mercoledì 29 novembre 2017

Minnucci: "Acea azienda dalle uova d'oro sulle tasche dei cittadini. Raggi intervenga"

“Che Acea fosse un’azienda a scopo di lucro ne eravamo coscienti: oggi, però, dopo l’intervista rilasciata al Sole 24 Ore dall’Ad Donnarumma, veniamo a sapere che per Piazzale Ostiense i cittadini di romani e dintorni sono delle galline dalle uova d’oro da sfruttare per risolvere la crisi idrica della Capitale. Le parole rilasciate dal super manager scelto dalla Sindaca Raggi sono di una gravità inaudita e calpestano la dignità di tutti quegli utenti che pagano regolarmente il servizio idrico. Donnarumma in un sol colpo ci ha fatto sapere che l’azienda non ha in cantiere neanche un euro e che i 400 milioni di euro utili ad aumentare la capacità idrica della Capitale col raddoppio del Peschiera saranno a capo del Governo e delle Istituzioni. E perciò dei cittadini. In sintesi: se Acea si preoccupa delle sue tasche guardando anche oltre confine con investimenti in Honduras, Perù e Kazakistan, alla crisi idrica di Roma dovranno pensarci i cittadini pagando le loro bollette. Di fronte questo quadro è paradossale che Virginia Raggi non abbia ancora chiesto chiarimenti: da socia di maggioranza dell’azienda, la Sindaca ha il dovere di scendere in campo chiedendo spiegazioni per un piano investimenti bizzarro che penalizza Roma e tutta la sua area metropolitana”. Lo ha detto il deputato dem, Emiliano Minnucci.

Asl Roma 4 su ospedale Padre Pio di Bracciano

L’Azienda Sanitaria Asl Roma 4 punta al potenziamento del nosocomio di Bracciano, in un’ottica di incremento della qualità delle cure e dell’offerta all’utenza che risiede sul territorio del distretto 3. In questi ultimi mesi è stato un susseguirsi di lavori ed ammodernamenti per rendere l’ospedale più funzionale ed efficiente. Al Pronto soccorso è stata realizzata una nuova pavimentazione e l’installazione della nuova segnaletica che verrà terminata a gennaio. Al Secondo piano del nosocomio è stata avviata la progettazione degli Ambulatori Chirurgico ed Infermieristico. Nei vari piani dell’ospedale dal piano terra a salire si procede al rifacimento completo dei connettivi, con la realizzazione dei nuovi massetti, pavimentazione in ceramica, rasature, tinteggiature delle parteti, accessori di protezione dagli urti e nuove sale di attesa. Al terzo piano, si sta procedendo alla ristrutturazione del reparto Week Surgery con un ampliamento della sala degenza con un restyling delle pareti e la creazione di nuove sale di attesa. All’interno dell’ospedale verrà poi realizzata una nuova Guardia medica nei locali del vecchio pronto soccorso (al primo piano). Inoltre l’azienda Sanitaria è in attesa dell’autorizzazione del Nucleo di Valutazione regionale, comunque già accordata dalla Regione, per la realizzazione del nuovo Reparto di Lungodegenza con 20 posti letto. Nel reparto di Medicina situato al 1 piano saranno a breve installati nuovi infissi con zanzariere, e sono stati installati gli impianti di condizionamento nei reparti Importante anche l’attenzione che la Asl Roma 4 sta dedicando al territorio del Distretto 3: è stata infatti ultimata la ristrutturazione dell’ex Mattatoio di Bracciano in via Claudia, dove sarà collocato il servizio di Medicina Legale (attualmente sito in Via santa Lucia). Nello stesso immobile partirà anche il nuovo Servizio Centro Diurno per bambini affetti da patologie del Comune di Bracciano, di prossima inaugurazione, in un’ottica di sinergia tra enti. Oltre agli interventi strutturali, importanti anche gli interventi mirati all’umanizzazione e all’attenzione verso le categorie più fragili. Ricordiamo infatti che anche nel nosocomio braccianese, così come in quello di Civitavecchia, è stato appena attivato il codice rosa al Pronto Soccorso, un codice dedicato alle donne vittime di violenza, che avranno un percorso dedicato, assistito e protetto all’interno dell’Ospedale in rete con il territorio.

Trevignano: Eletto il Consiglio Direttivo della Lega – Noi con Salvini

Lo scorso 23 novembre si è riunita nella sede di Lega – Noi Con Salvini, a Trevignano Romano, un’assemblea degli iscritti che ha eletto il Consiglio Direttivo, entrando così nel vivo dell’attività politica in preparazione delle prossime consultazioni elettorali. Come primo impegno, il nuovo organo del movimento, ha organizzato per i prossimi 2 e 3 dicembre l’appuntamento con la raccolta firme contro lo Ius soli, come nel resto d’Italia. Il gazebo di Lega – Noi con Salvini sarà presente in Piazza Vittorio Emanuele III dalle 9.30 alle 13.30. Questo il nuovo Consiglio Direttivo: Marco Riezzo, Walter Baldini, Raffaella Selvaggini, Gianfranco Crocicchi, Roberta Mariotti, Andrea Iaia, Lucia Colavalle Tuccimei, Marco Mirra, Benedetto Gazzella, Fabrizio Paris, Marco Catena, Martina Catarci

domenica 26 novembre 2017

Bracciano: Asilo nido comunale dopo il flop cambiano le regole

Un servizio che era nato per 60 bambini e che ne ospita oggi solo 6. A Bracciano è un flop il debutto dell’asilo comunale, malgrado la struttura sia stata realizzata ad hoc con fondi regionali. La debacle è tale che nel corso del Consiglio comunale del 24 ottobre a solo 6 mesi dalla sua prima adozione si è dovuto procedere alla revisione del regolamento. Si è dato un maggiore punteggio al nucleo monogenitoriale e sono state ampliate le fasce contributi da 4 ad 8 fasce. A porre in evidenza lo scarso riscontro avuto dal nuovo asilo, a fronte di una spesa in tre anni di 143mila euro circa per l’affidamento alla cooperativa Gialla che lo gestisce, il consigliere d’opposizione Claudio Gentili. Sulla questione il sindaco Tondinelli non ha mancato di dire la sua prendendosela, come avviene spesso, con la passata amministrazione e parlando tuttavia di un errore. In replica l’assessora Alimenti si è detta soddisfatta del lavoro svolto (Sic). Oltretutto gli amministratori hanno detto che il finanziamento poi concesso dalla Regione per 500mila euro era stato chiesto dalla passata giunta. E’ quindi intervenuto il capoarea Bucefalo che ha spiegato le ragioni del ritardo tra le quali la individuazione della Commissione consiliare Servizi Sociali che avrebbe dovuto esprimere un parere consultivo, commissione definita poi dal sindaco nel corso della seduta “illegale” (al riguardo è nota la querelle sulle commissioni consultive e la loro cancellazione, fatto stigmatizzato dall’opposizione). Il nuovo regolamento se si esclude l’aumento delle fasce di reddito che certamente potranno favorire un maggiore riscontro risulta tuttavia ancora carente sotto vari punti di vista, almeno ad un confronto con la gestione di servizi analoghi in altri Comuni. Perché non è consentita la possibilità alle gestanti al settimo mese di gravidanza di presentare domanda? Perché non sono stati riservati parte dei posti disponibili ai dipendenti comunali? Perché il Regolamento non menziona i titoli che devono essere posseduti dagli educatori e non dettaglia in modo più articolato le procedure di formazione relativa. Perché non è indicato nel dettaglio il numero delle figure professionali previste in organico? Perché non è prevista la figura di un pediatra che periodicamente effettui visite e consulenze in loco? Perché non è previsto uno specifico articolo che regoli la fruibilità degli spazi esterni? Perché non sono state indicate specifiche norme che, in combinato disposto con altri regolamenti, prevedano monitoraggi ambientali riguardanti nello specifico i campi elettromagnetici, in ossequio al principio di precauzione in materia, e della qualità dell’aria? Visto come stanno le cose la Regione Lazio potrebbe in futuro decidere di dirottare fondi importanti, come quello dato per il nuovo asilo, verso Comuni che almeno sappiano dire grazie e mettere a frutto i fondi pubblici loro assegnati.

venerdì 24 novembre 2017

Messina: la Finanza effettua sequestri alla famiglia di Francantonio Genovese

I finanzieri del Comando Provinciale di Messina a conclusione di una complessa serie di indagini di polizia economico-finanziaria dirette dalla Procura della Repubblica di Messina per i reati di riciclaggio, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta di beni hanno proceduto ieri all’esecuzione del sequestro, in vista della confisca, di società di capitali, conti correnti, beni mobili ed immobili, ed azioni riconducibili all’onorevole Francantonio Genovese, al figlio Luigi, appena eletto all’assemblea regionale siciliana nella lista di Forza Italia ed ai suoi più stretti familiari. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina, Salvatore Mastroeni. Le indagini hanno inizialmente consentito di rinvenire fondi esteri per un ammontare pari ad oltre 16 milioni di euro, schermati da una polizza accesa attraverso un conto svizzero presso la società Credit Suisse Life Bermuda Ltd.: fondi in parte transitati presso un istituto bancario di Montecarlo ed intestati ad una società panamense (Palmarich Investments) controllata da Francantonio Genovese e dalla moglie Chiara Schirò; in parte (per oltre 6 milioni ) trasferiti in contanti in Italia direttamente al Genovese resi così irrintracciabili. La provenienza del denaro veniva riferita dall'indagato al proprio padre Luigi (cl.1925). Le verifiche sui redditi di Francantonio Genovese e del di lui padre non consentivano di considerare compatibile tale patrimonio con le entrate dichiarate. Da qui la contestazione di riciclaggio per denaro derivante da reato, quantomeno da evasione fiscale. Successivamente, dopo che la stessa Schirò aveva aderito alla voluntary disclosure per la parte di sua competenza ed ai limitati effetti delle sanzioni previste dalla annualità in corso di accertamento, sono emersi ulteriori gravi illeciti. Dopo che, a partire dal 2016, al Genovese erano stati notificati da parte dell’Agenzia delle Entrate alcuni avvisi di accertamento per oltre 20 milioni di euro derivanti dalla conclusione di verifiche fiscali condotte nei suoi confronti, le indagini hanno messo in luce una complessa attività di ulteriore riciclaggio finalizzata anche a frodare il fisco. E’ emerso infatti che gli indagati, anche avvalendosi di alcune società a loro riconducibili, hanno posto in essere diverse operazioni immobiliari volte a trasferire ad altri soggetti beni immobili e disponibilità finanziarie in possesso di Francantonio Genovese per eludere il possibile sequestro dei 16 milioni provento del riciclaggio e per sottrarsi fraudolentemente al pagamento delle imposte e delle correlative sanzioni amministrative che frattanto venivano ad ammontare a circa 25 milioni di euro. In tal modo il Genovese, nel tentativo di sfuggire all’aggressione patrimoniale nei suoi confronti, si è spogliato di tutto il patrimonio finanziario, immobiliare e mobiliare a lui riconducibile, in via diretta e/o indiretta, per tramite della società schermo GE.FIN. s.r.l. (ora L&A Group s.r.l.) e Ge.Pa. s.r.l., di cui deteneva il 99% ed il 45% delle quote sociali, trasferendolo al figlio Luigi insieme a denaro proveniente dal precedente riciclaggio. Ulteriori approfondimenti, hanno consentito di accertare che il citato professionista, ha di fatto dismesso le proprie partecipazioni societarie attraverso strumentali e complesse operazioni di riorganizzazione del patrimonio sociale delle medesime. Nel dettaglio, ricorrendo alla cosiddetta tecnica dell’altalena: - dapprima è stata deliberata la riduzione del capitale sociale, al di sotto della soglia di legge prevista dall’art. 2482 ter c.c., delle medesime società per far fronte alle perdite artificiosamente generate dagli stessi indagati; - successivamente è stato disposto il ripianamento delle stesse attraverso un nuovo versamento di capitale a carico dei soci. In tali circostanze, anziché provvedere in prima persona, nonostante il comprovato possesso di risorse finanziarie, l’indagato ha dichiarato di rinunciare alla qualità di socio per mancanza dei fondi necessari, poche decine di migliaia di euro, per partecipare all’aumento di capitale, permettendo così, ex novo, l’ingresso in società del figlio, Luigi Genovese (classe 1996), privo di risorse economiche proprie. Questo manovre hanno consentito tra l’altro al Genovese con la complicità del figlio Luigi di vanificare gli effetti del pignoramento che sulle sue quote era stato effettuato da Riscossione Sicilia. Egli infatti ha partecipato come custode delle quote alle assemblee nelle quali si è deciso di azzerare il valore delle proprie azioni - dell’importo di svariati milioni di euro - e di consentire al figlio Luigi di subentrare - con la sottoscrizione di strumentali aumenti di capitale - nella titolarità piena della società eludendo il pignoramento. Le finalità illecite delle condotte sono state dimostrate dal fatto che quest’ultimo, ha versato la propria quota di capitale con denaro bonificatogli, nei giorni immediatamente precedenti alle operazioni in argomento, dal padre. Il decreto di sequestro preventivo è stato notificato oltreché a Francantonio Genovese ed alla moglie Chiara Schirò, anche, al figlio Luigi Genovese, alla sorella Rosalia Genovese, al nipote Marco Lampuri accompagnato da informazione di garanzia per i reati di riciclaggio e sottrazione indebita. L’ammontare complessivo del valore delle aziende, dei conti e degli immobili sequestrati perché considerati profitto ovvero strumento dei reati commessi, supera i 100 milioni di euro e rappresenta il sequestro preventivo più cospicuo mai effettuato dalla Procura dall'Autorità Giudiziaria di Messina.

Fermiamo Cupinoro soddisfatti su asta deserta ma la guardia resta alta

"Il movimento Fermiamo Cupinoro si dichiara soddisfatto per l’esito negativo dell’asta fallimentare che avrebbe sbloccato la vendita delle autorizzazioni per costruire nuovi e devastanti impianti di trattamento dei rifiuti nel nostro territorio. Noi e altri comitati cittadini abbiamo messo in campo tutto ciò che era possibile: azioni legali, esposti, ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, denunce, richieste di analisi ambientali fino alla richiesta (accolta) per l’indagine della Commissione Europea sui molti lati oscuri della gestione della discarica. Abbiamo chiamato a raccolta i cittadini e gli amministratori, e ben 6 sindaci del territorio hanno risposto al nostro appello. Abbiamo ricordato all’Università Agraria di Bracciano i suoi doveri e le sue responsabilità in qualità di proprietaria dei terreni ed ente di tutela. L’asta è andata deserta, ma purtroppo non finisce qui. L’incontro in Regione Lazio non lascia presagire nulla di buono. Sindaci presenti, ci è stato detto che l’Autorizzazione Integrata Ambientale sugli impianti in scadenza a Maggio 2018 si rinnoverà automaticamente per i prossimi 5 anni. Lo smaltimento e il recupero di energia dai rifiuti è tuttora la strategia perseguita da Governo e Regione, e il Piano Rifiuti in preparazione (guarda caso prodotto a fine mandato) difficilmente segnerà un cambio di direzione. Questo significa centrali a biogas per l’organico e produzione di combustibile da rifiuti per l’incenerimento nelle centrali e nei cementifici. Significa inquinamento, minacce alla salute, spreco di soldi pubblici. A nord di Roma non c’è ancora un polo per chiudere il ciclo dei rifiuti con questa strategia da incubo. Quindi la guardia va tenuta alta. Siamo inoltre preoccupati per lo stato di apparente abbandono del sito dove invece è necessaria la definitiva messa in sicurezza e bonifica, e vorremmo conoscere i motivi che impediscono l’escussione della polizza di circa 8 milioni di euro che servirebbero allo scopo. Per parlare di tutto questo e altro, invitiamo i lettori alla cena di sottoscrizione che si svolgerà Venerdì 1 Dicembre al ristorante La Fienatora a I Terzi (info sulla pagina fb di Fermiamo Cupinoro) in occasione dell’anniversario dell’Associazione Raggio Verde che sostiene la nostra azione legale contro la minaccia di Cupinoro".

La minaccia Acea incombe ancora su quel che resta del lago di Bracciano

Un protocollo per la gestione delle emergenze idriche, un nuovo piano di gestione del lago, l’installazione di un sistema di misurazione delle captazioni, un censimento dei pozzi che attingono dalle falde intorno al lago a carico della Città Metropolitana di Roma Capitale, la valutazione di massima di un sistema di blocco automatico delle captazioni, e l’autorizzazione per nuove concessioni. Sono queste le principali conclusioni raggiunte il 22 novembre alla riunione convocato dalla Regione Lazio per discutere dell’emergenza idrica del Lago di Bracciano. Le istituzioni hanno proposto una serie di misure ben definite. In primis l’installazione di un misuratore presso gli impianti di Castello Vici, ad Anguillara e di altri misuratori magnetici presso gli impianti di sollevamento di Cesano. Inoltre - in ottemperanza a quanto disposto dal disciplinare della concessione - è stata chiesta l’installazione di un sistema automatico di saracinesche in grado di interrompere la captazione non appena si supera la soglia limite. E'stata inoltre posta la questione relativa alla questione della separazione delle acque nere dalle acque bianche in modo da favorire un maggiore afflusso delle acque piovane verso il lago ed è stata inserito nel pacchetto anche un piano per la pulizia dei fossi. Ci sono poi le questioni legate all’emergenza attuale, come per esempio i costi legati alla rimozione delle alghe dalle spiagge per cercare di ridurre l’apporto di fosfati e anche la questione degli indennizzi agli operatori economici danneggiati dall’abbassamento del livello del lago. Un capitolo a parte è poi rappresentato dalla necessità di attrezzare interventi di manutenzione straordinaria sui pontili di attracco della Motonave Sabazia II. La Regione Lazio ha richiamato tutti gli Enti presentialle proprie competenze. In primo luogo la Città Metropolitana che entro due settimane dovrà fornire una mappa dei pozzi presenti nel bacino imbrifero del lago. Si tratta di uno strumento che doveva essere stato realizzato già da tempo e al quale le istituzioni del lago avevano dato la piena disponibilità a collaborare anche con l’impiego delle Polizie locali e dei Guardiaparco già a partire dallo scorso mese di maggio. Dal canto suo Acea ha dichiarato che la situazione è ancora di piena emergenza idrica e che dalle sorgenti del Capore sono stati recuperati appena 100 litri al secondo, per cui, in caso di necessità saranno di nuovo costretti a prendere acqua dal Lago di Bracciano. Anche se ora il lago è oltre il suo minimo storico a meno 197 centimetri rispetto allo zero altimetrico fissato a 163,04 metri sul livello del mare. Per scongiurare questo scenario, la Regione ha dato la sua disponibilità ad autorizzare nuove concessioni e l’Acea ha annunciato un piano di investimenti di circa 27 milioni di euro. Inoltre Acea ha specificato che i costi degli interventi richiesti saranno caricati in bolletta, saranno cioè a carico dei cittadini. Nel frattempo, la Regione ha imposto ad Acea di mettere a punto un protocollo per la gestione delle emergenze affidato direttamente alla Regione e di prevedere un nuovo modello di gestione della risorsa stessa. (Fonte Comunicato congiunto)

giovedì 23 novembre 2017

Buoni frutti a Bracciano grazie alla collaborazione tra Università Agraria e Associazione Commercianti

Dopo quattro eventi di successo la collaborazione tra Università Agraria di Bracciano e l’Associazione Commercianti di Bracciano è ormai consolidata. Un valore aggiunto per la promozione di Bracciano che non mancherà di portare nuovi frutti. Si è partiti con la Festa della Primavera, per passare poi alla Notte Bianca, alla Notte Rosa e a San Martino, tutte iniziative che sono state in grado di animare il centro di Bracciano portando visitatori e turisti. “Non appena ci è stata richiesta – spiega il vicepresidente dell’Università Agraria di Bracciano Alberto Bergodi – abbiamo subito dato la nostra disponibilità”. Le manifestazioni si sono aggiunte alla riuscita rassegna cinematografica Virgilio Estate con l’allestimento, dal 24 luglio al 28 agosto, di una arena all’aperto nel piazzale organizzata dall’Università Agraria in collaborazione con Frontera Cinemas e l’Associazione Amici del Teatro Galeazzo Benti. In preparazione inoltre per il prossimo 2 dicembre La Festa dell’Olio in programma sul piazzale dell’Università Agraria in collaborazione con il Frantoio di Bracciano e la Cooperativa Sviluppo Agricolo Braccianese. “Lavoriamo tutti – commentano Beatrice Dominici e Michela Aulicino, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione Commercianti Bracciano – per lo sviluppo del territorio e la collaborazione è senz’altro uno strumento efficace per ottimizzare le risorse. L’impegno per l’organizzazione di questi eventi – aggiungono – è notevole e ringraziamo, oltre ai nostri tesserati senza i quali non potremmo programmare nulla, anche istituzioni come l’Agraria sensibile alle tematiche di promozione del territorio e del paese”. La collaborazione tra le altre cose prevede a breve l’organizzazione di un mercato contadino nello spazio di piazza Italia. “Sarà – spiega Dominici – un mercato riservato ai produttori locali a km 0. I produttori sono già parte integrante delle nostre manifestazioni nel corso delle quali hanno esposto i loro prodotti. E’ importante tuttavia che abbiano uno spazio tutto per loro”. In ambito turistico un grandissimo riscontro ha avuto anche l’iniziativa del “Cammino delle Terre Comuni”, con la riscoperta di itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta e a cavallo sul territorio tra natura, storia e tradizione, del quale l’Università Agraria di Bracciano, assieme a quelle di Manziana e Cesano, è tra gli enti promotori. “Riteniamo– commenta Bergodi – che lavorare in sinergia con quanti hanno a cuore Bracciano sia un metodo efficace che porta risultati per il territorio nel suo complesso.

Servizi socio-sanitari nel distretto F3: Il caso della cancellazione dei soggiorni estivi della disabilità adulta

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Anna Radicioni del Tribunale dei Diritti del Malato Il 3 luglio 2017 con la nota 21978 ho scritto al Comune di Bracciano per chiedere informazioni sulla CANCELLAZIONE dei soggiorni estivi che non più di DIECI GIOVANI nel nostro territorio potevano effettuare, per una settimana, insieme, al mare Era, mi dicono le famiglie, una occasione STUPENDA di vera gioia, tutti insieme giovani diversamente abili e giovani accompagnatori. Dunque una iniziativa che consentiva anche di retribuire giovani con incarico di accompagnatori. La risposta del Comune di Bracciano prot. 25285 del 01.08.2017 ha ben DUE FIRME e, in sintesi, dice che per questi soggiorni i singoli Comuni dovrebbero farsene carico (neppure mille euro a persona) e che in passato i soggiorni estivi venivano effettuati usando i fondi residuali della disabilità e che nella presente annualità TUTTI I FONDI RELATIVI ALLA DISABILITA' ADULTA SONO STATI IMPEGNATI etc etc. Leggo ora, sul Piano di Zona 2017 che sono pari a 136.000€ i fondi residui della disabilità' adulta.........Praticamente un tesoretto !!!!!!!!!!!!!!!!!! Scriverò ai rispettivi Sindaci per chiarimenti perché IO NON HO CAPITO ..... forse dovremmo interessarci tutti, consiglieri comunali e singoli cittadini, su come vengono spesi i denari che arrivano nelle casse comunali per far fronte alle necessità di chi è meno fortunato.

mercoledì 22 novembre 2017

Sabato inaugura a Anguillara la mostra “Autobiografia di un paese in guerra” al Museo della Civiltà Contadina “Augusto Montori”

La Grande Guerra vissuta e raccontata dagli anguillarini in mostra da sabato 25 Novembre 2017 ad Anguillara al Museo Storico della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori”. Grazie alla collaborazione tra l’Associazione Culturale Sabate che dal 1992 ha dato vita alla struttura museale e all’Associazione Arca sul Lago viene riproposta al pubblico la splendida mostra “Autobiografia di un Paese in Guerra” che l’associazione, presieduta da Franco Chiavari, ha organizzato alla biblioteca comunale nell’ambito del progetto “Pace o Guerra: Il 1914 I Dilemmi del Novecento”. “Si tratta di una mostra così accurata e ben fatta – commenta il presidente dell’associazione Sabate Graziarosa Villani – che non poteva essere dimenticata. In questa ricerca c’è la vita, la passione, il patriottismo dei tanti anguillarini che combatterono al fronte e delle loro famiglie. Oltretutto la mostra si muove nel solo dello studio archivistico che Angela Zucconi, nostra presidente onoraria, fece per scrivere il suo Autobiografia di un Paese che resta una pietra miliare per la storia locale”. Tra le tante scoperte fatte da Arca sul Lago, grazie all’opera di salvaguardia dell’archivio storico comunale, ce n’è una eccezionale. Si tratta della splendida lettera rinvenuta sigillata dopo 101 di una innamorata, Ninetta, a Marolo Di Carlo, soldato anguillarino morto al fronte. Quella lettera arrivò quando ormai Marolo era morto. Il giovane anguillarino cadde a Valle Lastaro il 18 giugno 1916. La lettera fu rispedita al mittente, ma evidentemente non venne consegnata a Ninetta ed è rimasta chiusa, ancora con i francobolli dentro per una attesa risposta, per tutto questo tempo. Marolo Di Carlo fu uno dei tanti caduti anguillarini. La mostra e l’interessante catalogo della mostra li ricorda riportando per ognuno una scheda. Si tratta di: Liberato Brunetti, Filippo Bucci, Rinaldo Bucci, Giovanni Canzonetta, Giovanni Cesi, Armando Chiavari, Nemisio Climati, Carlo De Battistis, Gennaro De Santis, Evaristo Di Carlo, Giuseppe Di Carlo, Marolo Di Carlo, Pietro Di Carlo, Rinaldo Fiorucci, Giuseppe Gentili, Biagio Guidi, Mariano Innocenzi, Domenico Marasca, Francesco Mariani, Biagio Parrucci, Primo Ricci, Biagio Rinaldi, Domenico Rinaldi, Enrico Rossi, Oreste Scrivieri, Golia Settimi, Ettore Vannaroni, Rinaldo Vannaroni, Filippo Zampi. La mostra è un valore aggiunto per tutta Anguillara. Riscopre pagine dolorose di una Italia che credeva nella patria. L’Associazione Culturale Sabate depositaria della tradizione locale non poteva lasciarsi scappare questa occasione di approfondimento. In occasione della inaugurazione prenderanno la parola Franco Chiavari, Lucia Buonadonna dell’Associazione Arca sul Lago, l’assessore alla Cultura del Comune di Anguillara Viviana Normando e Marcello Ramognino, regista, documentarista e studioso dell’iconografia della Grande Guerra. Si invita tutta la cittadinanza a partecipare.

Sindaco di Cerveteri Pascucci su asta Cupinoro deserta: "sempre vigili"

La Curatela del Fallimento della Bracciano Ambiente ha comunicato che l’asta per la vendita dell’Autorizzazione Integrata Ambientale a suo tempo concessa alla società del Comune di Bracciano per la realizzazione del TMB e del BIOGAS sull’area di Cupinoro è andata deserta. “Prendiamo atto dell’esito dell’asta e attendiamo ora, non senza un minimo senso di inquietudine, le prossime iniziative che la curatela vorrà attuare – ha dichiarato Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri - riaffermiamo con forza la posizione che abbiamo sempre espresso sull'argomento anche attraverso i ricorsi proposti davanti le autorità giurisdizionali competenti, ovverosia che il progetto del TMB e del BIOGAS a Cupinoro è certamente obsoleto e gravemente dannoso per il nostro territorio”. "I permessi sull’area di Cupinoro scadranno a maggio del 2018, e visti i tempi ristretti, auspichiamo che sia davvero scongiurata l’ipotesi della nascita di un nuovo mostro ambientale a pochissimi chilometri dalle nostre case - ha proseguito Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri - ovviamente la nostra attenzione sul tema rimarrà sempre alta, in tutte le sedi preposte, sempre al fianco dei comitati ambientalisti e di tutti coloro che da tanti anni combattono a difesa del nostro territorio”. “Continueremo – conclude Pascucci – a lottare al fianco dei Comitati e di tutti i cittadini per richiedere la realizzazione del trattamento post – mortem sull’area di Cupinoro”.

Cupinoro: deserta l'asta di ieri

Deserta l'asta per Cupinoro. E' andata deserta l'asta di ieri per il bando delle autorizzazioni del sito di smaltimento. Si aprono ora molti scenari possibili. Nessuno si è presentato per la vendita delle autorizzazioni dei due impianti previsti nel sito di smaltimento di Bracciano. La messa a bando delle due autorizzazioni è stato quasi un passaggio obbligato per il curatore fallimentare Gianpaolo Sirleo che ha l'onere di fare il possibile per massimizzare le risorse. L'esito della gara è stato ufficialmente comunicato al giudice fallimentare e al comitato dei creditori. Arrivano novità inoltre per il commissario ad acta Flaminia Tosini ora divenuta Direttore della Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti. La nomina è stata fatta con la deliberazione della giunta regionale del 3 novembre scorso. Ciò la rende incompatibile con il ruolo di commissario ad acta per Cupinoro. Resta l'incognita su chi pagherà i costi per la messa in sicurezza dell'impianto. Si attendono ora le reazioni del Movimento Fermiamo Cupinoro che aveva espresso nelle scorse settimane forti preoccupazioni per questa asta.

martedì 21 novembre 2017

Per “Tutte le età della moda”: il 3 dicembre nuova sfilata a Bracciano

Per “Tutte le età della moda”, la manifestazione ideata da Sara Di Carlo per dare linfa e visibilità al commercio locale con sfilate ed eventi domenica 3 dicembre 2017 promuove un nuovo appuntamento a Bracciano. Si sfila nelle sale del ristorante Alfredo Da Persichella.
“Sarà – anticipa l’organizzatrice che vestirà ancora una volta anche i panni di presentatrice - un evento pieno di emozioni. Oltre a veder sfilare le proposte dei negozi di abbigliamento del territorio, saremo allietati dalla meravigliosa voce di Marco Gangi, dalle esibizioni della Académie Formazione Danza di Francesca Sanapo e Francesco Milana e della danzatrice del ventre Camilla Antonaroli”. Seguiranno la cena (prenotazioni con messaggio whatsapp 3200799787) e l’animazione.
“Anche questo evento – dice Di Carlo – potrà essere seguito online. Domenica scorsa abbiamo riscosso un grande successo con più di 1.800 visualizzazioni grazie alla diretta live su Facebook Alpa M. eventi by Sara Di Carlo. Abbiamo visto sfilare abbigliamento casual, bijoux e i meravigliosi abiti di atelier gioia”.

lunedì 20 novembre 2017

Due arresti nel fine settimana: uno a Bracciano l'altro a Rignano Flaminio

Nel corso dei servizi effettuati durante il fine settimana, estesi ai comuni di Trevignano, Bracciano, Campagnano e Rignano, i Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno tratto in arresto 2 persone. A Bracciano, i militari del locale Comando hanno denunciato 2 cittadini ucraini, colti in flagranza mentre abbandonavano rifiuti in via Santo Celso. Uno dei due extracomunitari è stato, inoltre, tratto in arresto per “resistenza a pubblico ufficiale”, poiché ha aggredito i carabinieri durante le prime fasi del controllo. A Rignano Flaminio, i militari della locale Stazione hanno arrestato una donna, domiciliata in un campo nomadi di Roma, che con la complicità di un minore – successivamente deferito in stato di libertà al tribunale dei minorenni – aveva appena trafugato vari prodotti (per un valore di circa 260 euro) da un locale supermercato.

Bracciano: il 23 novembre Maria Elisa Pezone presenta il suo libro “A spasso con la Fibromialgia”

Un’autobiografia, un romanzo, una denuncia, un appello. Tutto questo nel libro “A spasso con la Fibromialgia”, scritto da Maria Elisa Pezone, che sarà presentato giovedì 23 novembre 2017 alle 15.30 a Bracciano alla biblioteca comunale Bartolomea Orsini. Protagonista è “fibro”, ovvero la sindrome fibromialgica, una patologia invalidante troppo minimizzata se si pensa che a soffrirne, in Italia, sono oltre un milione e mezzo di persone. Si tratta, secondo la definizione data dall’ Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, di una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia). In questo libro (Edizioni Booksprint) l’autrice si cimenta in una narrazione difficile ripercorrendo la sua esperienza, le giornate costretta a letto, le delusioni e poi il percorso intrapreso per affrontare la malattia ricorrendo a buona parte di quel ventaglio di discipline che costituiscono la medicina tradizionale. “Ora – dice Maria Elisa Pezone – ho capito che con la fibromialgia si può convivere. La forza di volontà è fondamentale per ottenere buoni risultati. Ma il percorso è lungo è difficile. Ho scritto questo libro non solo per dare speranza a quanti come me combattono ogni giorno questa patologia, ma anche per sollecitare un dibattito pubblico sull’argomento. Per lo Stato non esistiamo. Con i proventi di questo libro vorrei raccogliere fondi da destinare alle associazioni di volontari che si battano per il riconoscimento della fibromialgia nei Lea – Livelli essenziali di assistenza”. Un libro coraggioso con il quale l’autrice lancia un appello e, allo stesso tempo, uno strumento per dare sostegno alla quotidianità di chi di questa patologia soffre. Alla presentazione, aperta a chiunque voglia intervenire, oltre all’autrice interverranno lo psicologo Valerio Lenzoni e l’osteopata Andrea Baldi. Letture a cura di Nadia Merante.

domenica 19 novembre 2017

Comitato Difesa Lago di Bracciano: “Manca all’appello oltre un metro di lago”

Grande traguardo del movimento che ha fermato Acea dal prelievo di acqua dal lago di Bracciano. Uno stop stabilito dalla Regione Lazio dopo una lunga stagione di battaglie del nostro Comitato insieme ad altre associazioni con l’appoggio del Parco e dei Comuni rivieraschi. MA NON BASTA. Constatiamo infatti che manca all’appello un metro e mezzo di lago. Tutto ciò significa milioni di metri cubi di acqua sui quali Acea e i suo azionisti staccano lauti dividendi. Se infatti a 163,04 metri sul livello del mare (zero idrometrico individuato dal Parco di Bracciano-Martignano), sottraiamo 161,90 metri sul livello del mare, limite oggi ribadito dalla Regione Lazio, la differenza fa 1,14 metri. Come sottolineato dal Rapporto Ispra sono scomparsi vari habitat naturali compreso quello dove viveva la ormai famosa Isoetes Sabatina per il recupero della quale la Regione Lazio ha stanziato di recente 30mila euro. Avremmo espresso la nostra piena soddisfazione se la Regione Lazio avesse indicato oggi come limite da non superare quello dei 163,04 metri sul livello del mare, l’unico in grado di consentire una piena naturalità del lago. Questa, a nostro avviso, sarebbe stata una piena vittoria del territorio. Rivogliamo “il lago nostro”, rivogliamo l’ecosistema che avevamo, un gioiello di biodiversità, gravemente compromesso da gestioni dissennate di un bene comune come l’acqua. Ora che è stato posto un punto fermo ai prelievi, è evidente che i territori e le comunità del lago devono restare protagonisti di una battaglia collettiva in difesa dell’ecosistema lago e indirizzata a definire un nuovo modello, maggiormente partecipato, di gestione dell’acqua.

sabato 18 novembre 2017

Bracciano - Padre lascia figlia di 4mesi in auto e va a prendersi il caffè: intervengono i carabinieri

Aveva parcheggiato l’auto davanti al supermercato, per andare a prendersi un caffè in un bar della zona. In macchina, però, aveva lasciato la figlia di 4 mesi. Dopo circa 20 minuti, il pianto disperato della piccola ha attirato l’attenzione di un cliente, che ha immediatamente chiamato il 112. È accaduto venerdì pomeriggio al supermercato “GROSS” di Bracciano. Il padre è stato denunciato in stato di libertà “per abbandono di minore”. Rapido l’intervento dei militari dell’aliquota radiomobile di Bracciano, che dopo vari e vani tentativi di rintracciare l’uomo, sono stati costretti a forzare la portiera dell’auto, per soccorrere la neonata, sempre in preda ad un forti vagiti. L’uomo, rintracciato più tardi grazie all’ausilio di altre pattuglie, ha ammesso di aver lasciato la figlia in auto perché stava dormendo. La bambina è stata subito visitata da personale medico del 118 e, per tutto il tempo, è stata accudita dal carabiniere donna che per prima è intervenuta sul luogo unitamente al collega, sino al momento in cui è stata riaffidata alla madre.

mercoledì 15 novembre 2017

Minnucci: "Su lago di Bracciano la Regione stoppa definitivamente Acea"

“Acea è stata bloccata ufficialmente: dove non sono riusciti il ministro Galletti e la sindaca Raggi, è riuscita la Regione Lazio che ha diffidato Acea a proseguire le captazioni in maniera definitiva fin quando il livello idrometrico del lago non sarà superiore a 161.90 metri. Oltre al blocco dei prelievi, la Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo ha ordinato a Piazzale Ostiense anche l’istallazione di un contatore di misurazione in prossimità delle idrovore. Questa notizia è da accogliere con estrema soddisfazione se non altro perché rende giustizia a tutti coloro che in quest’ultimo anno hanno cercato di denunciare e contrastare l’azione speculativa di Acea: penso al vice sindaco di Trevignano Galloni, al Comitato per la difesa del Lago di Bracciano e Martignano, all’Ente Parco, al Consorzio, alle Amministrazioni comunali e a tutti quei cittadini che sono scesi in piazza per tutelare la loro risorsa ambientale. L’atto della Regione suggella la vittoria del nostro territorio che, per quello che ha subito e per come ha reagito, è riuscito a far valere le sue ragioni anche contro i poteri forti. Abbiamo dimostrato che a volte Davide può battere Golia. Ora affrontiamo rapidamente le cause strutturali di fondo che hanno prodotto questo disastro a partire da quella convenzione del 1990 che va necessariamente rivisitata esaltando il protagonismo del territorio: maggior potere di controllo dei Comuni lacuali e un approccio complessivo che accentui fortemente l’aspetto della tutela ambientale”. Lo ha detto il deputato PD, Emiliano Minnucci, commentando l’atto di diffida della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo sulla questione Lago di Bracciano.

Regione Lazio ad Acea sul lago di Bracciano: mai più sotto i 161,90

Stop a qualsiasi forma di prelievo dal lago di Bracciano da parte dell’Acea fino a quando il lago non tornerà al di sopra della soglia di 161,90 metri sul livello del mare, installazione di un misuratore di portata negli impianti Acea Ato 2 di Castello Vici (Anguillara Sabazia) e l’impegno di rendere pubblici i dati relativi alle captazioni, fermo restante il divieto assoluto di non superare in discesa la quota di 161,90 metri sul livello del mare. E’ quanto ha chiarito oggi Mauro Lasagna, direttore della Direzione Generale Risorse idriche e difesa del suolo della Regione Lazio. Il chiarimento è arrivato in risposta alla diffida che le Istituzioni del Lago - i Sindaci dei Comuni di Anguillara Sabazia, di Bracciano, di Trevignano Romano, , insieme a Vittorio Lorenzetti, Presidente del Parco Regionale di Bracciano-Martignano e al Presidente del Consorzio di Navigazione del Lago di Bracciano - avevano inviato alla Regione Lazio lo scorso 16 ottobre. Nella diffida, le Istituzioni chiedevano alla Regione non solo di provvedere alla installazione di apparecchiature di misura del livello del lago e della portata derivata - ovvero delle captazioni effettuate da Acea dal lago verso Roma e gli altri comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale 2 (Ato2) - ma anche di installare presso gli impianti Acea delle saracinesche da attivare per interrompere automaticamente le derivazioni in caso di superamento dei limiti previsti dalla concessione. Se il misuratore di portata sarà installato a breve, così assicura la Regione, per l’installazione delle saracinesche si dovrà aspettare la definizione della nuova concessione. Nella lettera infatti il direttore Lasagna ha fatto espresso riferimento alla ridefinizione della Concessione (la 1170 del 16 giugno 1990) che permette all’Acea di prelevare acqua dal Lago di Bracciano e ha chiarito che fino a quando questo nuovo atto non sarà adottato “si provvederà a sospendere ogni forma di prelievo da parte del Gestore del servizio idrico integrato (Acea Ato 2), dal Lago di Bracciano, fino a nuova disposizione” e che “mai potrà essere autorizzata la captazione fino a quando il livello del lago non avrà superato, (in salita n.d.r.) la quota di 161,90 metri sul livello del mare”. Questa quota, corrispondente a meno 114 centimetri rispetto allo zero idrometrico misurato dalle aste installate dal Parco, è la soglia massima di oscillazione ritenuta tollerabile e definita dalla Concessione attualmente in vigore. Oggi, il livello del Lago si trova ben al di sotto dei meno 190 centimetri ed oscilla tra i meno 193 e i meno 195 centimetri. In una dichiarazione congiunta le Istituzioni affermano: “Accogliamo con grande soddisfazione la comunicazione della Regione Lazio e non possiamo che essere gratificati nel vedere che alcune delle nostre richieste siano state pienamente accolte e messe nero su bianco come la ribadita volontà di voler vietare le captazioni almeno fino a quando il lago non sarà rientrato all’interno di un range di oscillazione naturale".

martedì 14 novembre 2017

Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne: a Manziana il 25 Novembre workshop teatrale di Elena Schnell per mettere in gioco le proprie emozioni

Emozioni forti in gioco il 25 novembre a Manziana per una innovativa iniziativa organizzata dalle Associazioni culturali “Microcosmo” di Manziana e “Pandora” di Bracciano per la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne. Una iniziativa originale, in programma alle 16.30 nell’aula consiliare del Comune di Manziana, perché propone un approccio al problema della violenza non più teorico o sociologico o altro, ma affettivo. Diventa protagonista la sensibilità di ognuno. Una proposta per un 25 novembre diverso di consapevolezza sulla problematica che investe l’universo femminile. L’evento infatti non è un seminario, né un convegno nei quali la platea è confinata ad un ruolo passivo. Al contrario si tratta di un workshop, una modalità di lavoro in gruppo attraverso l’utilizzo di tecniche teatrali. A condurre l’incontro è Elena Schnell, attrice e professoressa di teatro, di nazionalità argentina. La professionista offrirà a tutti i partecipanti un’occasione di crescita e di condivisione emotiva rispetto al tema della violenza sulle donne. All’incontro, patrocinato dal Comune di Manziana, sarà presente l’assessora Eleonora Brini per un saluto di apertura.

lunedì 13 novembre 2017

Stadio della Roma: il 24 Novembre seduta decisoria di Conferenza dei Servizi

“La Regione Lazio comunica che è stata convocata la seconda seduta della Conferenza dei Servizi decisoria sullo “Stadio della Roma” per venerdì 24 novembre presso la sede della Direzione regionale Territorio Urbanistica e mobilità. Nella lettera di convocazione si comunica il termine del 22 novembre per il deposito dei pareri da parte degli enti e che “ciascuna amministrazione è chiamata ad esprimere in modo chiaro, univoco e vincolante, in termini di assenso o dissenso, la posizione dell’amministrazione stessa su tutte le decisioni di competenza, attraverso la redazione di un unico atto che espliciti ogni autorizzazione, permesso o atto di assenso, comunque denominato, che tale posizione, se favorevole, sostituisce ed esplicitando, in caso di dissenso, le motivazioni. Si ricorda altresì - prosegue la lettera - che le prescrizioni o condizioni eventualmente indicate ai fini dell’assenso (o del superamento del dissenso) siano espresse in modo chiaro e analitico”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

Anguillara: chiesta chiusura comunità alloggio per anziani abusiva

Questa mattina il personale del Servizio di Igiene e Sanità pubblica, congiuntamente al personale militare del Comando Carabinieri della Stazione di Anguillara e dei Servizi sociali del Comune, ha rilevato una comunità alloggio per anziani abusiva nel territorio del Comune di Anguillara Sabazia. L'attività risulta priva di qualsiasi titolo autorizzativo previsto e priva di fornitura di acqua potabile. Si è provveduto a richiedere la chiusura immediata dell'attività. Gli anziani verranno ricollocati in idonee strutture o presso le famiglie di appartenenza. Lo rende noto l'Ufficio Stampa della Asl Roma 4.

Lazio: nasce 4° polo, lista civica e di sinistra: insieme associazioni, comitati, organizzazioni sindacali-politiche

Decine di esponenti di associazioni, comitati, organizzazioni sindacali e delle forze politiche si sono ritrovati ieri a Roma per dare vita a un nuovo soggetto politico di sinistra. L'unione di esperienze diverse è la base fondativa del "quarto polo" che ha l'obiettivo di presentarsi alle prossime elezioni regionali del Lazio. Nell'incontro odierno, spiegano gli organizzatori, si è costruita la base per "un progetto e un programma di sinistra, aperto, largo e inclusivo ma determinato nell'essere alternativo alle politiche del Pd di Zingaretti e del Movimento 5 Stelle e contrapposto alle politiche di tutte le destre". L'assemblea si è riconvocata per la metà del mese di dicembre. Sono intervenuti, fra gli altri Fabrizio Modoni della segreteria romana di Sinistra Italiana, Ferruccio Nobili dell'Altra Europa, Maurizio Fabbri segretario regionale di Rifondazione Comunista. Era presente anche Stefano Fassina, consigliere comunale di Sinistra per Roma.

venerdì 10 novembre 2017

Il Gip Giusi Bortolozzi proscioglie in fase preliminare da ogni accusa Massimo Cavalieri, Luigi Di Matteo, Francesco Rinaldi e Cecilia Sodano

Infondate le accuse mosse: “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste” Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. Questo il dispositivo di sentenza emesso al termine dell’udienza preliminare che si è tenuta l’8 novembre scorso dinanzi al gup del al Tribunale di Civitavecchia, nel procedimento che vedeva imputati, tra gli altri, l’architetto Massimo Cavalieri, l’ingegnere Luigi Di Matteo, in qualità di responsabile dell’Area Urbanistica del Comune di Bracciano, l’architetto Francesco Rinaldi e l’architetto Cecilia Sodano, questi ultimi in qualità all’epoca di componenti della Commissione Locale per il Paesaggio. La vicenda riguardava la realizzazione di alcuni interventi edilizi all’interno della Lottizzazione La Lobbra a Bracciano, un procedimento a più riprese richiamato dal cittadino Arturo Cimaglia. Tra l’altro, con una sentenza, passata in giudicato, nell’ambito del procedimento RG 127/2011, il gup del Tribunale di Civitavecchia Massimo Marasca aveva dichiarato l’assoluta legittimità della lottizzazione La Lobbra. Il giudice per le indagini preliminari Giusi Bartolozzi non ha ritenuto pertanto fondate le accuse che erano state mosse agli imputati da parte del sostituto procuratore, Mirko Piloni. Il pieno proscioglimento solleva in particolare l’architetto Massimo Cavalieri, difeso dall’avvocato Claudio Gentili, dall’imputazione di falso in relazione alle attestazioni fatte dallo stesso Cavalieri riguardo le zone di Piano Territoriale Paesistico (PTP) nelle quali ricadono gli interventi. Il dispositivo di sentenza (le motivazioni verranno emesse a breve) pone fine ad una vicenda spinosa ed ha comportato per gli imputati, oggi prosciolti appieno, un grave pregiudizio. “Tutto ciò dimostra – commenta uno dei difensori – che il castello di accuse mosse poggiava su affermazioni pretestuose ed infondate. Siamo soddisfatti che la giustizia abbia ristabilito la verità dei fatti e che oggi sia riconosciuta ai vari professionisti coinvolti l’assoluta correttezza del loro operato. Da parte nostra – commenta ancora uno dei difensori – non avevamo alcun dubbio. Il capitolo si chiude con il non luogo a procedere dimostrando l’insussistenza di ogni accusa”. Graziarosa Villani ©Riproduzione riservata

Trasferimento Museo dell'Aeronautica. Per Emiliano Minnucci "ipotesi scellerata"

“L’indiscrezione relativa a un ipotetico spostamento del Museo Storico dell'Aeronautica Militare dall'Aeroporto di Vigna di Valle a Torricola, nel comune di Roma, rappresenterebbe un’ipotesi scellerata che, oltre a danneggiare l’ immagine e la storia del complesso stesso, provocherebbe anche un serio problema al sistema turistico–ricettivo del territorio a nord della Capitale. Data la sua estensione, la curata esposizione di veicoli di caratura storica e internazionale e, non da meno, il contesto territoriale in cui è inserito, il sito museale è senza alcun dubbio uno dei più importanti d'Italia e d'Europa tanto da attirare un buon numero di turisti visitatori nel corso di tutto l’anno. Possiamo tranquillamente dire che il Museo Storico dell'Aeronautica Militare sta a Vigna di Valle come il Colosseo sta a Roma: non si può pensare di rompere questo legame e per di più relegare il complesso museale in un vetusto magazzino della periferia romana tra l’Ardeatina e la Romanina. L’ipotesi paventata, inoltre, andrebbe a cozzare anche con i dati forniti da Federculture che indicano, tra il 2016 e il 2017, una ripresa sostanziale della cultura dovuta all’aumento della spesa da parte degli italiani. Che facciamo? Le famiglie italiane iniziano a reinvestire sulla cultura e noi smantelliamo i nostri luoghi di pregio? Se a Roma la Raggi ha deciso di intraprendere lo sfratto indiscriminato, vedasi la Casa delle Donne, nei territori cerchiamo perlomeno di valorizzare le nostre eccellenze”. La ha detto il deputato dem, Emiliano Minnucci.

giovedì 9 novembre 2017

Intervista a tutto campo al Movimento Fermiamo Cupinoro

Fermiamo Cupinoro si trova oggi protagonista di una nuova battaglia contro l’ipotesi di realizzazione di due nuovi impianti le cui autorizzazioni sono oggetto di un bando da parte del procuratore fallimentare della Bracciano Ambiente che andrà all’asta il prossimo 21 novembre. Avete avuto un incontro in Regione. Cosa è emerso e vi sentite soddisfatti delle rassicurazioni dell’assessore regionale Buschini? Il curatore fallimentare della Bracciano Ambiente ha il compito di recuperare più risorse economiche possibili data la circostanza di fallimento, lo si evince, in particolare, entrando in discarica; l'impressione è quella dell'abbandono, non c'è elettricità perché non si pagano le bollette e di conseguenza niente luce né videosorveglianza, vi si accede solo per svuotare, una volta piene, le vasche del percolato. Non c'è un minimo di programmazione di messa in sicurezza e bonifica del sito perché non ci sono più le risorse economiche. Ricordiamo che nel contratto d'affitto stipulato tra l'Università Agraria e la Bracciano Ambiente si legge che, una volta terminata l'attività , il sito va ripristinato e restituito al proprietario così come gli è stato concesso. Decidere di mettere all'asta gli impianti, dopo due gare andate deserte, rientra nei compiti del curatore ai quali non possiamo opporci ma a noi preme far emergere alcuni aspetti di estrema importanza. Primo tra tutti, la proprietà dei terreni che non è della fallita Bracciano Ambiente ma dell'Università Agraria di Bracciano. Su quelle terre insistono numerosi vincoli , Usi Civici, ZPS, archeologico e paesaggistico. Il nostro incontro con Buschini può tranquillamente definirsi negativo; abbiamo riscontrato, da parte dell’assessore ed anche da chi lo accompagnava, un atteggiamento poco chiaro e di attesa degli eventi (forse le prossime elezioni?) a dimostrazione che purtroppo siamo prigionieri di una classe politica poco attenta ai bisogni e alle aspettative dei cittadini. La nostra richiesta di revoca dell'AIA non è stata accolta facendo prevalere la necessità di evitare incidenti diplomatici su quella di tutelare una comunità. Il nuovo Piano regionale Rifiuti, preannunciatoci nel corso dell'incontro e che dovrebbe arrivare in Consiglio prima della fine della legislatura, sembra indirizzato sui grandi impianti che noi abbiamo sempre contestato. Inoltre non sembra che la Regione abbia idee nuove sui sistemi di smaltimento. Il modello è sempre quello del famigerato “ecodistretto” con centrale a biogas/biometano per l’organico e impianto TMB con produzione di combustibile da bruciare (o da far bruciare a enti terzi) negli inceneritori, nei cementifici o nelle centrali abilitate. Guarda caso, proprio i tipi di impianti autorizzati a Cupinoro. Di recente avete mosso un attacco all’Università Agraria di Bracciano, colpevole a vostro avviso di non aver adottato un documento ufficiale che si oppone alla ipotesi di nuovi impianti. Cosa chiedete in particolare all’Università Agraria di Bracciano? Riteniamo che l'Università Agraria abbia un ruolo chiave in questa vicenda e, proprio per questo, abbiamo presentato un esposto al Commissario agli Usi Civici nell'Aprile 2014. L'ente è proprietario, insieme ai cittadini soci, dei terreni incriminati, sostiene di essere da sempre contrario allo sviluppo dell'industria della mondezza a Bracciano, ma in realtà non si è mai opposto formalmente a tale ipotesi. L'Università Agraria non ha mai preso parte alle conferenze dei servizi che si sono tenute in Regione per l'approvazione dell'AIA relativa agli impianti. In quelle riunioni l'unico ente pubblico che ha difeso il nostro territorio è stato il MIBACT; noi contestiamo all'Università Agraria la totale assenza in questa vicenda ed ora esigiamo una seria presa di posizione ufficiale. A noi non interessa pagare le conseguenze di una cattiva gestione del patrimonio. Poi potremmo dilungarci sulle enormi potenzialità che potrebbero offrire le terre intorno a Bracciano gestite dall’ente e che invece in alcuni casi vengono cedute definitivamente a privati dimenticando il vincolo di uso civico che ne dovrebbe vietare la vendita. Ci meraviglia che consulenti legali ed esperti di uso civico pagati da anni abbiano potuto permettere tutto ciò e anzi ci preoccupa l’idea che questo potrebbe ripetersi anche per la zona di Cupinoro. Attendiamo fiduciosi che una amministrazione degna di tale nome finalmente intraprenda tutte quelle iniziative utili a valorizzare il territorio gestito per conto dei cittadini di Bracciano. Speriamo inoltre, per quanto riguarda il Quarto di Santa Lucia, che le Istituzioni militari provvedano alla bonifica dei terreni e non solo alla loro riconsegna Nel corso dell’incontro presso il Comune di Bracciano tra gli altri ha preso la parola Tirabassi, consigliere di minoranza dell’università Agraria di Bracciano e già raggiunto da provvedimenti giudiziari nei primi anni Novanta per Braccianopoli relativa a tangenti proprio per la discarica di Cupinoro allora gestita dalla Silef e poi finiti con una sentenza di prescrizione. Come vi ponete rispetto a Tirabassi oggi? Pensiamo di conoscere la vicenda di Cupinoro a fondo, perché purtroppo la seguiamo con scrupolosa attenzione sin dal 1991, per poter analizzare colpe e meriti di chi l'ha gestita. Certamente chi ha voluto accettare nel 1991 che Bracciano divenisse sede di discarica ha colpe immense come chi in quel periodo protestava per poi, improvvisamente, cambiare parere. Possiamo tranquillamente affermare che chiunque abbia messo le mani sulla gestione di Cupinoro dal 1991 ha sicuramente responsabilità enormi. Certamente sarebbe utile che tutti conoscessero la storia poco onorevole che ha coinvolto a vario titolo le istituzioni nella vicenda Cupinoro e soprattutto chi ha permesso fino al 2004 che un signore bergamasco potesse disporre del territorio a suo piacimento senza produrre uno straccio di garanzia e con rapporti sicuramente poco chiari con i vari “signori della monnezza” che imperversavano nell’intera nazione. Abbiamo montagne di documenti e probabilmente cercheremo di sistemarli in modo da metterli a disposizione della comunità. Nel frattempo però sarebbe utile che chi pensa di poter ancora operare nell’ombra, magari cercando operazioni poco trasparenti, faccia un passo indietro nell’interesse di tutti . Nel corso della campagna elettorale tutti e sei i candidati in campo si sono opposti a nuovi impianti di smaltimento a Bracciano (a dire il vero il candidato Tellaroli ha mostrato una certa apertura se non a Cupinoro). Come giudicate l’operato del sindaco Tondinelli riguardo il caso Bracciano Ambiente e i successivi atti? In realtà non tutti i candidati si schierarono per la chiusura definitiva di Cupinoro. Nel programma del candidato Tellaroli si parla di un impianto di selezione dei rifiuti (TMB) con vocazione esclusiva al recupero di materia per riutilizzo industriale (definizione che esclude la produzione di combustibile e l’incenerimento) e viene espressa contrarietà alle centrali a biogas. Nel programma del candidato Testini non c’è un’opposizione di principio alla realizzazione degli impianti (però ci si riferisce anche qui a un TMB senza produzione di combustibile). Purtroppo nell'avviso di asta pubblica il riferimento alla produzione di combustibile del TMB è incontestabile. E nessuno ci dice, anche se in seguito l’impianto non fosse autorizzato a produrre combustibile, che fine farebbero i rifiuti non riciclabili. Sulla Bracciano Ambiente occorrerebbe capire quanti dei politici che hanno governato questo paese hanno veramente creduto nelle potenzialità dell'unica risorsa produttiva del territorio. Noi abbiamo sempre pensato ed espresso la nostra visione di ciò che avrebbe potuto essere e fare la Bracciano Ambiente ma la storia ci parla di amministratori sordi che hanno legato il destino della società e, purtroppo dei lavoratori, all'industria del rifiuto. Voi ed altri cittadini avete promosso ricorsi amministrativi ancora pendenti. A che punto sono questi procedimenti? Abbiamo impugnato il rinnovo l'AIA, l'appello alla sentenza non definitiva e a quella definitiva è pendente al Consiglio di Stato. E' pendente avanti al TAR il ricorso sul capping. E' inoltre pendente avanti al TAR la nomina del commissario ad acta. Qual è il modello di gestione dei rifiuti al quale vi ispirate? Il modello rifiuti zero basato sul riciclo e sul recupero di materia, che escluda quindi il recupero energetico – da sempre causa di inquinamento e sperpero di denaro pubblico. Intanto però, a livello nazionale, Renzi con lo Sbocca Italia decide di continuare con la politica dell'incenerimento, mortale e desueta, e spingere la grande truffa del biogas/biometano. Ecco a nostro avviso i punti fondamentali della gestione dei rifiuti: riduzione all’origine, raccolta differenziata spinta, compostaggio aerobico della frazione organica in piccoli impianti o compostiere di comunità, riciclo, riuso, tariffazione puntuale. 7) Avete più volte messo in risalto le criticità di un impianto di compostaggio anaerobico rispetto a quello aerobico. Quali sono le differenze e gli impatti sulla salute e sull’ambiente? Ci permettiamo di correggere la domanda: il compostaggio anaerobico non esiste. Il compostaggio è soltanto aerobico, in presenza di aria. L’altro processo si chiama digestione anaerobica e viene svolto nelle centrali a biogas/biometano, chiamati anche biodigestori. Tramite il compostaggio si produce il compost, utilissimo in agricoltura. Tramite la digestione anaerobica, viene prodotto gas e digestato che invece sparso nei campi provoca inquinamento delle falde acquifere e il diffondersi di patologie quali il botulismo. L’unica utilità delle centrali a biogas/biometano – industrie insalubri di prima categoria – è solo per gli imprenditori, a causa dei forti incentivi sull’energia prodotta. Il neologismo ‘compostaggio anaerobico’ è stato coniato per confondere i cittadini in occasione del lancio del digestore di Scampia, e poi prontamente adottato dalla Regione Lazio e da altri. Quali sono le vostre prossime iniziative nella battaglia per lo stop a Cupinoro? I nostri prossimi atti saranno rivolti al sindaco e alla sua maggioranza ai quali chiediamo una delibera di Consiglio Comunale con una dichiarazione di totale contrarietà a qualsivoglia sviluppo di Cupinoro e contestualmente all'Università Agraria alla quale chiederemo di deliberare la loro contrarietà alla cessione dei terreni per lo sviluppo dell'industria della mondezza. Attenderemo l'esito dell'asta sugli impianti e metteremo in campo le azioni legali del caso. Come vi ponete rispetto all’imminente bando per il servizio, oggi in proroga, di raccolta rifiuti che il Comune di Bracciano dovrà bandire? Per quanto ci riguarda e come si evince dalle risposte precedenti chiediamo un bando che preveda una raccolta differenziata spinta tale da consentire il recupero massimo e il riuso della materia, si può ragionare sull'ipotesi avanzata dal sindaco di Cerveteri sulla realizzazione di un impianto di compostaggio aerobico comprensoriale ma siamo contrari a mega impianti. Esistono, infatti, ottime soluzioni con l'utilizzo di piccole compostiere di comunità. Altra condizione indispensabile è l'applicazione della tariffa puntuale che rappresenta un grosso incentivo alla minor produzione di rifiuti perché alla fine il miglior rifiuto è quello non prodotto. Chiediamo, infine, all'Amministrazione, garanzie sulla possibilità di ricollocare, a livello lavorativo, i lavoratori della fallita Bracciano Ambiente. Graziarosa Villani ©Riproduzione Riservata

mercoledì 8 novembre 2017

Anguillara: Silvio Bianchini denuncia l’appalto scandalo per i servizi di pulizia

Silvio Bianchini, consigliere di minoranza e capogruppo consiliare Pd, carte alla mano denuncia il gravissimo caso dell’appalto per i servizi di pulizia bandito dalla giunta pentastellata. “Dopo 30 giorni dalla richiesta di accesso agli atti – ha commentato oggi il consigliere - ho ricevuto la documentazione che attesta quanto si ipotizzava. La carenza dei documenti di gara che rendono incomprensibile le attività e obblighi dell'impresa aggiudicataria è confermata. Assenza del capitolato speciale dove si sarebbe dovuto regolamentare le attività, modalità di esecuzione e mezzi d'opera per effettuare il servizio. Ora si spiega – dice ancora Bianchini - perché tre ditte non hanno accettato l'appalto. Non potendo definire con questi elementi le modalità e gli obblighi ma soprattutto l'impossibilità di assolvere con 40 ore al mese la pulizia di 1900 metri quadri. Ma va tutto bene cosa interessa a questi pseudoamministratori del Contratto Collettivo e della definizione dell'importo contrattuale desunto dalla superficie da pulire e modalità? Per risparmiare 20.000 euro – conclude Bianchini - avremo uffici e bagni letamaio, oltre 5 dipendenti ridotti alla FAME!!!”.

Minnucci: Ispra conferma Acea causa è causa crisi lago di Bracciano

“Dopo le tre relazioni di metà ottobre, arriva anche il documento conclusivo dell’ISPRA relativo alle condizioni del lago di Bracciano. A seguito dei sopralluoghi effettuati tra luglio e settembre 2017, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale conferma che alla base della crisi idrica del bacino e del deterioramento del suo habitat ci sono i pressanti prelievi condotti particolarmente nei periodi più siccitosi dell’anno. Preso atto dei risultati delle indagini, ora è necessario mettere in campo azioni determinate con l’obiettivo di salvare il salvabile, non solo da un punto di vista ambientale e naturalistico, ma anche da quello economico. In questo quadro, un ruolo fondamentale deve essere ricoperto dalle stesse Amministrazioni locali che hanno tutto il diritto, ma anche il dovere, di costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento commisurato al danno subito. Le Amministrazioni locali, insieme all’Ente Parco, hanno la possibilità di intervenire immediatamente presso il TSAP al fine non solo di evitare nuove captazioni da parte di Acea ma anche di far rispettare la concessionaria in tutti i suoi aspetti. Istallazione dei sifoni di blocco automatico, interventi sulla rete idrica per risolvere il problema delle dispersioni e istallazione di un contatore pubblico presso le idrovore Acea ad Anguillara Sabazia: sono queste alcune azioni concrete da intraprendere sul piano infrastrutturale per iniziare a sanare lo stato idrogeologico del lago di Bracciano. Da un punto di vista economico, invece, è necessario proseguire il percorso indicato dal Presidente Zingaretti circa un risarcimento dei danni subiti dalle aziende e dalle piccole imprese del settore turistico e ricreativo a seguito del prosciugamento del bacino. È fondamentale che Regione Lazio, Comuni e Parco Bracciano-Martignano, decidano rapidamente le modalità da utilizzare per garantire sostegno alle attività più danneggiate. Così come fatto fin oggi, anche a partire dalla denuncia presentata in Procura a Civitavecchia, garantisco il mio contributo e il mio appoggio anche in questa fase: questa battaglia l’abbiamo iniziata insieme e insieme la proseguiremo”. Lo ha detto il deputato PD, Emiliano Minnucci, in merito alla crisi idrogeologica del Lago di Bracciano.

domenica 5 novembre 2017

Progetto sperimentale nella Asl Roma 4: Lo screening arriva in casa per una prevenzione sempre più a misura di persona

Una grande novità per la Asl Roma 4. Lo screening del colon retto arriverà direttamente nelle case degli utenti interessati con una modalità innovativa che permetterà alle persone stesse di effettuare il prelievo del campione e inviarlo comodamente infilando la busta in una qualsiasi buca delle lettere. La Asl Roma 4 è la prima Azienda Sanitaria nel Lazio a far partire questo progetto sperimentale. La ricerca del sangue occulto nelle feci è in grado di identificare il 25 per cento circa dei tumori del colon-retto. È raccomandata per tutti gli individui tra i 50 e i 75 anni di età, con cadenza biennale. Se viene associata a una colonscopia (ovvero a un esame del colon con un apposito tubo flessibile), effettuata ogni 10 anni dopo i 50 anni di età, è in grado di individuare il 75 per cento dei tumori. Nei Paesi occidentali il cancro del colon-retto rappresenta il secondo tumore maligno per incidenza e mortalità, dopo quello della mammella nella donna e il terzo dopo quello del polmone e della prostata nell'uomo. Come funziona il progetto sperimentale? Un invito in busta chiusa perverrà a mezzo posta nelle case degli utenti interessati. Dentro la busta è già presente il kit del prelievo con le istruzioni di prelievo e confezionamento. La persona non dovrà fare altro che seguire le istruzioni riportate e inserire il campione nella provetta inviata a casa. Dopo averla chiusa e inserita nell'apposita busta, seguendo le indicazioni per l'uso, potrà recarsi presso una qualsiasi buca delle lettere e inviare la busta preaffrancata. Una tecnologia avanzata di microchip inserita all'interno della provetta misurerà la temperatura del campione, che quando arriverà al laboratorio della Asl, avrà registrato l'avvenuta conservazione del campione. Inoltre un sistema di etichette a riconoscimento automatico garantirà l'abbinamento corretto sul sistema gestionale. Con questa modalità sperimentale, la Asl Roma 4 vuole avvicinarsi in modo concreto al cittadino, entrando nelle mura domestiche, per permettere un esame comodo e facile da eseguire. Invece di eseguire l'esame recandosi personalmente alla Asl per ritirare la provetta e riportarla come è avvenuto finora, il programma sperimentale permetterà lo screening con una comodità finora mai offerta all'utenza. Entrando nello specifico, cosa troverà l'utente nella busta che riceverà per posta? Il plico contiene un foglio con invito e istruzioni auto-prelievo, l' informativa screening); la provetta (Self-Sampling Bottle, fornito dalle ASL); una Bustina in Plastica con Chiusura a Pressione; una Busta di Ritorno LDPE, anti-taglio, impermeabile, tenuta stagna, secondo i requisiti del Min. della Salute.Con le Smart Label «Tempo & Temperatura» si rileva: quanto tempo è passato dal momento del prelievo del campione, se sono state superate le temperature limite, l’affidabilità complessiva del campione. Il programma screening sperimentale della Asl Roma 4 partirà il 1 dicembre e durerà 5 mesi, al termine dei quali si tireranno le somme. L'intento è quello di aumentare la copertura di screening del colon retto, per migliorare lo stato di salute della popolazione residente nella Asl Roma 4. La prevenzione tramite lo screening è il modo più efficace di combattere l'insorgenza del tumore del colon retto. Se il progetto avrà esito positivo, la Asl Roma 4 avvierà le procedure di gara per affidare in modo definitivo il programma di screening. La Asl Roma 4 invita i Medici di Medicina generale, gli operatori sanitari e le associazioni di volontariato a sensibilizzare l'utenza su questo importante progetto sulla prevenzione.

sabato 4 novembre 2017

UIL FPL Roma e Lazio: a Bracciano sindaco Tondinelli rispetti le normativa in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro

Nel rilevare la persistente assenza di risposte e interventi di adeguamento alle normative vigenti in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro da parte dell’attuale amministrazione del Comune di Bracciano come richiesto e denunciato PIU’ VOLTE dalla Scrivente, occorre precisare quanto di seguito. Finalmente si apprende, come per miracolo, che il Sindaco è diventato consapevole di quanto denunciato e rappresentato in merito alle pesanti e inaccettabili condizioni di lavoro E DEL GRAVE DISAGIO LAVORATIVO nel quale si trovano i dipendenti dell’Ente. Pertanto si attendono immediati interventi di risanamento e adeguamento alla legge vigente in materia, in assenza dei quali OLTRE AD AGGRAVARE ULTERIORMENTE LA CONDIZIONE RISCONTRATA, il SINDACO dovrà rispondere anche politicamente di ogni inadempienza in merito. Al Sindaco occorre ricordare le recenti modifiche alla struttura organizzativa realizzata più volte nel corso degli ultimi mesi in violazione dei corretti rapporti sindacali già evidenziati, PER LE QUALI A OGGI ancora SI DOMANDA CHI FA COSA nel Comune di Bracciano? Al Sindaco occorre ricordare che l’Ente sta vivendo una fase particolare della sua gestione per la quale si dovrebbe lavorare maggiormente per rendere efficace ed efficiente la macchina organizzativa il cui motore, volente o nolente, sono i dipendenti che in questa ottica DEVONO ESSERE CONSIDERATI E VALORIZZATI e ai quali garantire trasparenza e chiarezza delle procedure e degli incarichi da svolgere e NON DISORDINE ORGANIZZATIVO E CARENZE derivanti da una GESTIONE CONFUSA E MALE ORGANIZZATA. Al Sindaco occorre ricordare che i dipendenti continuano ad offrire servizi e assistenza spinti dal solo senso di responsabilità e abnegazione e da una generosità che li porta a lavorare spesso oltre il dovuto ricorrendo anche a risorse di natura personale. Dov’è il Sindaco in tutto questo? Dov’è il Sindaco quando la UIL FPL chiede di intervenire su una migliore gestione di un ente che oggi ricade nelle procedure di predissesto finanziario? Dov’è il Sindaco quando la UIL FPL chiede di non ricorrere a personale esterno pagato con i soldi dei cittadini contribuenti poiché già presenti internamente all’Ente risorse disponibili e qualificate a svolgere ruoli e mansioni che oggi si vogliono attribuire a soggetti esterni? Si ricorda al Sindaco che i diritti inviolabili della persona attengono ai diritti fondamentali sanciti nella nostra Costituzione e che i doveri di ogni dipendente pubblico sono ricadenti strettamente nella disciplina contrattuale vigente per la quale la Uil come ogni sindacato muove azioni e interventi. Infine si vuole ricordare al Sindaco e ai cittadini tutti che la separazione dei poteri è uno dei principi cardine del costituzionalismo liberale, tale da connotare ogni democrazia costituzionale. Benché l’idea delle tripartizione delle funzioni fondamentali dello Stato (legislativa, esecutiva, giudiziaria) si ritrovi già in Aristotele, l’idea della separazione dei poteri più recentemente è riconducibile a Montesquieu, il quale aveva messo in evidenza la necessità che queste tre funzioni fossero affidate a organi diversi, in posizioni di reciproca indipendenza tra loro, al fine di evitare che potesse essere minacciata la stessa libertà. Processi e sentenze si rimandano alle sedi e istituzioni competenti verso le quali la Scrivente ripone ampia e incondizionata fiducia al fine di non alimentare una inutile e retrograda caccia alle streghe, lesiva del corretto e rispettoso rapporto tra il potere politico e l’istituzione giuridica. I LAVORATORI E I SINDACATI SONO BEN SVEGLI E ATTENTI A FRONTE DI UN SINDACO CHE AL DI LA’ DI OGNI DICHIARAZIONE PUBBLICA SEMBRA INVECE ANCORA IN LETARGO NEL CONTINUARE A NON AGIRE E A NON FORNIRE RISPOSTE ADEGUATE NELLE SEDI ISTITUZIONALI PREPOSTE! Rita Longobardi Delegata territoriale UIL FPL Roma e Lazio

venerdì 3 novembre 2017

Bracciano - Carabinieri ritrovano 6 cani rubati e denunciano un italiano per ricettazione

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno denunciato un cittadino italiano per il reato di ricettazione di 6 cani di razza. Nel corso di un quotidiano servizio di controllo del territorio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno notato 6 cani di razza “Segugio Italiano” che stavano girovagando nel giardino di un 36enne, già conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi con la Giustizia. I militari hanno voluto vederci chiaro e, ottenute dal presunto proprietario precarie giustificazioni circa il possesso dei cani, hanno indagato sulla loro provenienza scoprendo che identici animali, 15 giorni fa, erano stati rubati da un allevamento specializzato di Montefiascone (VT). Il successivo intervento del personale specializzato della Asl ha confermato la provenienza degli animali ed ha evidenziato che i ladri avevano addirittura rimosso chirurgicamente i microchip che erano stati impiantati su di loro per non renderli rintracciabili in caso di controllo. Tuttavia, il tentativo è risultato vano: i cani, alla vista del loro padrone, invitato in caserma per la restituzione, lo hanno festeggiato calorosamente.

giovedì 2 novembre 2017

“La Fortuna degli Etruschi”: il documentario questa sera in replica su Rai Storia

Il documentario “La Fortuna degli Etruschi” costituisce una tappa del progetto "Italia viaggio nella bellezza" realizzato da Rai Cultura in stretta collaborazione con il MiBACT ed è stato selezionato per lanciare la prossima stagione di questa importante iniziativa congiunta di valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. Partendo dai capolavori etruschi esposti nel Museo di Villa Giulia il documentario offre un itinerario inconsueto alla scoperta della fortuna di una delle civiltà più affascinanti dell'Italia preromana, la cui eredità è ancora oggi parte integrante del patrimonio identitario collettivo nazionale ed europeo. Il documentario, curato da Massimiliano Griner con la consulenza scientifica di Luca Peyronel e la regia di Marzia Marzolla e Matteo Bardelli e la supervisione di Eugenio Farioli Vecchioli, Capo Progetto di "Italia viaggio nella Bellezza", è stato presentato la scorsa settimana nella Sede della Rai di viale Mazzini. La Fortuna degli Etruschi andato in onda il 30 ottobre alle 21.10 su Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) e in replica martedì 31 ottobre alle 09.30, mercoledì 1 novembre alle 06.30 verrà replicato anche giovedì 2 novembre alle 17.00 e alle 23.15, sempre su Rai Storia.