venditori di integratori e prodotti dimagranti di vario genere e non certo specialisti, medici o biologi, formati con tanti di anni di studi e lavori sul campo. Nel web si legge di miracolose diete con specifici integratori o tisane. Il modus operandi dei consulenti coach, alla richiesta di informazioni è sempre lo stesso: “se sei interessato ti darò tutte le informazioni in privato”. Pur garantendo un supporto gratuito dove i coach si prodigano nel dispensare consigli inerenti alla nutrizione e all’attività motoria, ricevono laute provvigioni dai prodotti che a titolo gratuito e per il benessere dei loro clienti consigliano. Spesso si tratta di vendite multilivello in cui ogni coach guadagna su altri coach, in una catena esponenziale, dove si cerca di massimizzare il profitto; la modalità è quella di far leva sulle insicurezze di persone, spesso demotivate, facendo per loro una sorta di tifo a distanza. E’ ovvio che perdere peso iniziando a seguire uno stile di vita sano, abbinato ad attività fisica e ad una dieta, anche non stilata da esperti scientifici, quindi anche molto discutibile, è sicuramente possibile, ma ha i suoi rischi. C’è da chiedersi: voi che volete dimagrire siete sicuri di non poter ottenere gli stessi risultati evitando di usufruire di integratori alimentari? Angeletti ricorda che non esistono dimagrimenti miracolosi, il dimagrimento salutare verte intorno all’impegno di seguire consigli nutrizionali di esperti specializzati, che per ogni persona, studiano per far fronte alle loro esigenze e\o problematiche individuali. Fondamentale è sempre istituire una collaborazione vis a vis, specialista\paziente per ottimizzare il percorso specifico per il raggiungimento dell’obbiettivo prefissato. L’esperto con cui il paziente si rapporta è il suo catalizzatore di ansie e il miglior rassicuratore e\o stimolatore per il risultato da raggiungere...non dimentichiamo quanto sia importante il rapporto umano e la relazione terapeutica che si instaura tra medico\paziente. Inoltre la specialista spiega che il cibo è non solo nutrimento per i nostri bisogni corporei, ma anche per le nostre esigenze psicologiche, perché è strettamente legato ai nostri comportamenti, ai nostri sentimenti e alle nostre emozioni. Dobbiamo, quindi, essere consapevoli delle sue componenti emotive per viverlo con serenità, gusto e armonia. Infine, l’importanza e lo stretto legame del binomio “alimentazione e salute” è sottolineata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che considera la nutrizione adeguata e la salute, diritti umani fondamentali. L’ alimentazione è uno dei fattori che maggiormente incidono sullo sviluppo, sul rendimento e sulla produttività delle persone, sulla qualità della vita e sulle condizioni psicofisiche con cui si affrontano le varie fasi della vita. Una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione di molte malattie e di trattamento per molte altre. Angeletti sottolinea l'importanza e il rispetto che ogni persona, che sperimenta difficoltà, dovrebbe avere per sé stesso, in questo caso, relativamente al sovrappeso, deve sapere che, tale problema, va affrontato con serenità, ma con specialisti che lavorano espressamente su questa criticità, o patologia. Presso la Asl Roma 4 è presente il “Centro Sovrappeso e Obesità” presso il SIAN, in Via Terme di Traiano, stanza 105, 1°piano, Servizio che offre consulenze gratuite e consigli nutrizionali, oltre Valutazioni Psicologiche per diagnosticare la possibilità di sviluppare disagi o disturbi del comportamento alimentare. Basta chiamare il numero di telefono 06-96669534 per avere un appuntamento ed iniziare un percorso che porti il paziente verso gli obiettivi prefissati. (Fonte Ufficio stampa Asl Roma 4)

Comitato Difesa Lago Bracciano aderisce a Contratto di Lago

Il Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano con entusiasmo aderisce al Comitato Promotore finalizzato alla conclusione di un vero e proprio Contratto di Lago. Si tratta di un processo partecipato ed innovativo che non può che portare benefici, in termini di strategie condivise, per la comunità lacustre. Ci teniamo a ribadire tuttavia che l’adesione non costituisce un accordo incondizionato sulle scelte fin qui operate dalle istituzioni, in primis Regione Lazio, Parco di Bracciano-Martignano, Comuni di Roma, Anguillara, Bracciano e Trevignano per i quali resta ferma la nostra posizione di attenzione e stimolo per quanto avrebbero potuto fare e non hanno fatto a salvaguardia del lago, che è la risorsa principale dell’intero territorio sabatino. Resta imprescindibile inoltre a nostro avviso che sia un soggetto pubblico autorevole (ad esempio Noe, Enea ed Università) a certificare i dati che ci giungono oggi unilateralmente da Acea. Salutiamo con soddisfazione la pubblicazione del report Ispra che indica purtroppo una gravissima sofferenza per il lago. E’ fondamentale qui, in primo luogo, richiamare un aspetto politico dell’intera vicenda. Ci riferiamo in particolare alla salvaguardia erga omnes dell’acqua come bene comune, come da esito referendario, e alla relativa mancata attuazione della legge 5/2014 che avrebbe dovuto individuare e rendere operativi gli ambiti di bacino secondo una gestione partecipata. Ed è per questo che, pur in presenza di un contratto di lago, continueremo a portare avanti la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per la Istituzione di una Autorità di Controllo dell’Uso delle acque disponibili nel territorio sabatino. Su questo aspetto le responsabilità regionali sono evidenti. Altro aspetto che vogliamo porre in evidenza e che, nell’aderire al Comitato promotore per il contratto di lago, il Comitato non rinuncerà in alcun modo al suo ruolo di autonomia nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. Passando alle proposte il Comitato ritiene importante che il Contratto di Lago sin da subito si occupi, nell’ottica di salvaguardare la qualità e la quantità d’acqua, dell’intero bacino dando priorità a soluzioni di medio termine. Al riguardo è nostra intenzione portare all’interno dell’istituendo contratto la proposta, già contenuta nel nostro documento programmatico, di riportare le acque depurate al quarto livello dal Cobis al lago. Contestualmente è importante che gli assetti urbanistici sull’intero bacino del lago tengano conto dell’obbligo di legge, spesso disatteso, della separazione delle acque chiare e delle acque scure. Sollecitiamo inoltre Acea, che in assenza del Consorzio originario previsto, gestisce il sistema Cobis che vengano effettuati lavori di ammodernamento delle strutture in modo da scongiurare sversamenti di liquami nel lago, come accade spesso in caso di forti piogge. Lavorare alla qualità e quantità delle acque del lago significherà inoltre anche occuparsi delle concessioni, anche esse date a prezzo stracciato, delle acque minerali Claudia e Giulia, delle acque termoninerali presenti sul territorio, delle questioni che gravano sui Comuni riguardanti le concentrazioni di arsenico e floruri. Nell’ottica del risparmio e di un buon utilizzo di sorella acqua è inoltre fondamentale che il Comune di Anguillara provveda immediatamente alla riapertura della fonte comunale Claudia. Bisognerà occuparsi inoltre con maggiore serietà e consapevolezza del fiume Arrone, “questo sconosciuto” si diceva un tempo, dal quale, non dobbiamo dimenticarcelo, risalirono dal mare le antiche popolazioni dei Marmottani che 8000 anni fa decisero di stabilirsi sulle sponde di questo splendido lago. Per fare tutto questo è ovvio che non bastano le carte, sia pure condivise e partecipate, di un contratto di lago. Servono investimenti per ammodernamenti infrastrutturali, studi di fattibilità, incentivi ed altro. Ci auguriamo che la Regione Lazio faccia la propria parte e che avviando questo cammino dia ad esso le gambe per camminare con procedimenti e leggi lungimiranti e soprattutto stanziando fondi ad hoc. Noi ci siamo. Ci auguriamo che ci siano anche le istituzioni.

Il 22 ottobre l’associazione Ottavia propone escursione al lago di Vico tra storia e natura

Nuovo appuntamento per domenica 22 ottobre 2017 tra natura, storia e paesaggio attorno al lago dio Vico proposta dall’Associazione Culturale Ottavia. Una escursione ricca di iniziative (quota di partecipazione: 12 euro). L’appuntamento è alle ore 11 al lago di Vico in località Bella Venere, presso al bar adiacente al ristorante omonimo. Si andrà poi alla faggeta per una passeggiata di un’ora e mezzo circa attraverso il bosco lungo un facile sentiero. Sarà poi la volta del pranzo picnic nell'area adiacente alla faggeta. Dopo pranzo si ritornerà al bar bella venere per un caffè in riva al lago e a seguire, costeggiando il lago, alle 15 ci si sposta al punto stabilito dalla Riserva del lago di Vico per assistere Il Castellaccio dei Prefetti di Vico – Una storia molto antica", alla fine del quale si potrà scegliere di andare in località Santa Lucia lungo il sentiero o con i mezzi messi a disposizione dalla Riserva. Intorno alla metà del XII secolo, il fertile territorio intorno a quello che all'epoca era conosciuto come il lago Cimino fu donato in feudo a Pietro I di Vico dal Pontefice Adriano IV, per i servizi resi alla chiesa. In posizione strategica e dominante sulla valle, la nobile famiglia edificò un poderoso castello che consentì lo sviluppo del piccolo borgo di pescatori e agricoltori già esistente in prossimità delle rive del lago. Una storia che domenica 22 ottobre alle 15,30 ci sarà narrata da Romolo Passini proprio ai piedi di quello che resta dell'antico maniero, in località Castellaccio a Caprarola. L'iniziativa dal titolo "Il Castellaccio dei Prefetti di Vico – Una storia molto antica", oltre al narratore, vedrà la partecipazione di Paolo Papini alla cornamusa, flauti e bouzuki e straordinariamente un intervento delle Muse del Diavolo. Al termine dello spettacolo ci si sposterà nei pressi della sottostante Chiesa di Santa Lucia, raggiungibile anche attraverso un impegnativo ma suggestivo sentiero nel bosco, dove la storia sarà ulteriormente approfondita grazie alla collaborazione del Centro Studi e Ricerche di Caprarola. In chiusura caldarroste e un bicchiere di vino. Per adesioni: 339-3406573

mercoledì 18 ottobre 2017

Bracciano: molestie in spiaggia, arrestato 51enne

Molestie sulla spiaggia a Bracciano. E’ avvenuto in pieno giorno. Un uomo di 51 anni di Capranica si è avvicinato a due donne di nazionalità coreana e ha iniziato a molestarne una cercando di palpeggiarla. Le due, atterrite, si sono messe a gridare richiamando l’attenzione delle altre persone presenti sul posto. A quel punto l’uomo si è dato alla fuga. Ma le indagini, subito avviate dai carabinieri, hanno consentito di rintracciarlo. Si tratta di un 51enne, italiano, residente a Capranica, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato arrestato per tentata violenza sessuale e condotto al carcere di Civitavecchia.

Minnucci: report Ispra conferma per il lago di Bracciano stress da captazioni

"Dopo i sopralluoghi della passata estate e le richieste dei risultati al Ministro Galletti, ecco finalmente le relazioni prodotte dall'ISPRA. Tre relazioni che non lasciano spazio a nessun dubbio: il lago di Bracciano sta vivendo una grave crisi che ha messo e continua a mettere a repentaglio il suo delicato ecosistema". Lo annuncia il deputato Minnucci che nei giorni scorsi aveva battettato il ministro Galletti per la mancata presentazione del report. "L'ISPRA, oltre a fornire un'indagine tecnica e dettagliata, chiarisce che lo stress del bacino è da ricondurre all'elevata e continua pressione esercitata dalle captazioni. Davanti a queste considerazioni tecniche, è necessario che tutti gli organi preposti intraprendano azioni forti a tutela di un territorio già danneggiato con l’obiettivo di salvare tutto ciò che è ancora salvabile: Ministero dell’Ambiente, Regione Lazio e Parco Regionale Bracciano – Martignano hanno il dovere di scendere in campo bloccando le captazioni e ordinando l’istallazione di quel contatore pubblico utile a favorire il monitoraggio delle acque. Non intervenire subito vorrebbe dire incorrere in atteggiamenti omissivi e di totale inerzia: tuteliamo quel principio di trasparenza che, da fatti, fino a questo momento è stato calpestato. Con le prove provate in mano, nessuno può più sottrarsi ai propri impegni e ai propri doveri”. Ieri Minnucci aveva replicato duramente all'intervista del grillino De Vito. “L’intervista rilasciata a Il Tempo da Marcello De Vito non lascia alcun dubbio su come il M5S abbia gestito la questione legata alla crisi idrica di Bracciano: per il presidente dell’Assemblea Capitolina il lago non è morto solo grazie all’intervento di Acea che, a suo dire, ha messo in campo una gestione perfetta della questione, scongiurando un danno enorme anche per la stessa Capitale. Parole fuori luogo che umiliano il territorio e tutti quei cittadini che in questi mesi sono scesi in piazza a tutela di quella risorsa ambientale messa alla gogna da Acea e dalle sue costanti captazioni. Invece di parlare di vergognose strumentalizzazioni, De Vito dovrebbe tacere, capire dove si trova Bracciano e comprendere il senso del problema. Con queste dichiarazioni, Marcello De Vito ci ha fatto capire come il M5S sia legato a doppio filo ai poteri forti anche a danno dei territori e dei suoi cittadini: per i grillini se il lago di Bracciano dovesse prosciugarsi definitivamente non sarebbe un grosso problema. Per i grillini l’importante è continuare a tutelare l’immagine e gli interessi di Acea, magari per garantirsi una calda e comoda poltrona”.

giovedì 12 ottobre 2017

Lago di Bracciano, Minnucci: “su dati Ispra Galletti imbarazzante”

“La posizione assunta dal Ministero dell’Ambiente in risposta al mio Question Time, presentato oggi nel corso della Commissione Ambiente, racchiude l’imbarazzo di un Ministro che non ha saputo gestire a dovere la questione legata al lago di Bracciano. Il Ministero ci ha fatto sapere che l’Ispra, a seguito del sopralluogo di metà luglio, ha presentato ben tre relazioni che, per essere divulgate, devono essere raccolte in una sintesi finale di cui ancora oggi non vi è traccia. Un processo farraginoso quello messo in campo da Galletti che, oltre a danneggiare Bracciano e tutto il suo territorio, avvilisce il ruolo di un Ministero che, in questa vicenda, avrebbe dovuto esprimere tutto il suo protagonismo al fine di intervenire con tempestività e solerzia. Dopo nove mesi di denunce, manifestazioni e allarmi circa le gravissime condizioni del lago, è inaudito sapere che un organo superiore come il Ministero si sia impantanato in maniera così dilettantistica, senza offrire neanche una semplice valutazione. Noi chiedevano una soluzione, Galletti non ha saputo neanche fornire un giudizio sulla vicenda: non divulgare passo per passo i dati Ispra è sinonimo di malafede e ipocrisia”. Lo ha detto il deputato PD, Emiliano Minnucci, che oggi ha presentato un Question Time in Commissione Ambiente in merito all’accessibilità della relazione dell’Ispra a seguito del sopralluogo dello scorso 21 luglio.

Claudio Gentili: “A Bracciano un asilo comunale poco sociale”

L’apertura del nuovo asilo comunale è senz’altro una buona notizia per Bracciano. Si dà finalmente una risposta alle giovani famiglie dotando il territorio di un importante servizio sociale. Ma la scarsa rispondenza finora dimostrata dalla cittadinanza, tanto che l’amministrazione comunale si è vista costretta ad emettere un avviso con il quale estende anche a cittadini residenti in altri Comuni di avvalersi del servizio si deve a mio avviso ai costi che restano insostenibili dal punto di vista economico, in un momento in cui permangono situazioni di forte disoccupazione specie tra i giovani. In sede di definizione del Regolamento di Gestione dell’Asilo Nido Comunale l’amministrazione avrebbe potuto agire sulle fasce di reddito in modo più oculato in modo da consentire un maggiore accesso da parte delle famiglie con il reddito più basso. L’articolo 7 del Regolamento sarebbe risultato determinante nell’individuare la natura davvero sociale di un servizio e la scelta politica di venire incontro davvero alle fasce più disagiate alla popolazione. Chiedere il pagamento di una retta mensile di 200 euro a chi ha un reddito di soli 5.824,91 euro, definito come “minimo vitale” e determinato dall’Inps, mi è parso un venir meno alla funzione di un Comune di favorire l’integrazione e l’inclusione sociale specie in un periodo di crisi e di aumento delle povertà. A mio avviso sarebbe stato più opportuno prevedere la gratuità per le famiglie al di sotto dei 5.824,91 e euro e portare le fasce di reddito da 4 a 5 introducendo una quinta fascia per le famiglie che abbiano un reddito oltre i 20mila euro. Sì è persa una occasione per riequilibrare gravi situazioni di disagio sociale. In questo modo si rischia che una splendida opera come questa, moderna e dotata di tutti i servizi per rispondere alle esigenze degli under 3, venga svilito da utilizzi impropri come quello di ludoteca, un servizio che è sì lodevole, ma che è una cosa ben diversa da un vero e proprio asilo comunale.

Cristiana Avenali: “poste le basi per il Contratto di Lago di Bracciano”

“Un incontro partecipato, un altissimo livello degli interventi, e tanta volontà di lavorare insieme per il Lago di Bracciano attraverso un Contratto di Lago. È quanto emerso nell’incontro di ieri che ha visto ragionare insieme i massimi rappresentanti istituzionali dei Comuni lacuali, Acea, Enea, La Sapienza, il Consorzio del Lago di Bracciano, il Parco di Bracciano, Legambiente, Associazione degli Agricoltori del Parco, il Ministero dell’ambiente e il coordinatore del Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume. Soggetti pubblici, privati ed associativi che costituiscono il nucleo del Comitato promotore, con la Regione Lazio a sostegno, indirizzo e coordinamento del percorso.” Dichiara Cristiana Avenali, Consigliera regionale del PD e promotrice dell’incontro che si è svolto ieri presso la Regione Lazio sul Contratto di Lago di Bracciano “L’idea di costituire un Contratto di Lago nasce a seguito dell’emergenza ambientale e idrica dell’estate passata ma non ha l’obiettivo di risolverla, bensì quello di evitare che ci si ritrovi nuovamente a dover affrontare una situazione così grave – Prosegue la Consigliera – Partendo dal raggiungimento di quelli che sono i principi di base di un Contratto di Fiume o Lago, Costa o Foce e cioè il miglioramento della qualità delle acque, la sicurezza idraulica e la tutela della naturalità, si vuole arrivare a costruire una visione a lungo termine del futuro del lago, a ricostruire una comunità del lago, ed è per questo che oltre gli elementi tecnico-scientifici sarà importante acquisire le conoscenze locali. “Un percorso che non sarà né breve né semplice – conclude Avenali – ma che vale la pena di percorrere perché innovativo nel determinare una governance attraverso la partecipazione vera. Ringrazio tutti i presenti all’incontro non solo per la partecipazione ma per aver espresso la volontà di voler intraprendere questo cammino che adesso proseguirà con il primo passaggio fondamentale della costruzione del documento d’intenti.”

Bracciano: all’Urbanistica arriva il superconsulente-magistrato Francesco Verusio e il 19/10 il “cittadino” debutta in Consiglio comunale

Dal disastro della Concordia all’Urbanistica di Bracciano. E’ questo il salto professionale di Francesco Verusio, 77 anni, già procuratore aggiunto di Roma e procuratore della Repubblica di Grosseto che a partire dal 1° ottobre dà supporto all’Area Urbanistica ed Ambiente del Comune di Bracciano. E’ stato lui stesso a inoltrare una simile richiesta al Comune di Bracciano. Il tutto senza alcun compenso perché il già procuratore darà il proprio apporto professionale a titolo gratuito per un anno, la durata prevista dall’incarico. La decisione della giunta Tondinelli è stata formalizzata con l’approvazione della delibera 207/2017. “L’amministrazione comunale – si legge in delibera – versa da tempo in una difficile situazione dovuta all’attuazione della procedura di riequilibrio economico-finanziario e alla mole notevole del contenzioso in corso”. Ed ancora: “tale situazione determina gravi disservizi all’utenza oltre ad un continuo sovraccarico di lavoro degli addetti, specialmente in riferimento alla complessa attività dell’area urbanistica ed ambiente”. Negli uffici Verusio potrà probabilmente lavorare gomito a gomito con l’esperto professor Michetti che, non a titolo gratuito ma per un compenso di oltre 12 mila euro, dovrà occuparsi, come deliberato dal Consiglio comunale di dare un parere per le procedure di accordi tra pubblico e privato, compreso il discusso accordo previsto dalla delibera 115/2017 per la quale l’opposizione di Bracciano ha presentato una mozione, non discussa, per chiederne la revoca. Il consulente-magistrato anche se gratis avrà molto da lavorare. L’urbanistica a Bracciano è un tema che scotta. Prova ne sia che sull’argomento la città si appresta a confrontarsi in una seduta consiliare aperta fissata per il 19 ottobre 2017. La massima assise comunale probabilmente discetterà sull’intera vicenda urbanistica di Bracciano visto che l’unico punto all’ordine del giorno testualmente recita: “Problematiche relative al piano regolatore generale vigente derivanti dalla pianificazione urbanistica del territorio prevista approvata e non realizzata -correlazione con procedimenti e sentenze dell'autorità giudiziaria-profili di eventuale danni erariali e di incidenza sul bilancio dell'ente”. A decidere la convocazione di una simile seduta sarebbe stata la Conferenza dei Capigruppo che si è tenuta a pochi giorni dall’ultima seduta di Consiglio comunale nel corso del quale si sono registrate aspre polemiche tra presidente ed opposizione in merito a vari argomenti in discussione. Una seduta che ha visto tra le altre cose il consigliere comunale Claudio Gentili chiedere le dimissioni del presidente Testini per il venir meno del ruolo di super partes. In questi giorni si è registrata inoltre una raffica di polemiche incrociate su quella che ormai viene definita “questione cittadino”. Resta da vedere quanto la partecipazione del pubblico ad un Consiglio comunale aperto nel corso del quale probabilmente “il cittadino” prenderà la parola, sia compatibile con l’orario prescelto, ovvero le tre del pomeriggio di un normale giovedì lavorativo.