martedì 30 gennaio 2018

Elezioni politiche 2018: Viminale in affanno

Viminale in affanno in vista delle elezioni politiche ed amministrative del prossimo 4 marzo. Se è ormai accertato che i contrassegni ammessi sono 84, mancano ancora sia i tipici libretti delle istruzioni, i fac simile delle schede che verranno consegnate agli elettori. Confusione arriva anche dalle FAQ, Frequently Ask Question. In particolare quella sulla modalità di voto farebbe credere che ci sia una solo scheda sia per la Camera che per il Senato. Testualmente il testo riportato sul sito ufficiale riporta: “La scheda è la medesima, per la Camera e per il Senato. L'elettore dispone di un'unica scheda, sulla quale esprime un unico voto”. A leggere sembrerebbe che al contrario di quanto è accaduto finora con schede differenziate per Camera e Senato, all’elettore il 4 marzo venga consegnata una solo scheda. Ad un controllo, sembrerebbe un refuso, che gli uffici competenti provvederanno a correggere. Tanti non sanno poi che le nuove schede saranno corredate da un apposito “tagliando antifrode”. “Le nuove schede elettorali – si legge nella relativa FAQ - sono dotate di un'appendice cartacea munita di un tagliando antifrode con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l'elettore ha votato ed ha restituito la scheda al presidente del seggio debitamente piegata, tale appendice con il tagliando è staccata dalla scheda e conservata dai componenti dei seggi elettorali, che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all'elettore; solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda stessa nell'urna”. Altra novità di queste elezioni è la trasparenza. Ovvero una specifica sezione del sito internet del Ministero dell'interno, chiamata "Elezioni trasparenti” riporterà per ciascuna organizzazione in lizza il contrassegno depositato, con l'indicazione del soggetto che ha conferito il mandato per il deposito, lo statuto o la dichiarazione di trasparenza e il programma elettorale con il nome e cognome del capo della forza politica. Muta anche la ripartizione dei seggi in base al sistema elettorale "misto", caratterizzato da una componente maggioritaria uninominale ed una proporzionale plurinominale. Alla Camera dei Deputati sono assegnati, in base a collegi uninominali nei quale vince il candidato più votato, 232 seggi, che comprendono 1 collegio in Valle d'Aosta e 6 collegi in Trentino Alto-Adige, e 386 in collegi plurinominali. Al Senato sono assegnati 116 seggi, comprensivi di 1 collegio in Valle d'Aosta e 6 collegi in Trentino Alto-Adige, in collegi uninominali e 193 nei collegi plurinominali. La ripartizione con metodo proporzionale avviene tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Risulteranno eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l'ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto. Si aggiunge inoltre l'assegnazione con metodo proporzionale dei seggi della circoscrizione Estero che sono 12 per la Camera e 6 per il Senato.

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