venerdì 23 febbraio 2018

Parlamentarie: Beppe Grillo parla al telefono con Ugo Morelli

“Passami Morelli”. E’ stato lo stesso Beppe Grillo a voler scambiare quattro chiacchiere con l’attivissimo avvocato Ugo Morelli che sta dando filo da torcere all’Associazione Movimento 5 Stelle guidata dal “capo politico” Luigi Di Maio. Il tutto è avvenuto a margine dell’udienza che si è tenuta ieri mattina dinanzi al giudice Silvia Albano che ha trattenuto la causa in decisione proprio su ricorso dello stesso Morelli. “Stavo parlando con l’avvocato Andrea Ciannavei – racconta Morelli - poi è squillato il telefono. Era Grillo che si stava informando sull’esito della causa. Poi ha chiesto. Ma dov’è Morelli?”. “E’ qui” ha detto il legale M5S. Ed allora il capo indiscusso ha detto “passami Morelli”. “Gli ho detto che io non sono contro il programma dei 5 stelle e che anzi sono un’attivista da sempre”. “Quando vengo a Roma - mi ha detto Grillo – ci incontriamo”. In attesa della decisione del giudice che potrebbe portare anche all’annullamento delle elezioni e della lista depositata al Viminale dai 5 stelle che sarebbe uscita dalla contestate Parlamentarie-Buffonarie, nel corso della causa sono emersi elementi importanti. Morelli sarebbe stato escluso addirittura dalla presentazione alla candidatura alle Parlamentarie, nonostante abbia le prove di aver fatto tutte le procedure necessarie, perché inviso al sindaco di Roma Virginia Raggi. La Raggi infatti ce l’ha con Morelli per le cause intentate dall’avvocato dinanzi al Tar del Lazio contro la nomina di Renato Cozzella alla presidenza del Consorzio Lago di Bracciano, organismo che fa capo alla Città Metropolitana di Roma, della quale la Raggi è sindaca metropolitana e contro la nomina del presidente di Ama, la multiservizi capitolina. Contro Morelli ci sarebbero anche il consigliere regionale pentastellato Davide Barillari. “Sono per la legge” replica Morelli. “Ho presentato un ricorso analogo anche contro la nomina fatta da Zingaretti del presidente del Parco di Bracciano-Martignano, non guardo in faccia nessuno”. Gli elementi sul quale ora il giudice Albano dovrà pronunciarsi sono molti. Potrebbe giocare a favore di Morelli, al momento, l’esito del procedimento fatto su ricorso della esclusa dalle candidature alle Parlamentarie Maria Elena Martinez che, seppure rigettato, ha fatto emergere processualmente un dato importante: ovvero la scarsa democraticità garantita dal nuovo statuto dell’Associazione Movimento 5 Stelle di via Nomentana 257. Sul caso Martinez il giudice nell’ordinanza depositata ieri ha definito la regola che a decidere sia il capo politico, nella fattispecie Di Maio, distante “da canoni minimi di democrazia interna”. Ha tuttavia aggiunto che il troppo dispotismo e la scarsa democrazia interna non possono ritenersi ad oggi garantiti da “copertura costituzionale". Sulla querelle democraticità si basa anche la richiesta di incontro con il presidente Mattarella al quale Morelli ha richiesto un incontro urgente. “Il regolamento del M5S sulle candidature – scrive Morelli in una nota inviata alla stampa – è a mio avviso antidemocratico e incostituzionale. Sono stati esclusi dalla lista degli aspiranti candidati per le votazioni online circa 3.000 iscritti al M5S, senza motivazione e validi motivi. Circa il 95 per cento degli esclusi sono persone per bene, incensurate e senza processi penali in pendenza. Invece hanno messo in lista perfino non meritevoli creando un bagno di sangue nella base del M5S. Tremila attivisti esclusi da semplici aspiranti candidati, mettono a rischio una perdita di circa 300.000 voti. Il sindaco Raggi – afferma ancora Morelli - porta male e sfortuna al M5S, il suo effetto politico ci ha fatto perdere elezioni in Sicilia, e le precedenti elezioni amministrative”. Tutto questo non può che acuire lo scontro Morelli-Raggi. Certo è che il padre del nominato “raggino” Renato Cozzella al Consorzio Lago Bracciano una candidatura l’ha ottenuta. L’ex procuratore generale della Corte d’appello Alberto Cozzella è infatti candidato nelle liste M5S per il Senato nel collegio uninominale Lazio. Al giudice Albano, Morelli ha chiesto peraltro che venga disposta inoltre una perizia tecnica d’ufficio sulla piattaforma Rousseau della Casaleggio Associati attraverso la quale, il 17 gennaio scorso, le Parlamentarie si sarebbero svolte. Graziarosa Villani RIPRODUZIONE RISERVATA

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