giovedì 8 marzo 2018

Bracciano - Mamma s'incatena al portone del Municipio. All'asilo Pasqualetti dal 23 febbraio non c'è più l'insegnante di sostegno. Scandalo nella giornata dei diritti delle donne.

Pessimo 8 Marzo a Bracciano dove una madre è stata costretta ad incatenarsi al portone del Municipio per chiedere che suo figlio, disabile, possa tornare a scuola. Dal 23 febbraio alla scuola paritaria dell'infanzia di via dei Pasqualetti non 'è più l'insegnate di sostegno perché l'incarico era scaduto. Solo l'8 febbraio, pur conoscendo i lunghi tempi, ministeriali è stata fatta richiesta di assunzione al ministero della pubblica istruzione. In quella classe sono due così i bambini che non possono andare a scuola. Nella giornata dei diritti delle donne tutto ciò decreta il fallimento delle politiche sociali della giunta Tondinelli. L'ennesimo attacco peraltro ai servizi dopo la cancellazione, per il prossimo anno di una sezione proprio alla scuola di Pasqualetti. Ci si trincera dietro il "non ci sono soldi". "Eppure ieri - commenta l'ex assessore Gianpiero Nardelli - è stata adottata una delibera in cui si assumono 15 persone delle quali alcune con il ricorso all'articolo 110".
Sul posto a dare conforto alla mamma si è precipitata la consigliera di opposizione del Pd Chiara Mango. Il sindaco è al momento fuori sede ma dall'amministrazione hanno fatto sapere che a breve verrà firmata una delibera per rinnovare l'incarico. Altro che diritti delle donne. Bracciano oggi ha scritto una pagina nera. La mamma indossa una maglietta con su scritto: "Sono qui per difendere i diritti di mio figlio disabile". Attorno alle 14.30 dopo un incontro tra la donna e il sindaco e vari sostenitori tra comitati e forze politiche, la vicenda pare abbia avuto una svolta positiva. Le famiglie sono state rassicurate sul ritorno dell'insegnante di sostegno. Si aspetta ufficialità. Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

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